KEFIR: COSA E’ E COME FARLO IN CASA

 
Conoscete il Kefir? Io ne avevo già sentito parlare tempo fa ma non lo avevo mai assaggiato… un giorno però grazie a Erica che sa che queste cose mi intrigano da matti ho iniziato a prepararlo in casa. E’ stato un regalo graditissimo!!
 
Diciamo la verità, cioè che nel banco frigo del supermercato si trova il latte e lo yogurt di Kefir, ma farlo in casa è tutta un’altra stira, sia come soddisfazione che come bontà!
 
Eccolo come si presentano i suoi granuli… poi vi spiego meglio di cosa si tratta.
 
 
 
kefir - nella cucina di laura
 
 
 
 
Il Kefir è una bevanda a base di latte che ricorda molto il gusto dello yogurt bianco naturale, ma è leggermente meno acido e quindi più gradevole.  La sua consistenza è fluida e cremosa. 
 
Lo si beve così come è, ma lo si può utilizzare in cucina sia per fare dolci, salse, dessert al cucchiaio e così via. Ho già delle ricette pronte, presto ve le inserirò nel blog.
 
Il Kefir non è assolutamente qualcosa di chimico, ma anzi è totalmente naturale e si basa sulla fermentazione del latte attraverso dei granuli, ossia dei fermenti. La base è il latte, che può essere sia fresco che a lunga conservazione, intero, parzialmente scremato o scremato. La tipologia del latte non altera e non incide assolutamente sul risultato finale. Anzi, io non ho mai provato, ma che chi usa anche quello di capra, di pecora e di soia.
 
“Oltre ai fermenti il Kefir contiene minerali e aminoacidi essenziali biodisponibili che aiutano a mantenere lo stato di salute dell’organismo. Le proteine di alto valore biologico presenti nel kefir sono meglio utilizzabili dall’organismo. Il triptofano, è un aminoacido essenziale abbondante nel Kefir che ha effetti sul sistema nervoso anche perchè il kefir contiene in abbondanza calcio e magnesio biodisponibili, che sono importanti minerali in grado di migliorare la funzionalita’ del sistema nervoso. Sensibile è anche la liberazione di treonina, prolina e lisina. Il Kefir fornisce ampia disponibilità di fosforo, che è uno dei più grandi elementi costitutivi del nostro corpo e aiuta ad utilizzare meglio i carboidrati, e le proteine per la crescita cellulare, per il loro mantenimento ed interagisce nell’accumulo e nella disponibilità energetica. Il Kefir è ricco in Vitamina B9 (acido folico), B12 (cobalamina), B1 (tiamina) e vitamina K. E’ un eccellente sorgente di biotina; queste vitamine del gruppo B aiutano l’organismo a meglio assimilare altre vitamine del gruppo B come B5 (acido pantotenico). Il rifornimento adeguato di queste vitamine agisce positivamente nella regolazione del sistema nervoso e del sistema renale, e sembrano in grado di promuovere la longevità. E’ un buon prodotto alimentare per le persone lattosio intolleranti perchè ricco di Beta-galattosidasi (lattasi) ed è povero di lattosio in quanto con la fermentazione ne è stato idrolizzato circa il 30%.” (cit. Kefir.it)
 
Avrete capito quanti benefici ha questa bevanda: riequilibratore della flora batterica intestinale, probiotico, favorisce la crescita delle difese immunitari, antitumorale, proprità antibiotiche, abbassa il livello nella saliva del batterio causa delle carie, contiene molto acido folico utile alle donna in gravidanza e così via…. Il suo nome deriva proprio dalla parola turca Keif che significa benessere. E’ un alimento adatto a tutti, dai piccini agli anziani in quanto oltre ad apportare molti benefici è anche altamente digeribile. E’ una delle culture lattiche più antiche e sembra sia nato nel Caucaso.
 
Il Kefir si presenta sotto forma di granuli, palline piccole, biancastre e morbide che si agglomerano in colonie. Con il passare dei giorni e quindi delle fermentazioni si riproducono e aumentano di volume e di quantità. Quindi dopo un pò è necessario lasciare il quantitativo che ci necessita e il restante lo possiamo regalare, mangiare o gettare via.
 
