Caliceddi saltati in padella

Oggi ho preparato un delizioso contorno tipico della Sicilia orientale: i caliceddi saltati in padella. Immagino che vi chiederete cosa siano i caliceddi. I caliceddi sono un’erba spontanea che appartiene alla famiglia delle Crucifere e che nasce nei terreni vulcanici, quindi in tutto il territorio etneo ne abbiamo in abbondanza.

Caliceddi saltati in padella
  • DifficoltàBassa
  • CostoBasso
  • Tempo di preparazione20 Minuti
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni4 persone
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti per i Caliceddi saltati in padella

  • 1 kgCaliceddi
  • 2 spicchiAglio
  • 2Peperoncini
  • q.b.Olio extravergine d’oliva
  • q.b.Sale

Come preparare i CALICEDDI SALTATI IN PADELLA

  1. Caliceddi saltati in padella

    Pulite i caliceddi togliendo le foglie più dure e danneggiate. Dopo puliti saranno circa 800 g.

  2. Caliceddi - cavoliceddi, verdura siciliana

    Lavateli molto bene e metteteli a sgocciolare.

    Portate ad ebollizione una pentola con acqua salata. Quando l’acqua avrà raggiunto il bollore versatevi i caliceddi e lasciateli cuocere per circa 5 minuti dal momento in cui l’acqua avrà ripreso il bollore. Scolateli e lasciateli sgocciolare bene nello scolapasta.

  3. Aprite i peperoncini ed eliminate i semini, quindi tritateli in modo grossolano.

    Spellate gli spicchi d’aglio e fateli dorare in una padella con un filo di olio extravergine d’oliva; aggiungete i peperoncini e rosolate per alcuni istanti. Infine unite i caliceddi. Se occorre aggiustate di sale e lasciate soffriggere per circa 5 minuti rigirando spesso con un cucchiaio di legno o agitando la padella facendo saltare la verdura. I caliceddi devono risultare cotti ma non sfatti.

    Servite i caliceddi saltati in padella ben caldi.

Note

I caliceddi sono un’erba spontanea che appartiene alla famiglia delle Crucifere e che nasce nei terreni vulcanici.

Hanno un retrogusto amarognolo e sono particolarmente buoni se abbinati a cibi grassi, come la salsiccia.

Non credo che esista la traduzione del termine siciliano “caliceddi” anche se da qualche parte ho letto che vengono chiamati anche “cavolicelli”.

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