Giorno 12 : Columbus – Georgia 

Atlanta, ma soprattutto Columbus, sono il vero e proprio cuore pulsante delle vicende di “J e poi”.

Quando scrissi il romanzo “J” nel 1997, avevo solo 17 anni e non c’era ancora internet, perciò lo ambientai a Cheyenne, nel Wyoming, rendendomi poi successivamente conto che il Wyoming non è il luogo più adatto dove ambientare una storia legata all’Esercito, così quando iniziai a scrivere la sceneggiatura “J e poi” nel 2011, continuazione dei due romanzi, spostai l’ambientazione in Georgia, a Fort Benning, base militare a Columbus.   

Columbus e Atlanta sono anche le ultime due tappe del nostro viaggio.

Ieri, venerdì 17 marzo, siamo partiti presto da Savannah in direzione Atlanta (circa 4 ore di auto escludendo il traffico),per poi fare una sosta a Macon, cuore del soul, dove abbiamo pranzato al H&H, una vera e propria istituzione della città, ristorante che propone specialità soul dal 1959, noto anche per l’amicizia con la Allman Brothers band, un famoso gruppo soul che ha portato le due fondatrici del ristorante, Inez e Louise, a prendere parte, nel 1972, al tour della band.

Un meraviglioso brisket accompagnato da squash casserole e cavolo fermentato per me, e ovviamente, in un locale che propone soul food non poteva mancare l’assaggio del pollo fritto (la panatura é aromatizzata con spezie cajun) che Stefano ha accompagnato a okra con pomodoro e deviled eggs

Pranzo economico e perfettamente nel mood della città ! 

Abbiamo raggiunto Atlanta nel tardo pomeriggio, sotto la pioggia e dopo più di un’ora di blocco per il traffico.

Alloggiamo al Hilton Garden inn Perimeter, nella bella stanza numero 232, a Perimeter Center uno dei più grandi quartieri degli affari dell’area metropolitana di Atlanta e una delle più grandi edge city (città marginali) degli Stati Uniti.

E come direbbe Jo, con la quale condivido la passione per questa catena alberghiera: “Hilton non delude mai”.

Cenato al Copeland’s of New Orleans, catena di ristoranti fondata Al Copland, nel 1983 originario di New Orleans che offre proprio una cucina tipica della Louisiana e perciò non potevano mancare gumbo e po’boy, a cui abbiamo aggiunto ostriche e una prime top sirloin (controfiletto) con puré di patate dolci e per concludere in dolcezza l’ottima cena, una coreografica NY cheesecake con topping di caramello e noci pecan.

Stamattina, sabato 18 marzo, dopo un’ora e mezza di viaggio, siamo giunti a Columbus.

Jo é nata e cresciuta in una grande casa poco fuori il centro della città, fu il padre, Bill Buttman, a costruirla per andarci a vivere con la moglie Margareth già incinta di Jo. Una villa con annessa stalla per i cavalli, un grande giardino sul retro, e un ingresso anch’esso nel verde.

Con gli anni, e la morte della sua famiglia, Jo l’ha eredita così come Jolly, sposato con Sandy, la sorella di Jo,  alla morte di quest’ultima ne ha ereditato la sua parte.

Villa Buttman é la costante dell’intera storia, una sorta di personaggio essa stessa, dove personaggi ed eventi importanti si susseguono. É Casa, quella dov’è sia Jo che Jolly tornano sempre nonostante lunghi periodi di lontananza.

Jo ci torna dopo 5 anni in Europa, dopo i diversi trasferimenti in altre basi militari,  dopo le missioni, e ogni volta che ha bisogno di ricaricarsi e ritrovare la pace.

Per Jolly Villa Buttman é Jo, é vivere con lei, é la loro casa, stare in quella casa significa stare con Jo, perciò ogni volta che si separano, Jolly si separa anche dalla villa ritornandoci solo quando ritrova Jo.

