Capone in agrodolce

Il Capone o lampuga è un pesce osseo pelagico

La sua carne è molto apprezzata e ben pagata: questo pesce è oggetto di pesca commerciale e ambita preda di pesca sportiva.

La carne del pesce lampuga è ricca di proteine nobili e vitamine, soprattutto vitamina A, oltre che B, B2, PP, B5, B6, B12, C, D ed E. Molti sono inoltre i sali minerali in essa contenuti tra cui fosforo, zinco, magnesio e potassio. Il capone è un pesce magro che contiene meno dell’1% di grassi e apporta un centinaio di Kcal per 100 grammi.

Una gustosa versione di questa prelibatezza da accompagnare alla caponata .

Si presta bene anche ad essere cotto al forno, ricoperto di un leggero trito di pangrattato, prezzemolo, olio, sale e pepe. Una versione meno light è quella che lo vede avvolto nella farina e fritto in abbondante olio, ed è così che oggi vi proponiamo il Capone, ma con un gusto agrodolce che fa la differenza.

  • DifficoltàFacile
  • Porzioni4
  • CucinaItaliana

Ingredienti

1.5 kg Capone (Da eviscerare e sfilettare)
500 g cipolle bianche
Mezza tazza da caffè aceto bianco
1 cucchiaio zucchero
olio extravergine d’oliva
sale
farina di semola di grano duro rimacinata
Olio di mais (Per friggere)

Strumenti

Passaggi

preparare il cappone in agrodolce una ricetta che richiede poco tempo e molto facile, Prima di tutto eviscerare il pesce e poi sfilettarlo, fate come me chiedete questo in pescheria.

A questo punto sciacquate bene il pesce e lasciatelo gocciolare mentre vi dedicate a preparare le cipolle in agrodolce.

Tagliate le cipolle a metà dopo averle spellate, e ottenere delle fette spesse circa mezzo centimetro.

Ponete le cipolle affettate in una padella, io ho utilizzato una padella di vintage cousine in ghisa, mettete un pizzico di sale e accendete la fiamma al minimo coprite e lasciate che le cipolle si ammorbidiscono con la loro stessa acqua.

Quando le cipolle saranno morbide e stufate unite un generoso filo d’olio extravergine d’oliva e lasciate soffriggere a fiamma vivace.

A questo punto è il momento di unire lo zucchero e l’aceto lasciatelo sfumare a fiamma vivace. Le nostre cipolle sono pronte tenetele da parte e dedicatevi al pesce.

Ormai il pesce è sgocciolato non vi resta che tagliarlo nella dimensione che più vi è consona, io ho preferito tagliare ogni filetto in 2 parti, poi passatelo nella farina di semola di grano duro rimacinata e poi friggetelo in abbondante olio bollente.

Una volta fritto e dorato Il pesce è trasferitolo in una pirofila spolverate con del sale e adagiate sopra le cipolle che abbiamo preparato precedentemente lasciate riposare il pesce coperto per almeno 20 minuti prima di servire, in questo modo il sapore della cipolla entrerà all’interno del pesce e il piatto sarà molto più gustoso e vi assicuro che da tiepido si gusta meglio.

Servite con del pepe nero macinato al momento se è di vostro gradimento e delle foglie di mentuccia che profumano il piatto.

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