Giorno 8: Anjuna beach alla ricerca degli hippye perduti…

Puri e medu vada a colazione

Colazione con puri (una sorta di pane azzimo fatto con farina atta), medu vada (frittelle fatte con lenticchie nere fatte macerare e cipolle) e l’ormai irrinunciabile dosa, per cominciare al meglio la giornata!

Dopo un’ora di motorino, per percorrere solo 9 km di sterrato, strade trafficate e prive di segnaletica, motivo per cui abbiamo sbagliato più volte direzione, siamo giunti a Anjuna beach altresì nota come la spiaggia degli hippye, o almeno dove in alta stagione si svolgono le feste hippye e i rave party, sicuramente non ora. Spiaggia rossa, piccola, affollata, probabilmente ha visto periodi migliori, per ora è la più turistica visitata durante questa vacanza. Motoscafi, moto d’acqua, para sailing e gli hippye? Nemmeno l’ombra.

Ma ai giorni nostri si può davvero dire che la comunità hippye sia davvero ancora una realtà o si tratta solo di emulatori?

Negli anni ’70 è stata sinonimo di libertà, non solo sessuale, di pace, di progresso, ma ora?
Adesso che la libertà nel mondo civilizzato e’ fin troppa?

Si dice che Goa sia più libera e aperta rispetto all’India bacchettona, e probabilmente noi non ce ne stiamo rendendo conto perché per noi certe libertà sono acquisite, fanno parte della normalità, eppure tutto questo esibito senso di libertà non riesco proprio a percepirlo…mi sembra una normale località di villeggiatura, più o meno ricca o più o meno povera, dove molti indiani, soprattutto giovani, trascorrono le proprie vacanze.

Il turismo, come detto, è prevalente russo, tanto che i menù sono o in inglese o in lingua russa, ci scambiano continuamente per una coppia russa, e poi molti indiani, e sporadicamente qualche inglese.

Abbiamo pranzato al “Plan B°” direttamente sulla spiaggia Anjuna Beach: noto club di feste notturne, con gamberi al curry (non si tratta del nostro curry ma di una salsa fatta con spezie, yogurt, anacardi etc) con riso e veg kofta: polpette di verdura e paneer anch’esse cotte in una salsa al curry. Buone!

Pomeriggio di relax, rientrati da Anjuna Beach alla nostra spiaggia che, per ora, è la più bella visitata.

Poi aperitivo in piscina al tramonto…con sommo stupore posso affermare che al “Riva Beach Resort” vengono serviti degli ottimi cocktail: Mojito e Cosmopolitan da fare invidia ad alcuni dei nostri barman…

Fa molto caldo. Al mattino ci sono più di 30 gradi, poco vento, e l’acqua è piacevolmente calda, nel pomeriggio si alza il vento (menomale!) e il fenomeno della marea rende il paesaggio ancora più affascinate. Trascorso il periodo monsonico, l’India, infatti, gode di un ottimo clima (da novembre a maggio).

Serata ad Aswam Beach, il paese a 5 minuti di motorino da noi, al ristorante “Sunshine”, dove c’erano solo russi, e abbiamo cenato con chicken pakoda (frittelle di pollo impanate nella farina di ceci), biryani con verdure e chicken kadai, che è il solito pollo con spezie, ma chiamato kadai per la pentola in cui viene cotto (tipo wok) con immancabile Naan e  Roti.

Ora cominciamo a notarne le differenze, il Roti è più croccante, più scuro e più gustoso del Naan. Porzioni abbondanti, prezzo da far sorridere …10 euro in due!

Chicken kadai con naan e roti al ristorante “Sunshine”

A Goa aprirono la prima discoteca indiana, “Tito’s“, ora noto night club di Baga beach, a Goa venne inventata un genere musicale tecno, Goa è notoriamente una meta di feste e rave, così abbiamo provato ad andare ad un party in uno dei resort: “Marbella Beach Resort“, festa “Luna Tek”, luogo molto alla moda, tanti stranieri (i soliti russi!), musica stile progressive-tribal, molto bella, non molta gente, e sicuramente nessun hippye! Meritava però una visita, anche se ormai noi siamo fuori età …nessun ingresso, consumazione non obbligatoria.

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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.