Negli anni Jo rimoderna l’arredamento, aggiunge una piscina, ripristina la stalla dismessa, con l’arrivo di J e Sly, i cavalli di Jolly e di Sonia.

Ed è proprio nella stalla Jo e Jolly, poco più che ragazzini, fanno l’amore per la prima volta.

Nel giardino viene celebrato il matrimonio di Jolly e Sonia.

Nella camera di Jo si svolge uno degli episodi chiave della prima stagione quando Jolly, disperato, fugge via decidendo di arruolarsi nella Delta Force, dopo aver bruciato nel camino del salotto tutte le foto e i ricordi che lo legano a Jo.

Columbus è una splendida cittá ricca di locali e negozi, in forte espansione grazie ad un progetto legato al corso di rafting più lungo del mondo, ha infatti una splendida passeggiata lungo il fiume, che é il vero protagonista dell’intera zona.

Vale la pena fermarsi almeno due giorni. 

Qui c’è la base militare di Fort Benning nota per essere la sede della Scuola di Fanteria dell’Esercito Americano, dove Jo e Jolly hanno fatto l’addestramento, e dove entrambi sono impiegati.

Può essere considerata la seconda casa dei protagonisti, perché è l’Esercito ad essere la loro unica famiglia.

Jolly ha perso il padre all’età di 4 anni e la madre a 18.

Jo ha vissuto un rapporto complicato con la propria famiglia.
Figlia di uno stupro, ma questo lo scopre solo dopo la morte dei propri genitori, non ha mai ricevuto amore dalla sua famiglia.

Bill, colui che ha creduto fosse suo padre per vent’anni, era soliti picchiarla usando qualsiasi pretesto; in realtà la odiava perché rappresentava il motivo della sofferenza della donna che ha amato sin da quando era una bambina: Margareth.

L’odio verso l’uomo che l’ha violentata si é riversato completamente su Jo, padre, madre e sorella l’hanno sempre trattata con disprezzo e violenza e la sua triste infanzia prima e la sua turbolente adolescenza dopo, costellata da continui episodi di violenza fisica e psicologia, l’hanno segnata per sempre.

L’Esercito rappresenta per entrambi la famiglia che non hanno mai avuto. All’Esercito dedicano completamente la loro vita, entrambi dotati sia sul piano fisico che intellettuale, ottengono le più grandi soddisfazioni proprio dalla carriera militare che porta Jolly a diventare generale di Fort Benning a poco più di 40 anni e Jo a ottenere il grado di colonnello, in un periodo storico in cui l’affermazione delle donne nella carriera militare per meriti e non per studi, era tutt’altro che scontato.

Fort Benning e la sua comunità li amano e stimano come se la base militare fosse un tutt’uno con entrambi.

All’Esercito i nostri sacrificano per molto tempo anche il loro rapporto. L’ambizione di entrambi, ma soprattutto quella di Jo, li porta a fare scelte che prediligono la carriera piuttosto che l’amore.

Fort Benning non può essere visitata trattandosi di zona militare, siamo riusciti a raggiungere solo l’ingresso (vedi foto), una sorta di casello autostradale che si supera solo con un pass.

Jo e Jolly si conoscono poco più che ragazzini, nel novembre 1995 in un vicolo di Columbus, poco distante dall’appartamento dove Jolly viveva nei periodi in cui stava con la madre Athina, morta nel settembre di quello stesso anno per un tumore.

Jolly aiuta Jo a tornare a casa, dopo una delle tante risse a cui la giovane si trovava coinvolta con assiduità.

Il locale “My Fair” prima e, dopo che questo viene trasformato nel night club “Venus”, il bar “TwentyTwo” , sono luoghi fissi nella puntate della serie.

