Salsamenteria Storica Baratta

Salsamenteria Storica Baratta

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Qualche giorno fa passeggiavo, con la mia consorte, per le strade di un paesino (non vi dico il nome tanto lo capirete da soli) e ho sentito una musica molto bella e notissima uscire dalle porte di un locale. Trovandomi in quel paese non mi sono meravigliato più di tanto.

Il nostro sguardo è stato attirato dall’interno del locale, molto particolare, erano le 12:30 e quando ci decidiamo ad entrare, purtroppo era tutto pieno. Una cameriera, gentilissima, ci dice che bisognava aspettare un’ oretta, andiamo a fare un giro.

Durante quei minuti abbiamo visto altri bei locali, ma ormai avevamo deciso che avremmo pranza to in quel posto particolarissimo.

Ritorniamo dopo un’ oretta e un’altra cameriera, anche lei molto cortese, ci fa accomodare ad un tavolo laterale, il locale era pieno, tutti parlavano, ma era un leggero brusio che non disturbava assolutamente.

Avete presente quella serie di anonimi locali pseudo esotici che si vedono in giro per le nostre città? Ecco questo era tutta un’altra cosa, si respirava aria di casa, ma di altri tempi.

Ci viene enunciato il menù, noi ispirati dall’atmosfera, diciamo “faccia lei”.

Ci porta una bottiglia di acqua naturale, una di Lambrusco, un contenitore con il pane e una coppetta con i Ciccioli, 4 ciotole con sott’oli e salsine varie e una ciotola a testa al posto dei bicchieri, posate e piatti nemmeno l’ombra.

Guardandoci intorno notiamo che nessuno dei presenti li ha, ci portano un mega vassoio di affettati misti del luogo, formaggi e pezzetti di melone che viene posto sopra uno sgabellino di legno posto al centro della tavola.

Dopo aver spolverato, tutto ci viene portato un dolce molto particolare (questo con le posate), una crostata con confettura di prugne ricoperta di amaretti e accompagnato da chicchi di uva bianca da tavola.

Niente caffè, perché non lo servono e poi due liquorini, un nocino e uno bargnolino.

Tutto questo consumato in un atmosfera di altri tempi, ad un costo decisamente onesto.

Certamente un esperienza da ripetere e che consiglio a chiunque si trovi a passare da…….Busseto!!20130918_134747

 

Tornati a casa faccio qualche ricerca e scopro che siamo stati ospiti di una struttura storica.

Una delle botteghe più antiche e famose della bassa parmense (Bottega Storica e Verdiana fin dal 1873), sicuramente unica nel suo genere.

Lino Baratta, storico fondatore della salsamenteria, la definisce “museo bottega” ed infatti è proprio questa l’impressione che si avverte entrando. Lo spartito originale della Traviata poggiato su di un leggio, il primo pianoforte del Maestro, acquistato dall’organista Marenghi, detto Stangoni, dipinti, medaglie, onorificenze, ritratti e un mare di altri oggetti proiettano il cliente in un’atmosfera d’incanto, sospesa tra il melodramma e la storia.

L’apertura della bottega si perde nella notte dei tempi, all’epoca della costruzione del Castello dei Marchesi Pallavicino e dell’allegato Borgo, formato da maestosi palazzi e da caratteristici vicoli. Lungo uno di questi viene costruita la bottega-bazar, detta Salsamenteria, posto di ritrovo e ristoro di viandanti e pellegrini.

Il cortile del locale era adibito alla macellazione di cavalli, asini e maiali, con raccolta del sangue che veniva cotto e servito caldo sui tavoli della bottega. Si vendevano e si mangiavano ciccioli caldi, soppressate calde e pezzi vari di carne di maiale cotti e serviti caldi ai tavoli. Il tutto con contorno di salse di prezzemolo, peperoni, pomodoro con spolverata di sale grosso e pepe bianco, da cui appunto il nome Salsamenteria.

Nel 1870 la famiglia Baratta (di provenienza dei crinali parmigiani che scendono al Mar Ligure) acquista la bottega e ne ordina la riapertura nel 1873. Sono passate le guerre d’Indipendenza, quelle Coloniali e due guerre mondiali, la bottega è sempre aperta, presente e piena di vitalità.

Attualmente la gestione della bottega è affidata alla famiglia Concari che prosegue nella tradizione di un’offerta agli ospiti di ore felici fra arte, musiche e aneddotiche verdiane, salumi stagionati e ottimi vini. Clienti Illustri: Giuseppe Verdi e la celebre cantante amica Teresa Stolz, il famoso editore Giulio Ricordi, Ottorino Respighi, Arturo Toscanini, Gabriele d’Annunzio, cantanti, pittori, scrittori e buon gustai di tutto il mondo, suffragati da grandi libroni di raccolta delle firme degli ospiti della bottega.

 

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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