Futures per cipolle Partanna

Futures per cipolle Partanna

Cipolla di Partanna
Cipolla di Partanna

Prove di microfinanza rurale, per pregiata varietà siciliana venduta un anno prima del raccolto

Prove di microfinanza rurale per la “Cipudda partannisa”, una varietà di cipolla del territorio di Partanna, comune rurale della valle del Belice in provincia di Trapani, così rara e rinomata da essere di fatto tutta prevenduta di raccolto in raccolto. Si conserva per poco tempo, è delicata, poco resistente agli urti e quindi a trasporti a 1000 chilometri. E’ dunque raro trovarla sul mercato perché i buongustai si impegnano a comprare l’intera produzione di questa cipolla rossa, un prodotto di nicchia – inserita fra le biodiversità di pregio da Slow Food – perché cresce solo nei territori di Partanna, grazie al terreno sabbioso e la ricchezza d’acqua che lo caratterizza, e qui viene anche trasformata in crema oppure in confettura. Per la crema spalmabile, prodotto non dolce, la cipolla è cotta in padella con vino, uva passa, capperi e sale.

Per la confettura, la cipolla subisce una prima macerazione in vino e foglie di alloro dopo essere stata tagliata a fette. Si prosegue tradizionalmente con la cottura in grandi pentole aggiungendo zucchero.

La “Cipudda partannisa” può pesare anche un chilo, e ha sempre notevoli dimensioni. E’ nota per il sapore delicato tanto da poterla utilizzare in insalate saporite che si possono fare con pomodori, olive, origano, ma anche per i numerosi altri modi in cui si può mangiare, come accompagnamento in agrodolce in piatti a base di pesce, favolosa con tonno e menta, o un piatto di pasta con cipolle, pancetta e pecorino e altro ancora. E si differenzia dalle altre cipolle perché è più piatta, rossa e carnosa e di sapore molto dolce.

“L’estate, al momento della raccolta, è il momento migliore per gustarla” ricorda Cristoforo Malerba dell’Azienda Agricola Cri.Sma che la produce al naturale, senza apporto di prodotti chimici. Per assaporare questa tipicità il 23 e 24 luglio, nella cittadina che custodisce il monumentale Castello di Grifeo, si terrà una sagra che permette di esplorare l’estrema versatilità in cucina di questa tipicità sicula, portata a Expo tra i tesori della biodiversità agroalimentare dell’isola.

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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