Ho pensato di regalarvi una piccola raccolta di ricette per il picnic di pasquetta.
E’ tradizione a Pasquetta il classico picnic all’aperto, in campagna, in montagna, al mare, ovunque siamo a contatto con la natura che ci abbraccia con la sua bellezza al risveglio dopo il lungo inverno.
E’ primavera, è le giornate sono più lunghe e più calde, dopo la Pasqua in famiglia si ha voglia di evadere e cercare nella natura un attimo di svago, in comitive sempre numerose dove oltre ai familiari ci sono gli amici più cari.
In questa occasione speciale, in riva al mare per la prima tintarella, accanto ad un ruscello coccolati dal cinguettio degli uccellini, o in città osservando gli angoli più suggestivi, certo non ci facciamo mancare un buon pranzo al sacco, ciò che rende davvero speciale la Pasquetta. Non si vive certo di sola allegria, spensieratezza e romanticismo, dobbiamo anche pensare alle cose buone da mangiare, quelle che ci fanno stare altrettanto bene e ci fanno vivere questa giornata speciale davvero al massimo.
In molti preferiscono andare al ristorante, io vi consiglio almeno un agriturismo, dove ci sia un po’ di verde e qualcosa da vedere nelle vicinanze, così non mangiamo e basta, ma che triste pure a Pasquetta pensare solo di mettersi a tavola per mangiare, senza far altro, ve lo dico, io sono assolutamente contraria, pur cucinando già tutti i giorni a casa, a Pasquetta proprio non posso farne a meno, e prima di uscire per il consueto picnic, che faccio sin da quando ero bambina, preparo tutto il necessario, un bel cesto ricolmo di bontà e poi appena si esce di casa, si comincia a fare il picnic, si noi basta sederci in macchina e già abbiamo voglia di iniziare. Preparo le cose più comode da portare, ma alcune proprio non possono mancare, le vrasciole, ossia le polpette, e poi oltre a portare il necessario per una grigliata, compresa la carbonella, preparo in anticipo anche la pitta ripiena, focacce, casatiello, danubio, tutte bontà che sono tradizione a Pasqua. Ovviamente tutto farcito con salame, ricotta, uova, e lascio un po’ di spazio anche ai dolci, in Calabria sono di tradizione le cuzzupe oltre che la colomba e la pastiera che ha ormai gran diffusione.
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Io da bambina organizzavo con i miei fratelli e amici, ce ne andavamo in montagna, a circa 4 km da casa, a piedi, in un terreno di famiglia, su un prato di margherite sotto ad un ulivo. Portavamo poche cose, niente di cucinato, ma cibi veloci da cucinare, o da aprire e mangiare. Portavamo tutto il necessario, un accendino, una pentola o padella, a seconda di cosa dovevamo cucinare, un tripode, dove posare la pentola sul fuoco, a meno che non usavamo delle pietre, ma noi eravamo organizzati, portavamo tutto l’occorrente. La legna la raccoglievamo sul posto, essendo tutto circondato da boschi, era facile reperirla,così come l’acqua, la prendevamo ad una sorgente sul posto, per fortuna, altrimenti la fatica era anche di più, e cucinavamo i nostri cibi per un picnic che era per noi una grande avventura. Allontanarsi da casa, cucinare come facevano i grandi, su quel fuoco a legna che non era neanche facile da gestire per noi bambini, dove il più grande poteva avere 13-14 anni, era tutto emozionante. Crescendo tutto è cambiato, ma non potete capire, dopo decenni, quanta gioia ancora oggi mi dà questo ricordo. Eravamo bambini felici con quel poco che avevamo, ma avevamo una gran ricchezza, la libertà che ci davano i nostri genitori, libertà di vivere le nostre avventure di bambini esuberanti a volte, forse oggi considerate troppo pericolose.
Preparazioni salate
Ricette dolci di Pasqua