Per la preparazione del Kefir servono 24 ore di fermentazione, che deve avvenire fuori dal frigo, quindi una volta messi i granuli nel latte non vi resta che tappare il contenitore e lasciarlo su un ripiano della cucina a temperatura ambiente. La fermentazione può essere prolungata fino a 48 ore se vorrete un kefir più acido. In questo regolatevi via in base ai vostri gusti, magari prima provate con le 24 ore poi prolungate e sentite come lo preferite. Una cosa importante è che il coperchio del contenitore non deve mai essere completamente chiuso, ma solo appoggiato sopra. Questo perchè all’interno avverrà una vera e propria fermentazione e quindi l’aria deve circolare.  
 
Una volta fermentato e filtrato (dopo vi spiego meglio) potreste decidere di lasciare il contenitore con il kefir ancora fuori dal frigo per altre 24 – 48 ore invece di metterlo in frigo, questo per far sì che sia ancora più acido e che contenga maggiore acido folico. In questo caso sarà necessario agitare il kefir ogni 12 ore circa per evitare che si crei del liquido in superficie.
 
Dopo il filtraggio vi troverete i granuli del kefir, qui c’è una controversia ossia due linee di pensiero: la prima dice che vadano sciacquati con acqua corrente la seconda dice di no perchè altrimenti i batteri buoni che si sono formati sulla superficie del granulo verrebbero eliminati. Io personalmente sono per la seconda teoria.
 
Un’attenzione particolare deve essere posta sugli utensili necessari. Infatti dovete evitare di utilizzare contenitori, colino o cucchiai in materiale ferroso o metallico in quando il Kefir essendo un alimento acido potrebbe attaccare alcune sostanze contenute nei metalli e che poi verrebbero ingerite. Per questo vi consiglio di utilizzare sempre dei barattoli in vetro per le fermentazioni e colino e cucchiaio in plastica per filtrare.
 
Come vi dicevo quotidianamente voi avrete il vostro Kefir, quindi vi consiglio di non farlo in grandi quantità, ma solo quello strettamente necessario al fabbisogno giornaliero. Comunque sia se ve ne avanza una parte non vi preoccupate, potete tranquillamente conservarlo in frigo chiuso in un barattolo di vetro fino a 15 giorni.
 
Naturalmente il fatto che tutti i giorni vada filtrato e fatto di nuovo implica una cura costante, ma non vi preoccupate nel caso in cui doveste andare in vacanza. Infatti basterà che mettiate i granuli con il nuovo latte anzichè sul ripiano della cucina nel vostro frigo. Così facendo si conserva per una settimana. Quando tornerete vi basterà gettare il latte in cui i fermenti erano contenuti e procedere come sempre.
 
Se vi state chiedendo dove si trovano i granuli del Kefir le soluzioni sono due: se avete parenti o amici che li hanno ve li potete far regalare un pò, altrimenti si comprano in internet, facendo una breve ricerca troverete vari siti che li vendono. In questo ultimo caso vi arriveranno a casa contenuti in un pò di latte, questo va gettato via. Prima di consumare il Kefir dovrete fare due fermentazioni gettandolo via per essere sicuri poi del risultato ottimale.
 
Non vi spaventate, le informazioni sono tante, ma sono semplici e poi come tutte le cose basta prenderci la mano. Vi assicuro che è davvero semplice e il procedimento di filtraggio e rinnesto della fermentazione è veloce, bastano cinque minuti al giorno!
 
Per quanto riguarda le quantità io utilizzo circa un cucchiaio di granuli (i miei sono 17 grammi) per 250 ml di latte.
 
A questo punto mi sembra di avervi detto tutto, quindi non mi resta che farvi vedere il procedimento per farlo.
 
 
 
OCCORRENTE:
 
– latte
– granuli di Kefir
– 2 barattoli in vetro
– colino di plastica
– cucchiaio di plastica
 
 
Prendete i granuli di Kefir e metteteli in un vaso di vetro. Aggiungete il latte necessario in base alla quantità di granuli che avete. Appoggiate il coperchio sopra il barattolo e mettetelo su un  ripiano della vostra cucina. Lasciatelo fermentare per 24 ore (prolungabile fino a 48).
 
 
 
 
kefir - nella cucina di laura
 
 
kefir - nella cucina di laura
 
kefir - nella cucina di laura
 
 
 
 
Una volta trascorso il tempo di fermentazione vedrete che il late si sarà addensato e che il Kefir si è formato.
 
