Coniglio all’arrosto morto, una ricetta toscana che ho visto in tv. La prima cosa che mi è venuta in mente quando ho sentito il nome è “oddio, che macabro!”, ma poi la signora che presentava questa ricetta ha spiegato che si chiama così, perchè ad un certo punto si copre la pentola e si lascia cuocere senza riaprire, come se fosse una bara. Certo, continua ad essere strano anche così! Ma che possiamo dire, nelle tradizioni antiche ci sono tante cose che suonano strane 🙂 Comunque, al di là di come viene chiamato, il coniglio cucinato così risulta davvero molto buono e vale la pena provarlo.

- DifficoltàMolto facile
- CostoMedio
- Tempo di preparazione10 Minuti
- Tempo di cottura40 Minuti
- Porzioni4 persone
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 1 kgConiglio tagliato a pezzi
- 2Limoni
- 350 mlBrodo di carne
- 2 spicchiAglio
- 1 ramettoRosmarino
- Salvia
- q.b.Olio extravergine d’oliva
- q.b.Sale
- 1 bicchiereVino bianco
Preparazione
COME PREPARARE IL CONIGLIO ALL’ARROSTO MORTO
Sciacquate i pezzi di coniglio sotto l’acqua corrente, poi poneteli in una ciotola e copriteli con acqua (circa L 1,200); unite il succo di 2 limoni. Se utilizzate limoni biologici mettete nella ciotola anche i limoni già spremuti (1). Ovviamente prima lavateli bene. Lasciate marinare il coniglio per circa 30 minuti.
Trascorso il tempo necessario, sciacquate gli spicchi d’aglio senza spellarli, schiacciateli e rosolateli per alcuni istanti in un tegame con un filo d’olio (2). Prelevate i pezzi di coniglio, senza scolarli troppo, e poneteli nel tegame; unite un trito di salvia e rosmarino e rosolate a fuoco vivace per circa 5 minuti rigirando spesso i pezzi di carne (3).
Sfumate con il vino bianco e lasciatelo evaporare (4). A questo punto, aggiungete il brodo di carne bollente (5), coprite, abbassate la fiamma al minimo e cuocete per 30 minuti (6).
Pubblicità Servite il Coniglio all’arrosto morto ben caldo, accompagnandolo con una fresca insalata di stagione o con un purè di patate.
Note
La signora che presentava questa ricetta in tv, diceva di lasciare cuocere il coniglio gli ultimi 30 minuti senza rigirarlo. Io l’ho rigirato un paio di volte perchè avevo il timore che la cottura non avvenisse in modo uniforme.
Ricetta presa da qui.
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Buondi’. Per rassicure l’autrice e i suoi lettori, preciso che si chiama “arrosto morto” perché, in tempi in cui si cucinava nel caminetto o comunque col fuoco di legna, questo coniglio si faceva non a fuoco vivo (come gli arrosti) ma con il fuoco “morto”, cioè senza la fiamma e con la brace non troppo ardente. Il che poi era vero di tutte le cotture in umido. La storia della bara è un’improvvisazione carina, ma resta un’improvvisazione – per non dire una… bischerata!
Grazie mille, è sempre bello imparare cose nuove. In effetti quello di dici mi sembra molto più logico della storia della bara.