Risotto alla Gricia

Il risotto alla gricia è la versione “risotto” della più nota pasta alla gricia.

Cacio e pepe e poi amatriciana, gricia e carbonara: sono piatti imparentati.

La loro è una vera e propria storia di famiglia, perché discendono tutti da una sola ricetta: la Cacio e Pepe, specialità romana, apparentemente semplice e amata in tutto il mondo

La gricia (o griscia) è madre dell’amatriciana.

▶Chiamata anche “amatriciana bianca” è l’evoluzione della cacio e pepe, per l’aggiunta del guanciale. Quindi, mai usare la pancetta!

▶Prende probabilmente il nome dal paese in cui ha origine, Grisciano, piccola frazione di Accumuli, in provincia di Rieti, al confine con le Marche.

▶▶Secondo un’altra teoria, il nome potrebbe derivare da “Gricio”, modo in cui nella Roma del ‘400 venivano soprannominati i panettieri, spesso provenienti dalle regioni tedesche.

  • DifficoltàMedia
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di cottura25 Minuti
  • Porzioni2 persone
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioni

Ingredienti

270 g riso Carnaroli (o Arborio)
150 g guanciale (meglio se di Amatrice)
200 g pecorino romano
q.b. pepe in grani (da macinare)
2 l brodo di verdura

Strumenti

Passaggi

Tostarre il riso in un delicato soffritto di olio extravergine di oliva e cipolla.

Iniziare la mantecatura con brodo di verdura caldo e mantenuto caldo.

Friggere il guanciale nel prorio grasso.

Aggiungere la pecorino 2 mestoli di brodo per creare una crema. Se necessario aggiungere altro mestolo.

La mantecatura del riso in media dura circa 20 minuti, qualche minuto prima, ridurre il brodo e aggiungere, prima di spegnere, la crema di pecorino, il guanciale e abbondante pepe da macinare direttamente sopra.

Regolare di sale se necessario, ma attenzione perchè il pecorino è già molto sapido.

Spegnere, lasciare riposare qualche minuto, e servire con eventuale alatra macinata di pepe.

FAQ (Domande e Risposte)

Quale tipo di riso è più adatto per i risotti?

Il Carnaroli è uno dei prodotti più utilizzati per preparare i risotti, perché si caratterizza per una consistenza sempre al dente, che è in grado di mantenere a lungo.
Ha un alto contenuto di amilosio, che rende il chicco più resistente in cottura.

Originario della città di Arborio, è caratterizzato da chicchi di dimensioni medio-grandi e un alto contenuto di amido.
Il riso Arborio assorbe molto liquido durante la cottura, il che lo rende perfetto per risotti cremosi.

Il Baldo è perfetto per realizzare ogni tipo di piatto: sformati, timballi, insalate e soprattutto risotti al sugo.

Adatto alla preparazione di risotti cremosi e di timballi, di arancine o insalate, il Riso Roma va servito appena cotto per evitare che i suoi chicchi si sfaldino.

Vialone Nano, caratterizzato da chicchi tondeggianti di media lunghezza, è molto pregiato, perché essendo ricco di amido, diventa presto cremoso: l’ideale per risotti a base di verdure.

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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.

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