Vi è mai capitato di acquistare un attrezzo particolare da cucina perché invogliati dalle tante belle ricette che prevedono proprio il suo impiego, senza però poi utilizzarlo mai? Ebbene, è quello che è successo a me con lo stampo della chiffon cake! Dal suo acquisto, posso ben dichiarare che sia trascorso circa un anno e mezzo, eppure quando arrivò tramite corriere a casa, ricordo la gioia e l’eccitazione all’idea di adoperarmi per preparare anch’io una delle più popolari e leggendarie torte americane! La sua leggerezza ricorda quella di una nuvola ed è tale, da attribuirle questo nome che richiama appunto un tessuto leggerissimo. Una volta sfornata sarà super alta e irresistibilmente soffice. Eppure a distanza di pochi giorni dall’acquisto, stranamente non avevo ancora neanche provato a pensare di prepararne una, seppur semplice! Vi dico che è stata riposta all’interno di un mobile della cucina fino ad oggi, forse credendo erroneamente che la sua preparazione fosse più complessa di quanto non lo sia stata davvero! Mi sono così sbagliata, che ho già acquistato un secondo stampo da chiffon più piccolo per prepararla più spesso, perché non solo è molto facile da realizzare ma è stata un successo incredibile! La peculiarità di questa torta è che cresce meravigliosamente in altezza e mantiene in seguito la sua struttura grazie all’utilizzo del cremor tartaro aggiunto agli albumi montati a neve. La chiffon cake vi darà proprio la sensazione al palato di un impasto morbido, estremamente soffice e delicato, che si scioglie in bocca. E quale migliore occasione di inaugurare il mio stampo se non per la prima uscita di Aprile della Rubrica Il Granaio? Ed eccomi qui! La mia chiffon vi conquisterà al primo morso, un impasto leggero grazie al succo di arancia e con una variegatura al cacao di contrasto davvero golosa! Al taglio, ogni fetta vi regalerà un’esperienza olfattiva, visiva e gustativa di grande pregio! Resterà morbidissima e umida per giorni, sempre se riuscirete a trattenervi dalla tentazione di non fare il bis! Una volta fredda, ho poi ingolosito la superficie con un topping al cioccolato fondente che la renderà irresistibile, ma voi potrete semplicemente spolverizzare con dello zucchero a velo. Sarà comunque squisita! E sarà perfetta da gustare a colazione con il cappuccino o a merenda con un infuso, un tè, una cioccolata calda, visto ancora le strane e fredde giornate primaverili che stiamo vivendo! In ogni caso, anche come dolce di fine pasto accompagnata da un amaro o un digestivo sarà sempre un successo!
CURIOSITA’: Lo sapevate che il cremor tartaro, nonostante l’altisonanza del nome, è un agente lievitante naturale estratto dall’uva? Potrete perciò utilizzarlo al meglio in cucina, soprattutto in quella vegana, poiché nei lieviti classici potrebbero essere presenti stabilizzanti di origine animale derivanti da scarti della macellazione di bovini e suini. Il nome “strano” quindi non deve affatto spaventare, anzi! Il cremor tartaro (o cremore di tartaro) è un sale di potassio dell’acido tartarico estratto dall’uva o dal tamarindo, assolutamente naturale, in grado di attivarsi in presenza di acqua e bicarbonato. Questo significa che da solo non garantisce la lievitazione! Una volta attivato, svilupperà, per reazione, anidride carbonica gassosa in grado di far lievitare i dolci, conferendo loro morbidezza senza appesantirli. Sarà perciò un ottimo sostituto anche per chi presenta delle intolleranze alimentari ai lieviti. Potrete reperirlo in qualsiasi farmacia o nei negozi di alimentazione biologica, mentre nei supermercati, è disponibile sotto forma di lievito a base di cremor tartaro già addizionato con il bicarbonato.
- DifficoltàMedia
- CostoMedio
- Tempo di preparazione25 Minuti
- Tempo di riposo2 Ore
- Tempo di cottura50 Minuti
- Porzioni12
- CucinaAmericana
Ingredienti per uno stampo Ø 26:
Ingredienti per guarnire:
Strumenti
Passaggi:
Iniziate separando i tuorli dagli albumi. Quindi, in una capiente ciotola, montate a neve ferma gli albumi con tre gocce di limone, il cremor tartaro setacciato e metà dose di zucchero fino ad ottenere un composto sodo e ben fermo (fig. 1 e 2).
In un’altra capiente ciotola, lavorate invece i tuorli, rigorosamente a temperatura ambiente, con la restante metà di zucchero per almeno 10′, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso (fig. 3 e 4).
Incorporate quindi l’olio a filo continuando a lavorare con le fruste elettriche (fig. 5).
Aggiungete sempre a filo anche il succo di arance continuando a lavorare. Quindi unite poco alla volta la farina precedentemente setacciata insieme al lievito per dolci (fig. 6 e 7).
A questo punto, con l’aiuto di una spatola, incorporate anche gli albumi montati a neve amalgamandoli con movimenti lenti dal basso verso l’alto per non smontare il composto (fig. 8).
Dividete l’impasto trasferendone metà in un’altra terrina (fig. 9).
Nel primo composto aggiungete l’amido di mais setacciato, mentre nel secondo il cacao sempre setacciato, quindi amalgamate bene con due spatole separate fino a completo assorbimento (fig. 10 e 11).
