Il radicchio rosso di Treviso IGP

Il radicchio rosso di Treviso IGP è una varietà di cicoria caratterizzata da un colore rosso scuro intenso con striature bianche, e da una consistenza croccante che si accompagna a un gusto delicatamente amarognolo.

Si presenta in due varianti: precoce e tardivo.

Il radicchio rosso di Treviso precoce, meno pregiato, ha foglia più larga e sapore più amaro. Viene coltivato in campo aperto e dopo l’estate, i cespi vengono legati per proseguire la maturazione e l’imbianchimento forzato. Segue, quindi, la raccolta e la toelettatura prima della commercializzazione.

Il radicchio rosso di Treviso tardivo è invece più rinomato, in ragione della complessità del processo di produzione. Si presenta con foglie lunghe e affusolate, con una costa centrale bianca e foglie di un colore rosso-violaceo intenso. Secondo il disciplinare di produzione la raccolta dal campo aperto può iniziare solo dopo che le piante abbiano subito due brinate. Una volta raccolto (ancora con il suo fittone o radice) viene legato in mazzi e posto con il fittone immerso in vasche di acqua di falda a temperatura costante (12-15°C) per la fase di imbianchimento. La temperatura mite dell’acqua favorisce la ripresa del processo vegetazionale, ma l’assenza di luce impedisce alla pianta di produrre clorofilla: da qui il colore tipico e l’ammorbidimento delle note amare della cicoria. Dopo un periodo di forzatura in acqua, che varia dai quindici ai venti giorni, il radicchio rosso di Treviso Tardivo IGP è pronto per la toelettatura finale.

La zona di produzione, specificata dal disciplinare IGP, coinvolge comuni appartenenti alle province di Treviso, Padova e Venezia. La zona di produzione del tipo tardivo è più estesa rispetto a quella del precoce.

radicchio rosso di treviso

Il Consorzio di Tutela del Radicchio Rosso di Treviso

Il Consorzio Tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco nasce nel 1996 a seguito della pubblicazione nella GUCE del Reg. CE 1263/96 che riconosceva l’indicazione geografica protetta per il radicchio rosso di Treviso e il radicchio variegato di Castelfranco. Il consorzio, così come espressamente previsto dallo statuto, ha funzione di tutela, di promozione, di valorizzazione, di informazione del consumatore e di cura generale degli interessi relativi alla denominazione IGP. In particolare il Consorzio ha compito di:

vigilare sul corretto uso delle denominazioni radicchio rosso di Treviso IGP, nelle due varietà precoce e tardivo, e Radicchio Variegato di Castelfranco IGP, così come previste dal Reg. CE 1263/96 e successive integrazioni e/o modificazioni, e tutelarle contro ogni abuso

vigilare sulla produzione dei radicchi medesimi al fine di salvaguardare la tipicità e le caratteristiche peculiari previste dal disciplinare di produzione

promuovere e diffondere il consumo e la conoscenza del radicchio rosso di Treviso IGP, precoce e tardivo e del radicchio variegato di Castelfranco IGP, in Italia e all’estero ed assicurarne la valorizzazione commerciale

assistere i produttori e i confezionatori al fine di agevolare e migliorare la produzione e la commercializzazione in Italia e all’estero delle produzioni tutelate, anche attraverso corsi di formazione.

La nascita del radicchio rosso di Treviso IGP

La coltivazione del radicchio rosso di Treviso è frutto di una tradizione che affonda nei secoli. Alcune ricerche iconografiche condotte da parte di studiosi dell’Università di Padova hanno dimostrato come il radicchio fosse coltivato già dalla metà del XVI secolo. Lo si vede rappresentato in alcuni dipinti come “Le Nozze di Cana” di Leandro da Ponte detto Il Bassano, oggi conservato al Museo del Louvre di Parigi.

È nell’anno 1900 che il radicchio rosso di Treviso raggiunge la consacrazione con la realizzazione sotto la Loggia dei Grani di Piazza dei Signori a Treviso della prima mostra dedicata ai produttori del radicchio rosso di Treviso e voluta dall’agronomo di origine lombarda, Giuseppe Benzi. Le versioni della sua nascita invece sono due.

La prima, più leggendaria, riguarda Francesco Van den Borre, il quale, giunto nel 1860 nel Veneto dal Belgio, specializzato nell’allestimento di parchi e giardini, si ritiene abbia usato sui radicchi di campo la tecnica dell’imbiancamento, all’ora assai diffusa in Belgio. Di questa notizia non ci sono prove certe, tuttavia in molti vi fanno riferimento.

La seconda versione è quella che ritiene che i contadini, con l’arrivo dell’inverno, avessero tentato di conservare i radicchi nelle stalle e che, casualmente, si fossero accorti che invece di marcire alcuni cuori di radicchio fossero anzi buoni e croccanti. Avendo poi a disposizione l’acqua sorgiva utile per tenerli sempre freschi si ritiene che abbiano iniziato questa nuova coltura.

Il radicchio variegato di Castelfranco IGP

Dal punto di vista botanico, il Radicchio variegato di Castelfranco è una pianta erbacea appartenente alla Famiglia Asteraceae (Compositae) ed è un incrocio, selezionato tra il XVIII e il XX secolo, tra il radicchio tardivo di Treviso e la scarola a foglia larga.

Il Radicchio variegato di Castelfranco gode del riconoscimento di IGP – Indicazione Geografica Protetta. La zona di coltivazione comprende, oltre ovviamente al comune di Castelfranco, diversi altri delle province di Verona, Padova e Venezia.

Ricette con il radicchio

Il radicchio rosso di Treviso precoce e tardivo, insieme al radicchio variegato di Castefranco sono gli ortaggi invernali per eccellenza.

Il radicchio tardivo è poi soprannominato il fiore dell’inverno proprio per la sua forma particolare e per il colore brillante che lo fa assomigliare più ad un fiore che ad un ortaggio.

Le ricette che si possono realizzare con queste verdure dalle molteplici virtù sono tantissime. Si va dal consumo crudo come semplice insalata, casomai arricchito con un goccio di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, a ricette più elaborate in cui il radicchio diventa il protagonista di cremosi risotti, ripieni golosi per una pasta fresca o gustose farciture in arrosti e involtini.

Decisamente le possibilità sono infinite e qui di seguito vi lascio alcune idee che ho condiviso sulle pagine del mio blog in questi anni, per lasciarvi con un nuovo appuntamento quindicinale in cui vi farò scoprire nuove ricette in collaborazione con il Consorzio Tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco IGP.

Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020

Risotto al radicchio di Treviso igp tardivo

Risotto al radicchio tardivo di Treviso IGP

Millefoglie al radicchio precoce di Treviso IGP

Insalata invernale con radicchio e pere

Risotto al radicchio rosso e nocciole

Torta salata con radicchio, speck e scamorza

Tortelli di coniglio con radicchio e mandorle

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Pubblicato da Ferri Micaela

Chimico con la passione della cucina! Vi porto in giro per il mondo e vi faccio conoscere le mie ricette.