La frittata di scammaro della Quaresima.
Questa ricetta storica della cucina tradizionale napoletana la troviamo nel trattato di cucina scritto dal cuoco e letterato Ippolito Cavalcanti duca di Buonvicino nel 1837. Lui scrive di una frittata senza uova condita da alici sotto sale, olive, capperi, uvetta, aglio, prezzemolo e olio.
L’etimologia del nome scammaro significa “mangiare di magro” Un piatto questo che mangiavano i monaci durante la Quaresima da soli nella loro cameretta o quando per malattia e nei giorni prescritti erano esentati dal mangiare grasso (cammarare) .
Che dire…!!! Una ricetta questa che ancora oggi a distanza di due secoli si fa apprezzare per la sua bontà. Nella mia versione al posto dei pinoli ho utilizzato le noci e le mandorle tritate. Una frittata di spaghetti bella croccante ma che racchiude un cuore tenero.
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- DifficoltàFacile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione10 Minuti
- Tempo di riposo15 Minuti
- Tempo di cottura45 Minuti
- Porzioni4
- Metodo di cotturaCottura lentaFornello
- CucinaRegionale Italiana
- RegioneCampania
Ingredienti
Strumenti
Passaggi
La frittata di scammaro della Quaresima.
Una volta preparati e messo a cuocere gli spaghettini (01), in una padella prepareremo il sughetto per condirli con: Aglio, capperi, olive e alici sotto sale (02). Scoliamo la pasta tenendo un po’ di acqua di cottura da parte. Versiamola in una ciotola la pasta e il sughetto e mescoliamo bene, poi ci aggiungeremo il prezzemolo e le noci e mandorle tritate (03).
Preparato il composto mettiamone una metà nella padella poi aggiungiamoci il sughetto di olive e capperi che inevitabilmente si poserà in fondo alla ciotola (04) e ricopriamo con l’altra pasta rimanente. Cuociamo a fuoco medio per circa 10 minuti, poi aiutandoci con un coperchio la giriamo (05) e finiremo di cuocerla per altri 10 minuti(ma e sempre bene controllare che non si bruci molto. Prima di servirla facciamola intiepidire in modo che possiamo tagliarla senza problemi (06).
Da provare ragazzi/e. Buon Appetito e alla prossima ricetta.
Dosi variate per porzioni