Giorno 9: il lungo rientro a casa

Volo di ritorno dall’aeroporto di Narita, più distante dal centro rispetto a Haneda. Ora siamo sullo Sky Train (costo circa 18,00 euro) che connette Nippori station direttamente all’aeroporto in circa 45 minuti.

É il momento di fare un bilancio della vacanza…

Tokyo è una città incredibile, non riesco a trovare un’altra parola per descriverla, ed è difficile anche descriverla perché se non la vedi, se non la vivi, allora non puoi capire. La desideravo da molto e non mi ha deluso. E adesso, ancora qui, ancora prima di ripartire, mi manca già. Mi mancano le sue luci, le sue contraddizioni, i suoni, la continua scoperta (che va dal cibo al  bagno pubblico: un vero viaggio sensoriale ogni volta, tra modalità di flussi, musiche, rumore dell’acqua che gorgoglia etc), la grandezza di ogni spazio, ma anche i piccoli spazi, la musica per la strada e il silenzio nella metropolitana, gli inchini, le code infinite, il tutto a portata di mano…

Se dovessi dare un consiglio, sarebbe solo quello di entrare in contatto con Tokyo solo dopo aver visto altre città orientali, altrimenti poi tutte sarebbero minori (anche Singapore che forse è quella che più le somiglia), e a livello pratico armatevi di un bel smartphone per potervi muovere nel ginepraio della metropolitana altrimenti non ne uscirete (il Wi-Fi gratuito è ovunque nelle stazioni della metro)…Tokyo è immensa, le distanze tra un luogo e l’altro sono ampie, i km da fare tanti, e una settimana può essere poco, ma anche tanto, perché Tokyo è in grado di darti molto anche solo in un giorno.

Tornerò, so già che tornerò,  questa è una città che non si dimentica, è come New York, come Londra, come Rio de Janeiro, prima o poi ci si ritorna, e allora vorrei vederla in primavera, con i ciliegi in fiore, vorrei fare quello che non sono riuscita a fare in questa settimana (penalizzata anche dalle chiusure per le festività)…lo zoo, i giardini imperiali, un onsen (centro termale), il monte Fuji,  e provare tanti altri ristorante (ad esempio dove ci si siede a terra), tante altre specialità di questa cucina incredibile come il suo popolo…un popolo strano per certi versi, forse perché molto distante da noi, intendo nboi come italiani, tanto passionali quanto poco efficenti a livello pratico (sebbene ce la riusciamo a cavare sempre in ogni situazione!),  un popolo affascinante da conoscere ed esplorare, e allora vorrei incontrare anche un Giappone più piccolo, meno cittadino, per coglierne ancora di più l’essenza e la tradizione, magari in un ryokan.

Il volo British Airways decollerà alle 12.35, arrivo previsto a Nizza alle 20.20 con scalo a Londra.

Altra giornata infinita.. Si torna indietro non solo alla vita di tutti giorni, alla disorganizzazione italiana 😌, ma anche di 8 ore!

Ora siamo al Tei Lounge T2 (prima di passare dai gate) ed è davvero imbarazzante.. Solo da bere a self service e nemmeno un bagno.. così ci siamo comprati un dorayaki (una sorta di di merendina ripiena di anko, crema di fagioli azuky che sembra cioccolato) sponsorizzato dai prossimi giochi olimpici che si terranno a Tokyo quest’anno. E’ il primo e unico dolce tipico che assaggiamo in questa vacanza. I ristoranti non hanno una carta dessert, solo nelle bancarelle o nei centri commerciali puoi trovare i dolci giapponesi (che sono molti, quasi tutti a base di azuky).

Dorayaki olimpiadi Tokyo 2020

Vi do appuntamento al prossimo mese (dal 5 febbraio) per il blog versione “giapponese ” con tutte le ricette dei piatti provati nella nostra vacanza, e vi invito a seguirmi sulla pagina instagram del blog: @ViaggiandoMangiando80.

Al prossimo viaggio!!

 

 

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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.