Sagne e Fave. Chi come me coltiva un orto, che letteralmente sconfina nel bosco, si trova ad avere a che fare i conti con gli animali selvatici, e soprattutto con le frequenti visite notturne di Cinghiali e Caprioli, che fanno spesso strage del tanto sospirato raccolto. Anche se convivere con questa realtà non è sempre facile, il rispetto che ho per la natura e la mia stessa attitudine, diciamo così, ribelle ed anarcoide mi permettono di accettare con una sorta di rassegnato fatalismo tutto ciò che sovverte l’ordine costituito, anche occultato sotto le innocue sembianze di un orticello di campagna. Negli anni ho imparato però a capire le abitudini e persino i gusti di questi animali. Pure l’esperienza dei vecchi contadini mi è stata di aiuto. Mia zia, ad esempio, piantava l’Aglio e anche i fiori, specialmente le Rose, ai bordi dell’orto, in particolare nelle aiuole dove coltivava le Fave o i Piselli. Diceva che serviva a tenere a bada i Cinghiali che, grufolando di frustrazione, si tenevano alla larga dall’odore, a loro sgradevole, del prezioso bulbo. Non funziona però con i Caprioli, e nemmeno con l’Istrice. Ma questi ultimi sono animali timidi, che non si avvicinano quasi mai alle abitazioni. Così da qualche tempo coltivo gli ortaggi più a rischio appena fuori casa. E in ricordo della zia, preparo le Sagne e Fave come da sua ricetta, apportando solo qualche piccola modifica, per rendere questo piatto tipicamente abruzzese un vero capolavoro.
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Video ricetta del giorno
- DifficoltàMolto facile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione20 Minuti
- Tempo di cottura6 Minuti
- Porzioni2
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
- StagionalitàPrimavera, Estate
Ingredienti
Strumenti
Passaggi
Le Sagne sono un tipico formato di pasta abruzzese. Sono fatte semplicemente con acqua e farina. Fatele a casa, oppure compratele. Le Fave devono essere freschissime, raccolte in giornata.
Procedimento
Tuffate in acqua bollente e senza sale le Fave e fatele cuocere 6/7 minuti.
Scolatele e lasciatele raffreddare. Tenete da parte un po’ di acqua di cottura.
Nel frattempo preparate una crema di pecorino con un cucchiaio di acqua fredda. Mescolate bene e tenete da parte.
Sbucciate le Fave e tenetele da parte.
Fate a pezzettini il guanciale e lo Scalogno, mettete il tutto in padella con 2 cucchiai di olio E.V.O. Soffriggete dolcemente 2 minuti.
Intanto nel mixer frullate un paio di cucchiai di Fave con un po’ di acqua della loro cottura. Tenete da parte. Mettete a cuocere le Sagne.
A questo punto, fate insaporire qualche minuto i legumi nella padella insieme al resto del soffritto, aggiungendo anche le foglioline di Mentuccia. Regolate di sale, ma senza esagerare. Aggiungete un pizzico di Pepe macinato al momento.
Unite le Fave frullate, un po’ di acqua di cottura della pasta e mescolate bene. La salsa deve risultare fluida e cremosa.
Scolate le Sagne e fatele insaporire insieme al condimento. Se necessario, aggiungete ancora un po’ di acqua di cottura.
Per finire, lontano dal fuoco, aggiungete la crema di pecorino e mantecate bene.
Servite a tavola le Sagne e Fave ben calde. Volendo, decorate con qualche fogliolina di Mentuccia.
Consigli
Questo succulento piatto è già perfetto così come descritto. Se non amate il guanciale, sostituitelo con della pancetta, anche affumicata. Per la crema Io uso dell’ottimo pecorino abruzzese, ma potete sostituirlo con quello romano. Da provare anche le ➡ Sagne e Ceci. Un piatto straordinario della cosiddetta cucina povera contadina.
Dosi variate per porzioni