Caggionetti all’Uva

Mia zia, la sciantosa, indossava una vestaglia rosa e calzava buffe pantofole guarnite con un pois giallo canarino. Mia madre, la comare e mia nonna portavano invece abiti normali e le ciabatte ai piedi. Stavano più comode, dicevano. Era la sera del 23 dicembre di tanti anni fa, ed io, insieme ai miei due cuginetti, giocavo in salotto, sopraffatto dall’odore stuzzicante dei Caggionetti all’Uva che sfrigolavano in cucina nella grande padella di ferro ricolma di olio di Oliva bollente. Era buona abitudine, una volta, preparare quantità impressionanti di dolci natalizi un giorno o due prima della vigilia. Ci si metteva d’accordo per farli tutti insieme, andando ogni anno in una casa diversa. E io non potevo essere più felice: quel giorno avevo tutto per me, donne e dolci, cuginetti e Caggionetti all’Uva, ma anche ai Ceci. Ma la magia più grande doveva ancora arrivare: a noi bambini spettava infatti il privilegio, tanto atteso, di riporre tutti quei dolcetti, il ghiotto oggetto dei nostri desideri, nelle cassette di legno foderate, facendo bene attenzione a non romperli.  A coronare l’incanto di quella festa il benevolo e complice sguardo delle donne, che approvavano tacitamente i piccoli peccati di gola commessi dalle nostre manine furtive, fingendosi ignare di quelle innocenti marachelle. Dal giorno dopo tutta quella leccornia veniva smistata e scambiata tra parenti e amici sotto forma di doni e io ne potevo mangiare in abbondanza. Il Natale dei bimbi, almeno un tempo, era fatto di gioia e semplicità e i dolci tipici, che si gustavano solo in poche occasioni, sono la più chiara testimonianza di tutto l’amore speso per nutrire di bene i nostri sogni.

Altri dolci di Natale

Caggionetti all’Uva
Caggionetti all’Uva

Video ricetta del giorno

  • DifficoltàMedia
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione45 Minuti
  • Tempo di riposo30 Minuti
  • Tempo di cottura4 Minuti
  • Porzioni600 grammi circa
  • Metodo di cotturaFrittura
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioni

Ingredienti

500 g farina 00
60 ml olio di semi di girasole (oppure di oliva)
60 ml vino bianco secco (Trebbiano d’Abruzzo)
60 ml acqua
1 cucchiaio zucchero (15 grammi)
1 uovo (tuorlo)
350 g marmellata (d’uva)
100 g mandorle pelate (tritate finemente)
Mezzo limone (buccia grattugiata – facoltativo)

Per ottenere dei Caggionetti all’Uva perfetti, croccanti e friabili e che si mantengano a lungo è importante che la farina sia di buona qualità e la più fresca possibile. Questo vale anche per le uova. Usate preferibilmente le marmellate fatte in casa, sono le migliori. Vedi tutte le ➡ ricette. Potete impastare nella planetaria, se l’avete, ma va bene anche in una ciotola. Fino a non molti anni fa nell’impasto si metteva solo olio di Oliva, che si utilizzava anche per friggere, essendo da sempre l’Abruzzo un’area particolarmente vocata a una produzione olivicola di quantità e qualità. A voi comunque la scelta se usare quello di oliva o di semi, il risultato sarà ottimo in entrambi i casi. Io ho a casa una friggitrice a olio davvero molto comoda, ma in alternativa una buona padella per friggere sarà perfetta.

Strumenti

Avrete bisogno anche di un ago sottile, quello da cucito per intenderci. Più sotto capirete perché.

Passaggi

Procedimento

Cominciate con il mescolare bene la farina con lo zucchero. Aggiungete, uno alla volta, il vino, poi l’acqua e l’olio ed infine il tuorlo d’uovo. Lavorate energicamente il tutto fino ad ottenere un impasto sodo e liscio.

Avvolgente la massa in un canovaccio pulito e lasciatelo riposare 30 minuti.

Caggionetti all’Uva

Nel frattempo, lavorate nella ciotola la marmellata d’Uva con le Mandorle . Aggiungete la scorza di Limone, se gradite. Mescolate bene e tenete da parte.

Caggionetti all’Uva
Caggionetti all’Uva

Riprendete la massa. Staccatene dei pezzi e spianateli sulla spianatoia con il mattarello fino a ottenere delle sfoglie abbastanza sottili. Per facilitarvi, dategli una forma lunga e rettangolare, come fareste per i ravioli.

Caggionetti all’Uva

Distribuite a mucchietti la marmellata sulla sfoglia. Spennellate adesso tutta la superficie intorno ai mucchietti con il pennello bagnato in un po’ d’acqua o albume d’uovo.

Caggionetti all’Uva
Caggionetti all’Uva

Ripiegate la sfoglia su se stessa e ricavate con il tagliapasta questi tipici raviolini dolci, ovvero i Caggionetti, e man mano metteteli nei vassoi leggermente infarinati e senza farli attaccare tra loro. Fate scaldare nella padella o nella friggitrice l’olio. Per un buon fritto ve ne serviranno 2/3 litri.

Caggionetti all’Uva

Fondamentale, per avere Caggionetti all’Uva tipicamente bollosi e croccanti, è punzecchiarli ognuno senza timore prima di tuffarli nell’olio.

Caggionetti all’Uva

Via via cominciate a friggere i Caggionetti. La temperatura ideale dell’olio sarebbe di 170/175 gradi per 3/4 minuti di cottura. Scolateli su carta assorbente e ancora caldi, volendo, spolverateli di zucchero.

Caggionetti all’Uva

Eccoli pronti, gli irresistibili Caggionetti all’Uva, che allieteranno di piacere le feste. Così belli e così buoni da essere anche una golosa idea regalo!

Caggionetti all’Uva
Caggionetti all’Uva

Note

I Caggionetti all’Uva, detti anche Calgionetti, si conservano bene nei cestini di vimini o nei sacchetti di carta in ambiente caldo e non umido. Rimangono friabili anche 4/5 giorni e comunque anche dopo questo tempo sono sempre molto buoni da mangiare.

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