Entrare nella casa di Marisa, a Decontra di Caramanico Terme, è come attraversare uno specchio per poi ritrovarsi in un altro tempo, in un altro mondo, dove respirare un’atmosfera antica fatta di oggetti, mobili, mura di pietra e un profumo che mette nostalgia. Marisa coltiva un orto, il farro, i frutti dimenticati, raccoglie erbe spontanee e selvatiche e le trasforma in deliziose ricette che hanno il sapore del fuoco che arde, dei suoi racconti e delle notti immense di montagna. Quando sono arrivato, stava preparando le Piancozze di Solina, sorta di maltagliati a cui ogni paese della valle attribuisce un nome diverso, e la Calepina appena raccolta avrebbe fatto, con il suo sapore delicato, da condimento ad un piatto semplice e genuino. E magia fu..
- DifficoltàFacile
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione1 Ora
- Tempo di riposo20 Minuti
- Tempo di cottura15 Minuti
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
Ingredienti
Strumenti
Preparazione
Le dosi riportate per preparare le Piancozze di Solina alla Calepina sono calibrate bene dall’esperienza di Marisa che abitualmente prepara per i suoi ospiti nell’Agriturismo Pietrantica. Se l’impasto dovesse essere troppo consistente, basta che aggiungiate un goccio d’acqua. Viceversa, se troppo morbida, aggiungete altra farina.
E’ importante che la farina di Solina sia, come le uova, fresca e biologica.
Disponete a fontana la farina sulla spianatoia. Rompete le uova e fatele cadere al centro. Cominciate a lavorare con le mani l’impasto e aggiungete anche il cucchiaino di olio.
Lavorate bene la pasta affinché risulti ben amalgamata e soda. Formate una palla e lasciatela riposare, coperta da un canovaccio pulito, per una ventina di minuti.
Nel frattempo lavate con cura la Canepina e sbollentatela per qualche minuto.
In un tegame largo mettete l’Aglio a pezzetti, il Peperone dolce secco sbriciolato, e fate soffriggere con una dose generosa di olio. Aggiungete la Calepina scolata e strizzata e fate insaporire dolcemente per una decina di minuti. Aggiustate di sale e volendo di Pepe.
Adesso riprendete a lavorare la pasta. Stendete la sfoglia con il mattarello, tagliatela a strisce larghe di 5/6 centimetri, infarinatele e sovrapponetele con cura.
A questo punto ricavate le Piancozze come nella foto. Non devono essere per forza uguali, anzi. Sono dei maltagliati appunto, e la loro bellezza sta tutta nell’irregolarità della forma.
Per il riconoscimento della Calepina vedi qui.
Dosi variate per porzioni
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