Subito dopo ci siamo recati al ristorante “Maisen” dove finalmente siamo riusciti a mangiare il tonkatsu, ovvero la cotoletta impanata e servita insieme a del riso, alla zuppa e nel nostro caso anche a sushi e sashimi: eccezionale il ristorante che era un vecchio bagno pubblico, molto conosciuto tra i turisti e decisamente di alto livello sebbene il costo sia stato relativamente basso.
Il resto del pomeriggio lo abbiamo dediato allo shopping, per le vie di Shibuya e e poi ci siamo recati al caffè dei gatti, uno dei tanti della zona, “Cat cafè Mocha” dove i poveri animali sono veramente stanchi di essere costantemente toccati e accarezzati infatti sono abbastanza scostanti; il costo è di 500 ¥ ogni 10 minuti (bevanda self service inclusa), un oasi di pace e tranquillità che i giapponesi che più che altro lo utilizzano per prendersi una pausa dal caos cittadino, all’interno infatti c’è Free Wii fi, poltrone relax e fumetti: una particolarità che andava vista!
Qualche altra stranezza che ci ha colpito di Tokyo:
-all’esterno ci sono le aree fumatori unico luogo dove i giapoonesi possono fumare e gettare le cicche e di sigaretta nell’apposito portacenere e non sporcare altrove, però se entri dentro i locali si può fumare;
-le ragazze hanno quasi tutte le gambe storte con le ginocchia X e oltre a vestirsi piuttosto male, come ci vestivamo noi più o meno negli anni ’80, se vanno di coppia si vestono uguali come fossero gemelle anche se sono solo amiche;
– i giapponesi in generale sono molto silenziosi, ma all’interno dei grandi magazzini, per pubblicizzare il negozio, le ragazze urlano con una voce estremamente acuta che ti trapana il cervello come fossero al mercato del pesce.
– Le biciclette passano sui marciapiedi, anziché sulla strada, che sono divisi in due: una parte per pedoni e l’ altra per le biciclette:
-gli uffici cambio sono un po’ ovunque e sono aperti dalle 10 del mattino alle 10 di sera, ma i luoghi migliori per cambiare sono i karaoke: c’è una macchina che cambia la valuta e sono aperti 24 ore su 24.
Ci sarebbero tante altre stranezze da raccontare, ma queste sono quelle che ci hanno colpito di più…
Stasera Shabu Shabu “all you can eat” a Shibuya …che mangiata!!! Per 120 minuti, con una quota fissa circa 25 euro si puoi ordinare ad oltranza attraverso un tablet tutto quello che vuoi intingere nel brodo dentro il nabe davanti a te, dalla carne, alle verdure, al tofu, ai noodles, puoi aggiungere salmone crudo, carne in carpaccio, chips di verdure, gyoza.. Insomma un vero e proprio “all you can eat” (dolce incluso) come abbiamo anche noi..ma molto meglioi!!!
Si conclude così (degnamente!) la mia prima esperienza con la cucina giapponese!!
Appuntamento, domani, in aeroporto!