Zuppetta di canocchie o cicale di mare

La zuppetta di canocchie o cicale di mare è un antipasto di mare fantastico da gustare caldo con crostini di pane abbrustolito.

Le canocchie, conosciute anche come cicale di mare, sono una specie di crostacei (Squilla mantis) molto pregiata che vive nel nostro ricchissimo e bellissimo mar Mediterraneo.

Abbastanza diffuse in tutta la nostra penisola, anche se chiamate in modo diverso nelle varie regioni : in Veneto canocia, in Campania sparnocchio, astrea in Sicilia e caraviedde in Puglia.

Di colore bianco-grigio con riflessi rosati, presentano sulla coda due caratteristiche macchie ovali, di colore tra il nero e il violaceo, simili a due grandi occhi.

Mi raccomando, dal vostro pescivendolo di fiducia, scegliete sempre cicale di mare freschissime. senza macchie gialle.

In cottura rilasciano un sapore intenso e unico, perfetto per le zuppette perchè insaporiscono l’intingolo in cui sono cucinate e dove sarà obbligatorio fare la scarpetta!

Zuppetta di cannocchie o cicale di mare
  • DifficoltàBassa
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di cottura15 Minuti
  • Porzioni4 persone
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 1 kgcicale di mare
  • 200 gpomodori pelati
  • q.b.olio extravergine d’oliva
  • q.b.sale
  • q.b.peperoncino in polvere
  • 1 spicchioaglio
  • q.b.prezzemolo tritato
  • q.b.acqua
  • 2cipollotti freschi
  • Mezzo bicchierevino bianco
  • 8 fettepane tostato

Strumenti

  • Forbici
  • Tagliere
  • Padella grande
  • Coltello
  • Cucchiaio di legno

Preparazione

  1. Zuppetta di canocchie o cicale di mare

    Lavare le canocchie sotto l’acqua corrente. Tagliare con una forbice le pinne ventrali, dal basso verso l’alto, risalire fino a eliminarle tutte. Tagliare anche la punta delle chele, le appendici laterali e la testa. Incidere delicatemante con un coltello dalla coda alla testa la parte superiore della corazza, in modo che in cottura si apra un po’ e sia più facile gustarle.

    Consiglio: il piacere di mangiare le cicale consiste proprio nel gustarle con l’intero guscio aprendole con le mani (attenzione a non pungervi!). Prendete della carta assorbente per pulirvi le mani 😉 che saranno un po’ sporche appena avrete finito di gustare la zuppetta!

    Preparare il sugo con aglio, cipollotti tritati e peperoncino in un tegame con l’olio. Far soffriggere due minuti poi versarvi il vino bianco e farlo evaporare. Unire i pomodori pelati spezzettati, un po’ d’acqua e il sale e cuocere una decina di minuti.

    Aggiungere le cicale pulite ma con il loro guscio e cuocere tutto a fuoco vivo per 10 minuti. Se si asciugano troppo aggiungere altra acqua.

    Spolverizzare con il trito di prezzemolo e servire la zuppetta calda con pane tostato.

Altre ricette

Nel blog potete trovare le tagliatelle di rapa rossa con gamberi e zucchine oppure il risotto con gamberi zucchine e scorza di limone. Come antipasto vi consiglio l’insalata di gamberi, carciofi e ceci e gli spiedini di gamberi in padella.

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Pubblicato da Renata Briano

Nata a Genova (GE) nel 1964, è laureata in Scienze Naturali e ha lavorato come ricercatrice presso l'ITD del CNR e presso ARPA Liguria. Dal 2000 al 2010 è Assessore all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile, Caccia e Pesca della Provincia di Genova. Dal 2010 al 2014 ha ricoperto l'incarico di Assessore all'Ambiente e alla Protezione Civile in Regione Liguria. Dal 2014 al 2019 è stata Europarlamentare e Vicepresidente della Commissione Pesca al Parlamento Europeo. Da settembre 2019 è Food Blogger, dopo aver preso il diploma da "Chef fuoriclasse" presso il Centro Europeo di Formazione. Mamma di Francesco, è sposata con Luciano Ricci, scrittore. Non si separa mai dai suoi tre cagnolini.

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