Sorbo domestico, Sorbus domestica

Sorbo domestico, Sorbus domestica

Sorbo domestico, Sorbus domestica albero
Sorbo domestico, Sorbus domestica albero

Dante Alighieri lo cita come frutto aspro, in contrapposizione al fico, che ha frutti dolci.

«ed è ragion, ché tra li lazzi sorbi si disconvien fruttare al dolce fico.»  (Dante, Inferno, XV, 65-65)

Il sorbo domestico (Sorbus domestica L.) è un albero da frutto della famiglia delle Rosacee e del genere Sorbus. I frutti vengono chiamati comunemente ‘sorbole’. Si ricorda l’antico proverbio “Col tempo e con la paglia maturano le sorbe” (ci vuole pazienza, occorre aspettare per vedere i risultati) che si riferisce alle sorbe domestiche, già coltivate in Europa da molto tempo.
Di questa specie esistono due varietà: una con frutti piriformi, più allungati (simili a piccole pere), e l’altra con frutti maliformi, più rotondi (simili a piccole mele).

Descrizione

L’albero è caducifoglie, latifoglie e può arrivare ad un’altezza 10-12 metri. Il legno è duro e compatto, si usava per oggetti e utensili che devono avere una certa resistenza. Il sorbo è un albero longevo e può diventare pluricentenario, ma ha una crescita lenta. In aprile sbocciano dei fiori ermafroditi, bianchi e con cinque petali. I frutti sono dei pomi e si raccolgono ad ottobre-novembre, ma non sono consumate fresche alla raccolta, si consumano man mano durante l’inverno, dopo un processo di trasformazione dei tannini. Durante il processo di ammezzimento sono messi tipicamente nella paglia e si ha una riduzione dei tannini e un aumento degli zuccheri nella polpa, come per il Mespilus germanica. Le foglie sono bipennate.

Usi

I frutti, chiamati sorbe o sorbole, venivano in passato usati a scopo alimentare, ma oggi non vengono quasi più consumati. Poiché le sorbe maturano nell’autunno avanzato, con concreto rischio di danneggiamento dei pomi per l’esposizione alle intemperie e la caduta, si preferisce, come per le nespole, coglierle in anticipo e farle maturare, o “ammezzire” in luogo chiuso; i pomi diventano scuri, morbidi e saporiti per una trasformazione enzimatica. Il frutto maturo ha un contenuto di zuccheri di circa il 20%, e viene consumato al naturale o utilizzato per la preparazione di marmellate. Controindicato per chi soffre di stipsi.

I frutti del sorbo domestico erano più diffusi nei secoli passati; negli ultimi decenni il consumo e la diffusione dei frutti sono andati via via in diminuzione. Oggi sono considerati come rarità e vengono catalogati nei frutti dimenticati o frutti minori.

Coltivazione

Il sorbo è una pianta molto resistente al freddo, inoltre la fioritura tardiva è successiva alle ultime gelate. Il sorbo è un albero rustico e che resiste a diversi parassiti. Si adatta a diversi terreni e vuole esposizione al sole.

Composizione nutrizionale

Il sorbitolo, uno degli zuccheri presenti nel frutto, ha importanti caratteristiche nutrizionali (esempio per i diabetici), è utilizzato nell’industria alimentare o è trasformato per ottenere altre sostanze utili per l’industria. Le sorbole sono ricche di vitamina C e hanno sapore acidulo per il rilevante contenuto di acido malico. A maturazione il contenuto di zuccheri raggiunge il 20%.

Habitat

Vive sempre sporadico su substrati calcarei di diversa natura, da sciolti e grossolani fino ad argillosi, e si associa molto bene con cerro e olmo campestre in suoli argilloso-compatti, pur non sopportando ristagni. Il suo optimum, però, si trova nei querceti a roverella, dal livello del mare sino a 800 m di quota.

Fonte Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Buon appetito

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Sorbo domestico, Sorbus domestica
Sorbo domestico, Sorbus domestica
Sorbo domestico, Sorbus domestica zona di produzione
Sorbo domestico, Sorbus domestica zona di produzione

 

Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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