Io e la pasta choux.

Io e la pasta choux.

Amore e odio per questa base della pasticceria. Il motivo e semplice, non sono bravo coi dolci a parte alcuni della nostra terra e tradizione che mi vengono anche abbastanza bene. La pasta choux e stata la mia croce e delizia per anni e che puntuale ogni anno nell’approssimarsi della festa del papà, scombussolava tutta la mia cucina. Io per ovviare alle richieste di amici e parenti facevo le classiche graffe e non le tradizionali zeppole di San Giuseppe solo perché l’ingrediente base era la pasta choux.

Poi scatta la scintilla e la personalità dei Capricorno che si sa sono delle teste dure e molto creative e allora decidi che quest’anno la pasta choux sarà la tua sfida.

Cosi con l’aiuto di alcuni amici chef pasticceri e dopo avere letto tanti articoli ero pronto. Faccio il primo impasto seguendo alla lettera tutti i passaggi ed e un flop totale. Ma da quel flop forse ho capito gli errori che nessuno ti dice. E il secondo impasto e migliorato di molto, ma comunque non ero convinto ancora fino a che decido di buttare tutte le ricette o meglio dire metterle insieme e cercare la soluzione che riuscisse ad appagarmi.

Trovata…. Il tempo e un po’ d’intuito sono le cose che mi hanno aiutato ad avere oggi una ricetta base che mi sta dando molte soddisfazioni.

Dare o scrivere una ricetta senza corredarla di consigli porta a fare commettere degli errori a tutti coloro che non hanno dimestichezza con i fornelli. Cosi parto col dire che e vero che la pasticceria e fatta di dosi precise che vanno rispettate per avere un prodotto super, ma con la pasta choux e molto diverso, oltre alle dosi che servono solo per dare una indicazione approssimativa serve l’intuito e la cottura e il tempo che e fondamentale per la riuscita della base.

A questo punto non vi resta che seguire la descrizione della ricetta dove troverete solo buoni consigli per la vostra pasta choux.

Ora invece parliamo della storia di come nasce la pasta choux. Francia e Italia si contendono questa invenzione e nonostante l’associazione con la Francia sia immediata, le origini sono italiane. Grazie alla regina Caterina de’ Medici e dai sui cuochi di corte in parte Italiani. Tra di essi vi era il pasticcere Popelini, che mise a punto la ricetta, chiamandola pâte à chaud un impasto particolare capace di ingrandirsi grazie al calore. Un involucro neutro che andava bene sia per il dolce che per il salato. Poi in seguito grazie anche a delle rivisitazioni fatte nel settecento grazie agli chef di corte Jean Avice e Marie-Antoine Carême, si arrivo alla pasta choux che conosciamo oggi.

Ora tutto mi sembra facilissimo ma attenzione…. Comunque resta un prodotto che una volta capito il meccanismo ti apre le porte della fantasia e creatività in cucina.

La pasta choux si può utilizzare sia per preparazioni salate e sia per quelle dolci. Ora che ho preso dimestichezza con l’impasto di pasta choux ne vedremo delle belle. Bignè, éclair, Paris-Brest: sono solo alcune delle preparazioni che farò con la pasta choux.

A volte e più facile rinunciare che mettersi in gioco e io ho optato per la seconda ipotesi 😉 😉 😉 Allora largo alla fantasia senza mai perdere di vista le ricette più famose realizzate con la pasta choux.

Io e la pasta choux.

Video ricetta del giorno

  • DifficoltàDifficile
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di cottura45 Minuti
  • Metodo di cotturaFornelloForno
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioni

Ingredienti

150 ml di acqua
75 g di farina 00
80 g di burro
2 uova (tutto dipende dalla grandezza ma 115 g bastano)
1 g di sale
Mezzo cucchiaino di zucchero ( se sono i bignè dolci)
1 cucchiaino di essenza di vaniglia

Strumenti

Passaggi

Io e la pasta choux.

In una pentola d’acciaio con fondo spesso uniamo l’acqua, il burro e il sale e facciamo sciogliere a fuoco medio il burro fino ad arrivare al primo bollore il tutto (01), a questo punto aggiungiamo in un solo botto la farina (02) e portando la pentola fuori dal fuoco mescoliamo bene, riportiamola sul fuoco per fare asciugare il pastello. E pronta quando rilascerà sul fondo una patina bianca. Mettiamo il tutto in una ciotola (03) o lasciamolo nella stessa pentola a raffreddare per 1/2 minuti.

Io e la pasta choux.

Prepariamo le uova in una ciotola a parte (04),poi una alla volta lo uniremo al pastello (05) mescolandolo fino a che non sarà assorbito (06) e solo allora possiamo mettere il secondo. Questo e uno dei passaggi fondamentale per la riuscita del dolce. se e molle ci vorrà molto tempo in cottura e se l’impasto e duro non avrete dei bignè belli gonfi e croccanti. Pertanto quando uniremo le uova verifichiamo sempre la consistenza dell’impasto. Possiamo verificarla utilizzando alzando un po’ d’impasto con il mestolo se impiegherà un po’ a cadere formando il classico “becco di gallina” o una V l’impasto e pronto.

Io e la pasta choux.

Per la cottura anch’essa importantissima preriscaldiamo il forno statico (io ho questo) a 190°. Ora foderiamo la teglia inumidita con dell’acqua la carta da forno d’acqua per non farla muovere e aiutandoci con un sac a poche formiamo dei mucchietti di impasto grandi come una ciliegia (07) o possiamo preparare le zeppole e altre preparazioni. Inforniamo per i primi 5 minuti a 190° poi per altri 25 a 180° (occhio sempre al vostro forno) (08). Prima dei canonici 25 minuti il forno non va mai aperto, trascorso questo tempo si da una controllata, se in superfice non sono abbastanza colorati o morbidi con uno stuzzicadenti bucate il fondo più volte e rimettete in forno per altri 5 minuti o quando prenderanno un buon colore. Pofiteroles, zeppola di San Giuseppe, Bignè, éclair, Paris-Brest: sono solo alcune delle preparazioni che si posso realizzare con la pasta choux (09).

E anche questa e andata. pochi accorgimenti e anch’io sono stato capace di fare la pasta choux. Buon Appetito e alla prossima ricetta.

/ 5
Grazie per aver votato!

Hai voglia di aiutarmi a migliorare la ricetta, rispondendo a qualche domanda? Grazie!

* Domanda obbligatoria

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *