Come pulire la catalogna

Per la scuola di cucina di oggi vediamo insieme come pulire la catalogna. Prima però partiamo con il saperla riconoscere sul mercato. Innanzitutto chiariamo che stiamo parlando di un gruppo che appartiene alla famiglia della Cicoria, perciò esistono numerose varietà.
Tra le più diffuse si distinguono: quelle a foglie frastagliate, quelle a foglia larga e infine quella per la produzione delle puntarelle.
Per tutte è importante che si distinguano bene le foglie che devono essere lucenti, con tonalità di verde che vanno dal chiaro allo scuro, a seconda della tipologia, e mai ingiallite o scure. Inoltre devono essere integre, non forate o rotte; stesso discorso vale per le coste.
Il suo sapore è tipicamente amaro e anche questo varia di intensità a seconda del tipo.
Si presenta sotto forma di un grosso fascio di coste, dopo aver scartato la base si possono consumare le foglie ed eventualmente tutte le coste (non tutti le gradiscono). La cicoria si può consumare a crudo, come nel caso delle puntarelle romane, o da cotta, per esempio ripassata in padella. Il sapore caratteristico della cicoria è amaro per questo motivo si può sbollentare in acqua per qualche minuto prima di procedere con la cottura.
La catalogna è amica della nostra salute: la sua alta concentrazione di fibre riduce l’impatto glicemico del pasto e inoltre ha un basso contenuto di carboidrati (< 0,7 g per 100 grammi), è perfetta per chi ha problemi di stitichezza e stimola la diuresi. La sua concentrazione di sodio è pari a 45 milligrammi ogni su 100, perciò si possono sfruttare le sue proprietà ed il suo sapore per accompagnare le ricette a basso contenuto di sodio.

 

 

Scopriamo adesso come pulire la catalogna:

 

Dopo aver visto come pulire la catalogna passiamo alle cotture:

 

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