Medeleines (Francia)

Le Madeleines sono per eccelenza i dolci letterari, resi immortali e diventati immediato sinonimo di ricordi, grazie a Proust e al suo “A la recherche du temps perdu“.

Soffici, a forma di conchiglia, con una gobbetta che caratterizza la loro riuscita.

Ricordo che alla prima lettura del testo, ancora al liceo, mi colpirono immediatamente e quando penso ad un dolce francese immediatamente mi tornanono in mente Proust e le sue madeleines.

  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione5 Minuti
  • Tempo di riposo3 Ore
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni20/24 pezzi
  • Metodo di cotturaForno elettrico
  • CucinaFrancese

Ecco l’estratto da “Alla ricerca del tempo perduto. Dalla parte di Swann”, dove vengono citate les madeleines


Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati madeleine, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto di madeleine. Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicessitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale. Da dove m’era potuta venire quella gioia violenta? Sentivo che era connessa col gusto del tè e della madeleine. Ma lo superava infinitamente, non doveva essere della stessa natura. Da dove veniva? Che senso aveva? Dove fermarla? Bevo una seconda sorsata, non ci trovo più nulla della prima, una terza che mi porta ancor meno della seconda. E tempo di smettere, la virtù della bevanda sembra diminuire. È chiaro che la verità che cerco non è in essa, ma in me. È stata lei a risvegliarla, ma non la conosce, e non può far altro che ripetere indefinitivamente, con la forza sempre crescente, quella medesima testimonianza che non so interpretare e che vorrei almeno essere in grado di richiederle e ritrovare intatta, a mia disposizione (e proprio ora), per uno schiarimento decisivo. Depongo la tazza e mi volgo al mio spirito. Tocca a lui trovare la verità… retrocedo mentalmente all’istante in cui ho preso la prima cucchiaiata di tè. Ritrovo il medesimo stato, senza alcuna nuova chiarezza. Chiedo al mio spirito uno sforzo di più…ma mi accorgo della fatica del mio spirito che non riesce; allora lo obbligo a prendersi quella distrazione che gli rifiutavo, a pensare ad altro, a rimettersi in forze prima di un supremo tentativo. Poi, per la seconda volta, fatto il vuoto davanti a lui, gli rimetto innanzi il sapore ancora recente di quella prima sorsata e sento in me il trasalimento di qualcosa che si sposta, che vorrebbe salire, che si è disormeggiato da una grande profondità; non so cosa sia, ma sale, lentamente; avverto la resistenza e odo il rumore degli spazi percorsi…All’improvviso il ricordo è davanti a me. Il gusto era quello del pezzetto di madeleine che a Combray, la domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonia mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio.
  • 125 gburro
  • 125 gzucchero
  • 150 gfarina
  • 1 cucchiainolievito in polvere per dolci senza glutine
  • 2uova
  • q.b.aroma di mandorla
  • 1limone
  • q.b.sale

Strumenti

Preparazione

  1. Fate fondere il burro in un pentolino e fate freddare leggermente.

    Montate le uova con lo zucchero fino ad avere un composto chiaro e spumoso.

    Sempre mescolando aggiungete la farina setacciata con il lievito, aggiungete a filo il burro, l’aroma di mandorla e la buccia grattugiata del limone.

    Coprite con pellicola alimentare e fate riposare in frigo per almeno 3 ore meglio se per 12 ore.

    Preriscaldate il forno a 220°C, togliete l’impasto dal frigorifero e distribuitelo nelle conchiglie, riempiendole per circa 2/3, fate cuocere per 4 minuti, poi abbassate a 180° C e proseguite per altri 5-6 minuti.

    Sfornate, togliete subito dallo stampo e fate raffreddare.

Post Madeleines su Instagram @viaggiandomangiando80:

Nei mesi di preparazione delle nuove ricette per la rubrica “Giro del mondo in 20 dolci”, ho postato le preparazioni sulla pagina Instagram del Blog, per avere un “feedback” dai miei followers, che ringrazio.

Qui trovate il post con les madeleines.

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Se non lo avete ancora fatto, leggete il capolavoro di Proust, ecco il volume da cui è tratto l’estratto:

Dalla parte di Swann. Ediz. integrale a 10,45 €

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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.

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