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Fondo bruno e fondo chiaro: la base segreta di arrosti e salse perfette

Dietro a ogni arrosto succoso, a una salsa densa e brillante o a un piatto di carne dal sapore profondo, c’è quasi sempre una preparazione silenziosa ma fondamentale: il fondo di cucina.
Non è una ricetta da tutti i giorni, ma una di quelle basi classiche della cucina professionale che vale la pena conoscere anche a casa.

Chi ama cucinare con attenzione ai dettagli, come me, scopre presto che le piccole differenze — una tostatura più lenta, una riduzione curata, una base ben fatta — possono trasformare completamente un piatto.
Proprio come il brodo di carne, anche il fondo nasce da ossa, verdure e aromi; ma a differenza del brodo, viene concentrato e caramellato per ottenere un gusto intenso, ideale per legare e insaporire salse e secondi piatti.

Nella cucina francese classica (da Escoffier a oggi) il fondo è la “madre” di molte preparazioni, ma anche in Liguria abbiamo sempre avuto fondi naturali, ottenuti cuocendo lentamente carni e ossa, poi riutilizzati per condire brasati o bagnare arrosti.

Ecco quindi una ricetta spiegata in modo casalingo, semplice da riprodurre anche senza attrezzature professionali, per preparare fondo bruno e fondo chiaro in casa — con qualche richiamo al nostro brodo di carne fatto in modo tradizionale.

Fondo bruno e fondo chiaro
Fondo bruno e fondo chiaro
  • DifficoltàMedia
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione20 Minuti
  • Tempo di cottura4 Ore
  • Metodo di cotturaBollituraCottura lenta
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioniAutunno, Inverno e Primavera
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Ingredientinpercirca 1 l di fondo

Per il fondo bruno

1 kg ossa di manzo e vitello con un po’ di carne attaccata
1 cipolla
1 carota
1 gambo sedano
1 spicchio aglio
1 rametto rosmarino
1 foglia alloro
1 cucchiaio concentrato di pomodoro
q.b. olio extravergine d’oliva
2 l acqua fredda
q.b. sale grosso

Per il fondo chiaro

1 kg ossa e ritagli di vitello e pollo
1 cipolla, carota e costa di sedano
q.b. gambi di prezzemolo
q.b. olio extravergine d’oliva
q.b. acqua fredda
q.b. sale grosso
qualche grano di pepe e chiodi di garofano

Strumenti

Forno statico per tostare le ossa
Casseruola grande o tegame in ghisa
Schiumarola
Colino a maglie fini
Mestolo
Contenitori in vetro o per ghiaccio
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Passaggi

👉 Fondo bruno

Tosta le ossa

Disponi le ossa in una teglia con cipolla, carota e sedano a pezzi. Aggiungi un filo d’olio e inforna a 200°C per circa 40 minuti, fino a ottenere una bella colorazione dorata-bruna. È questa fase a dare al fondo il suo gusto intenso e il colore ambrato. Sfuma e trasferisci in pentola.

Raccogli tutto il contenuto della teglia (anche i residui caramellati sul fondo), sfuma con un po’ d’acqua calda e versa in una casseruola capiente.

Aggiungi acqua e aromi
Unisci l’aglio, l’alloro, il rosmarino e il concentrato di pomodoro. Copri con acqua fredda e porta lentamente a ebollizione.

Cuoci a fuoco dolce
Fai sobbollire per 3-4 ore, schiumando ogni tanto la superficie. L’acqua deve solo fremere, mai bollire forte: è il segreto per un fondo limpido.

Filtra e riduci
Filtra con un colino fine e rimetti sul fuoco per farlo restringere fino a ottenere una consistenza quasi sciropposa.
👉 Puoi conservarlo in piccoli vasetti o congelarlo in cubetti: sarà la tua base perfetta per arrosti e salse.

Fondo bruno
Fondo bruno

👉 Fondo chiaro

Prepara le ossa: scegli ossa di vitello e di pollo. Sciacquale bene sotto acqua fredda per eliminare eventuali residui di sangue.

Sbollentale: mettile in una pentola con acqua fredda, porta a ebollizione e lascia sobbollire per qualche minuto. Questa operazione serve a eliminare le impurità. Scola e risciacqua le ossa.

Prepara le verdure: taglia grossolanamente cipolla, carota e sedano.

Fai la base: in una grande pentola, versa un filo d’olio, aggiungi le verdure e lasciale appassire dolcemente senza farle colorire.

Unisci le ossa: aggiungi le ossa sbollentate e copri con acqua fredda.

Aggiungi gli aromi: il prezzemolo, qualche grano di pepe e un chiodo di garofano.

Cottura lenta: porta a leggero bollore e lascia sobbollire a fuoco bassissimo per 3–4 ore, schiumando ogni tanto per togliere le impurità in superficie.

Filtra e riduci: a fine cottura filtra con un colino fine e, se vuoi un fondo più concentrato, rimetti sul fuoco e lascia restringere.

Raffredda e conserva: una volta tiepido, elimina la parte di grasso in superficie e conserva in frigorifero per 3–4 giorni o in freezer in piccole porzioni.

Fondo bruno e chiaro
Fondo bruno e chiaro

🍷 Curiosità

Il fondo bruno si ottiene con ossa e verdure arrostite prima della cottura, da cui il colore scuro e il gusto più intenso.

Il fondo chiaro, invece, non prevede rosolatura: mantiene un gusto più delicato ed è perfetto per carni bianche, pesce o verdure.

In cucina professionale si parla di “fondi madre”, da cui si ricavano salse classiche come la demi-glace, la salsa alle erbe, la salsa al vino rosso o la vellutata.

Nella cucina ligure, un fondo leggero è spesso usato come base per il sugo di coniglio o per arrosti e spezzatini, per dare sapore senza appesantire.

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🍽️ Utilizzi

Come base per salse (al vino, al pepe verde, alla senape).
Per glassare carni o verdure a fine cottura.
Per mantenere umido un arrosto durante la cottura in forno.
Per mantecature di risotti o piatti a lunga cottura dove serve concentrazione di sapore.
Il fondo chiaro è ottimo anche in piccole dosi per risotti di pollo, piatti di pesce o tortini di verdure.

❓ Domande frequenti (FAQ)

Come si conserva il fondo?
In frigorifero fino a 3–4 giorni, oppure in freezer in piccoli contenitori o cubetti di ghiaccio per un uso pratico e veloce.

Posso usare solo carne di pollo per il fondo chiaro?
Sì, otterrai un fondo bianco di pollame, molto delicato, perfetto per salse leggere o vellutate.

Quanto tempo deve cuocere un buon fondo?
Il segreto è la cottura lenta: minimo 3 ore, ma se lo lasci sobbollire 6–8 ore sarà ancora più ricco e concentrato.

Posso salarlo?
Meglio di no: i fondi non si salano, così potrai regolare il sapore quando li userai nelle ricette.

Come capire se il fondo è pronto?
Quando il liquido si è ridotto di circa la metà e, raffreddandosi, assume una consistenza leggermente gelatinosa: segno che il collagene delle ossa è stato estratto correttamente.

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Ma se preferite la forma cartacea ho pubblicato anche il libro La Liguria in cucina. 
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Pubblicato da Renata Briano

🌿 Mi chiamo Renata Briano, sono naturalista, appassionata di cucina ligure e di natura. Dopo una lunga esperienza nelle istituzioni, oggi mi dedico al mio blog e alla Tenuta Della Prea, dove produciamo olio extravergine d’oliva e organizziamo scuole di cucina e attività legate al territorio.