Trasferite tutto il composto bianco all’interno dello del vostro stampo* senza imburrare, né infarinare precedentemente (fig. 12).
Livellate, quindi versate anche il composto al cacao e, con l’aiuto di uno stuzzicadenti, meglio ancora se disponete di uno stecchino per spiedini, miscelate vorticosamente la superficie dei due impasti per creare l’effetto variegato all’interno (fig. 13).
Fate cuocere in forno statico preriscaldato nella parte medio – bassa a 170°C per c.a 50′ ** . Solo quando alla prova stecchino risulterà asciutta potrete sfornare la vostra chiffon cake. Sfornate e capovolgete subito lo stampo. Fate raffreddare completamente almeno 2 h prima prima di togliere la torta dalla stampo, aiutandovi con un coltellino affilato per staccarla dai bordi (fig. 14).
Io ho guarnito la superficie con un topping al cioccolato, dei biscottini lungo tutto il diametro e fettine di arancia, ma se preferite, potrete semplicemente spolverizzare con zucchero a velo.
E voilà…la vostra chiffon cake variegata al cacao e arancia è pronta per essere gustata!
Buon Appetito dalla cucina di FeFè!
Conservazione
👉Potrete conservare la chiffon cake variegata al cacao e arancia a temperatura ambiente all’interno di una campana di vetro per 3 giorni.
Consigli
La caratteristica della chiffon cake è la sua forma. Lo stampo NON va né imburrato né infarinato per consentire all’impasto di aggrapparsi bene alle sue pareti durante la lievitazione e, una volta tolta dal forno, va disposta a testa in giù per 2 h per consentirle di raffreddare completamente.
* Il vostro stampo da chiffon cake è più piccolo del diametro Ø 26? Niente paura. Vi aiuterò a rimodulare i dosaggi e a provare anche voi questa meravigliosa torta in base al vostro stampo. Il punto di partenza per calcolare le dosi sono le uova! Per 1 uovo occorrono circa 50 g di zucchero e 50 g di polveri (farina, cacao, amidi o mix di essi). Ovviamente ci sono ricette che possono prevedere di non seguire così rigorosamente queste proporzioni, ma in linea generale, potrete attenervi a queste indicazioni.
Per uno stampo di 20 cm di diametro occorrono:
• 3 uova
• 150 g di zucchero
• 150 g di polveri (farina, cacao, amidi
o mix)
• 100 ml di acqua (latte, succo o caffè)
• 65 ml di olio
• 1/2 cucchiaino di lievito per
dolci
• 4 gr. di cremor
tartaro
Per uno stampo di 22 cm di diametro occorrono:
• 4 uova
• 200 g di zucchero
• 200 g di polveri (farina, cacao, amidi
o mix)
• 130 ml di acqua (latte, succo o caffè)
• 80 ml di olio
• 1 cucchiaino di lievito per dolci
• 6 gr. di cremor tartaro
Per uno stampo di 24 cm di diametro occorrono:
• 4 uova
• 250 g di zucchero
• 250 g di polveri (farina, cacao, amidi
o mix)
• 165 ml di acqua (latte, succo o caffè)
• 100 ml di olio
• 1 cucchiaino abbondante di lievito per dolci
• 8 gr. di cremor tartaro
Per uno stampo di 28 cm di diametro occorrono:
• 7 uova
• 350 g di zucchero
• 350 g di polveri (farina, cacao, amidi
o mix)
• 260 ml di acqua (latte, succo o caffè)
• 160 ml di olio
• 7 gr. di lievito per dolci
• 8 gr. di cremor tartaro
** La cottura dev’essere lenta ed omogenea e può variare anche di 15-20′ a seconda del forno, quindi mi raccomando la prova stecchino è importantissima per avere la certezza della buona riuscita del vostro dolce.
LA RUBRICA
Il Granaio–Baking time, é la rubrica che ogni primo e terzo giovedì del mese propone un paniere ricco di incredibili ed irresistibili idee, tante ricette che potrete andare a vedere, visitando le pagine ufficiali di Facebook, Instagram e anche Pinterest
Se siete amanti della cucina come noi, vi invitiamo ad allacciarvi il grembiule e a replicare le nostre ricette! Se lo farete, non esitate a scriverci per consigli e suggerimenti, e a farci sapere se vi sono piaciute, mi raccomando! Adesso vi lascio alle preparazioni delle mie brave colleghe:
Sabrina: Brioche Nidi di Pasqua
Simona: Colomba (veneziana) all’arancia Giovanni Pina
Zeudi: Treccine soffici alla ricotta con gocce di cioccolato
Dosi variate per porzioni
Proprio bella e si vede che è anche sofficissima, peccato non poter assaggiare! 😛 Comunque sì, anche a me è capitato di pensare di non poter più vivere senza qualche attrezzo di cucina e poi non usarlo per anni! Approfitto per augurarti buona Pasqua.
Grazie Zeudi ♥ Buona Pasqua anche a te!
Mi aggiungo a Zeudi capita anche a me guarda che siamo 😅 tremende! Amo la chiffon Cake e con quel topping è ancora più golosa, buona Pasqua a tutti voi cara🌹
Grazie carissima, auguri anche a te ♥