 
 
kefir - nella cucina di laura
kefir - nella cucina di laura
 
 
 
 
Prendete il secondo barattolo di vetro, posizionatevi sopra il colino di plastica e versatevi un pò per volta il Kefir per filtrarlo. Aiutatevi con il cucchiaio di plastica mescolando delicatamente per evitare di danneggiare i granuli. Il Kefir cadrà nel vaso di vetro, mentre nel colino rimarranno i granuli.
 
 
 
kefir - nella cucina di laura
kefir - nella cucina di laura
kefir - nella cucina di laura
 
 
 
 
Prendete i granuli e inseriteli in un vaso di vetro pulito. Aggiungete il latte e ripartite con il procedimento lasciandolo fermentare per 24 ore, poi filtratelo.
 
Il Kefir pronto invece lo potete già bere e conservare in frigo. Io vi consiglio comunque di lasciarlo 2 – 3 ore in frigo prima di consumarlo in quanto così è più fresco, io lo preferisco.
 
Il vostro Kefir oltre che essere bevuto o mangiato come uno yogurt è pronto per essere utilizzato in cucina.
 
 
 
kefir - nella cucina di laura
 
 
 
 
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15 Risposte a “KEFIR: COSA E’ E COME FARLO IN CASA”

  1. Tempo fa anch’io lo preparavo allo stesso modo, avevo questo fungo, poi un giorno dietro consiglio della suocera, siccome eravamo fuori casa, lo congelato ma dopo a mio marito nn speva più lo stesso e cosi desso mi ritrovo senza e volevo chiedere si può comprare e dov’è?

    1. ciao!! Di solito i granuli di kefir se conosci qualcuno che ce li ha te li regala anche perchè dopo un pò aumentano di volume. altrimenti si comprano in rete, se fai una ricerca li trovi. io personalmente ho visto che ci sono su ebay ad esempio ma mi fido sempre poco. c’è un sito invece tutto dedicato al kefir che fa anche vendita on line e secondo me è più sicuro. ecco il link http://www.kefir.it/
      se hai bisogno scrivimi pure! 🙂 un abbraccio

  2. Ciao, volevo chiederti che tipo di latte è possibile usare, fresco o a lunga conservazione? Intero, parzialmente scremato o scremato?

    1. ciao Elena! io uso il latte a lunga conservazione intero, ma solo perchè in casa abitualmente usiamo quello! si posso usare anche gli altri tipi dii latte senza problemi! 🙂

  3. Ciao sono Maria, questa estate mia figlia è stata in puglia e degli amici le hanno regalato del kefir in acqua, mia figlia tutti i giorni cambiava l’acqua aggiungeva un po’ di zucchero e buttava via i granuli in eccedenza, con il kefir ci preparava delle bevande a base di frutta e molto dissetanti. Ora mia figli è fuori Italia e io mi devo prendere cura del kefir, ora vedo che i granuli si sono ingrigiti, che faccio? Butto tuttoo è recuperabile? Grazie per la risposta

  4. Io il kefir l’ho x diversi mesi ,ma poi mi è un fastidioso mal di stomaco e secondo me era il kefir …da allora ho smesso di prenderlo..come è successo questo?

  5. Anch’io preparo il kefir ….. è abbastanza buono anche se ancora un po’ acido; ho notato che se lascio il barattarlo del kefir a temperatura ambiente già dopo 8/9 ore il siero si separa dai granuli .la proporzione fra granuli e latte che adotto è 1 a 5; ho notato inoltre una notevole differenza fra i miei granuli, che sono lunghi e stretti, e le foto che sono state postate. Dov sto sbagliando?

  6. Io ho comprato in un negozio biologico il kefir in polvere,ho provato due volte e nn è successo nulla come posso fare.?

  7. Non buttare i granuli che ti avanzano bensì usali come concime per le piante. A me l’ha suggerito la persona che mi ha regalato i granuli, lo faccio sempre e ho potuto constatare che alle piante fa bene.
    Devo precisare che il mio è kefir d’acqua, ma immagino che la cosa valga anche per i granuli di kefir di latte.

  8. per Attilia: con rapporto 1:5 i granuli siano troppi rispetto alla quantità di latte. Infatti, secondo la proporzione di cucinalaura, ci andrebbero 68 grammi per litro… quindi il rapporto risulta 1:15

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