Hutspot e klapstuck (Olanda)

Si dice che Amsterdam sia la Venezia dei Paesi bassi…non sono del tutto d’accordo…

Di Amsterdam (ottobre 2016) ricordo con piacere il meraviglioso museo Van Gogh, la pittoresca zona del quartiere a luci rosse, il concerto di Zucchero a cui ho assistito allo Ziggo Dom, e con meno piacere il caos incredibile del centro, che brulica di persone e soprattutto di bicicliette.

Venezia è invece affascinante perchè nonostante il numero di persone che ogni giorno la visitano è pur sempre tranquilla, Amsterdam è un vero e proprio continuo via vai di mezzi, biciclette e persone!

Mi piacerebbe tornare in Olanda e visitare i dintorni di Amsterdam, fotografare i mulini a vento, conoscere le zone rurali.

Come in ogni altra città europea con una scarsa tradizione culinaria alle spalle, durante il nostro soggiorno abbiamo spesso mangiato in locali internazionali (“Hard Rock Cafe”) e brasserie (lì molte sono argentine), ma abbiamo anche pranzato in uno dei pochi ristoranti che offrono anche specilaità olandesi, assaggiando l’hutspot… davvero ottimo!

E’ un purè a base di patate, carote e cipolle, che veniva solitamente preparato per ricordare la vittoria del 3 Ottobre della città di Leida contro gli invasori spagnoli nel 1574, ed ogni anno era il piatto principale della festa insieme a pane bianco e aringa.

Oggi è preparato tutto l’ anno, l’hutspot è solitamente servito con del brasato di manzo, detto klapstuk, e con della salsiccia affumicata oppure semplicemente con delle polpette.

Le carote utilizzati sono generalmente del tipo noto come winterpeen (carote invernali).

Alcune considerazioni sugli olandesi…

Un detto popolare olandese dice: “Doe maar gewoon, dan doe je al gek genoeg”. Ovvero: “Rimani sincero, semplice e normale, così sarai già abbastanza pazzo”. Qui trovate un’interessante considerazione del loro modo di essere volutamente pratico e poco “appariscente”.