Pavlova ai frutti di bosco e mandaranci

La Pavlova ai frutti di bosco e mandaranci è una torta molto scenografica ma più facile da preparare di quanto non si pensi.

Incuriosita dalla sua bellezza e da questo nome così strano ho cercato di scoprire quale ne fosse l’origine e credo di non aver risolto definitivamente il mistero.

Sicuramente è stata inventata nella prima metà del secolo scorso ma non si è mai capito se in Nuova Zelanda o in Australia. Unica certezza è l’origine del nome che deriva dalla famosa ballerina Anna Pavlova che in quel periodo era in tournée in quelle zone.

La base di questa torta è una meringa, fatta come un cestino, ricoperta da panna e frutta.

Le varianti di questa prelibatezza non si contano più perché tutti, o quasi, coloro che si sono cimentati con la Pavlova ne hanno voluto fare una loro versione. Io vi propongo la mia con frutti di bosco e mandaranci, ma potete sbizzarrirvi con la frutta che vi piace o che riuscite a trovare.

Pavlova
  • DifficoltàMedia
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di riposo12 Ore
  • Tempo di cottura2 Ore 10 Minuti
  • Metodo di cotturaForno

Ingredienti

Base

  • 220 gzucchero a velo
  • 110 galbumi (3 circa)
  • 1 cucchiainoaceto

Decorazione

  • 350 gpanna (min 30% grassi) fredda
  • 2 cucchiaizucchero a velo
  • 2mandaranci
  • 150 gfrutti di bosco

Strumenti

  • Leccarda e carta forno
  • Teglia 25 cm diametro
  • Matita
  • Cucchiaino
  • Cucchiaio
  • Scolapasta e carta assorbente
  • Ciotola dai bordi alti
  • Frusta elettrica
  • Spatola

Preparazione

  1. Pavlova

    Porre gli albumi in una ciotola dai bordi alti e montarli con le fruste elettriche, aggiungendo pian piano lo zucchero a velo e il cucchiaino di aceto.

    Continuare a montare finché non si otterrà una spuma soda e lucida. Ci vuole pazienza!

    Sarà pronta quando capovolgendo il contenitore a testa in giù la massa non cade.

    Attenzione: per una buona riuscita della meringa non deve esserci nessuna traccia di tuorlo. La ciotola deve essere perfettamente pulita, asciutta e senza nessuna traccia di unto.

    Curiosità: l’aceto aggiunto alla meringa serve per togliere, una volta cotta, l’odore di uova. Si può sostituire con succo di limone che renderà la meringa ancora più bianca.

    Disegnare con l’aiuto del fondo di una teglia rotonda un cerchio di 25 cm. Calcare molto con la matita in modo che quando si girerà la carta si dovrà vedere il cerchio in trasparenza.

    Preriscaldare il forno a 140°C statico.

    Mettere la carta forno sulla leccarda con la parte disegnata verso il basso e trasferire dentro al cerchio la meringa. Dare una forma rotonda e con il cucchiaio tirare il composto verso l’esterno in modo che si formi una specie di cestino con i bordi più alti della parte centrale.

    Cuocere in forno caldo a 140°C per 10 minuti, poi abbassare a 100°C e cuocere per due ore, senza mai aprire il forno. Lasciar raffreddare completamente dentro al forno spento e chiuso. Io la lascio tutta la notte (potrebbero bastare anche solo 4 ore).

    Poco prima di servirla, montare la panna con le fruste elettriche, aggiungendo lo zucchero poco per volta.

    Distribuire la panna montata sul disco di meringa con l’aiuto di una spatola.

    Decorare con i mandaranci sbucciati e tagliati a fettine e i frutti di bosco puliti e asciutti.

    Consiglio: decorare la meringa 30 minuti prima di servirla, così la consistenza rimane croccante e la panna bella fresca. Se volete portarvi avanti, completatela non più di 4 ore prima del consumo.

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Pubblicato da Renata Briano

Nata a Genova (GE) nel 1964, è laureata in Scienze Naturali e ha lavorato come ricercatrice presso l'ITD del CNR e presso ARPA Liguria. Dal 2000 al 2010 è Assessore all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile, Caccia e Pesca della Provincia di Genova. Dal 2010 al 2014 ha ricoperto l'incarico di Assessore all'Ambiente e alla Protezione Civile in Regione Liguria. Dal 2014 al 2019 è stata Europarlamentare e Vicepresidente della Commissione Pesca al Parlamento Europeo. Da settembre 2019 è Food Blogger, dopo aver preso il diploma da "Chef fuoriclasse" presso il Centro Europeo di Formazione. Mamma di Francesco, è sposata con Luciano Ricci, scrittore. Non si separa mai dai suoi tre cagnolini.

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