Teatri di incontri, feste, ubriacature, cene, partire a biliardo, i bar ricoprono un altro ruolo importante nello svolgersi delle vicende, non ultimo per la passione di entrambi per l’alcool. Jolly è un ex alcolista, Jo una grande bevitrice, regge bene l’alcool e sono rare le volte in cui si ubriaca, al contrario di Jolly per cui il rapporto conflittuale con il bere segna ogni momento della propria vita.

Noi abbiamo pranzato al Smoke bourbon and Bbq, nel centro di Columbus:

Un super smoked lunch !

Nel nostro tour di Columbus abbiamo visitato altre location che si trovano in diverse puntata della serie televisiva :

Il fiume Chattahoochee dove nella puntata 29 Jo rischia la vita dove, per salvarsi da Tina (in realtà Juanita), procurandosi una grave frattura al bacino.

Rigdon Park, attraversato dal fiume, dove nella puntata 67 Jo trascorre il proprio compleanno con il giovane Peter Jones, con cui ha una relazione, in un delicato momento della propria vita.

Il ristorante indiano “Taste of India” e quello giapponese “Samurai Japanese cuisine & sushi”dove rispettivamente a puntata 80 e 85, Jo e Jolly cenano. 

Jo é una appassionata di cucina indiana e giapponese, durante uno dei soggiorni ad Aspen nel proprio resort eco sostenibile, nel contesto di una settimana detox nel tentativo di recuperare il proprio equilibrio dopo lunghi mesi difficili, prende parte a due corsi, uno di cucina indiana e l’altro di cucina giapponese.

Jolly al contrario conosce poco le cucine etniche e si lascia guidare da Jo allla scoperta di nuovi sapori in due delle puntata in cui l’uomo, nel tentativo di fare ammenda per i molti errori commessi, prova a riconquistare la fiducia della donna.



Ma è soprattutto il Motel 6 al 3050 Victory Road, Columbus, camera 112, a svolgere il ruolo più importante dell’intera storia.

Qui si svolge quello che in gergo si chiama “turning point” ovvero quell’evento che modifica tutte le dinamiche della storia, il punto di non ritorno, il punto di svolta.

Nella puntata 49 dal titolo “Toccare il fondo”, il motel é teatro di uno degli episodi più intensi e complicati dell’intera serie televisiva. 

Jolly e Jo vi si recando per salvare Anne, la nipote di Sonia, che si trova immischiata in una storia di sesso a pagamento con alcuni ufficiali e Marcelo il padre di Ana Lucia Mendez il personaggio che più avrà peso nel successivo svolgersi delle vicende.

Anne in realtà è un’esca per attirare i nostri protagonisti all’interno del motel, dove i fatti precipitano velocemente e quello che accade in qualche modo segna per sempre anche il loro rapporto.

Il Motel 6 torna anche nella puntata 60, un anno dopo, e ancora una volta, lì si svolge una puntata fondamentale, quella che vede consumarsi la vendetta di Hugh Wilson, ormai ex generale, nei confronti di Ana Lucia, rea di averlo tradito, attraverso Jo, per cui nutre una sorta di amore e odio, di rispetto e ammirazione, che passa però attraverso la violenza, una delle costanti della vita di Jo.

La violenza è uno dei temi più importanti attorno a cui ruotano le vicende della serie televisiva. 

Jo la subisce da bambina, ma poi è lei stessa ad usarla per affrontare il padre nell’adolescenza.

Jolly subisce quella psicologica, e in parte anche fisica, di Rachel la donna, la vedova di suo padre, che lo costringe, ancora sedicenne, a giochi sessuali che implicano la violenza.

I rapporti tra Jo e Jolly sono spesso violenti, verbalmente e anche sessualmente, l’amore per loro passa sempre attraverso una forma di violenza.

Episodi violenti, legati anche all’ambiente militare, fanno parte dell’intera linea narrativa della serie.

La lunga giornata nei luoghi della serie televisiva “J e poi” si è conclusa con il rientro ad Atlanta e la cena presso l’Hotel Four Season, ma questa é un’altra puntata …

…e ve la racconto domani ….

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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.