Week end a Parma alla scoperta della Malvasia

Il mio week end a Parma alla scoperta della Malvasia Aromatica di Candia prosegue e non vedo l’ora di raccontarvi tutto quello che ho avuto la fortuna di vedere.

Troverete tanti spunti per organizzare la vostra visita e assaporare tantissimi prodotti tipici, accompagnati da vini deliziosi. In particolare la Malvasia di Parma, un vino squisito poco conosciuto che si sposa alla perfezione con la cucina di queste terre.

Castello-di-torrechaira-week-end-a-parma-alla-scoperta-della-malvasia

Il Castello di Torrechiara

Il Castello di Torrechiara sembra veramente il castello delle favole, ed effettivamente dietro porta una storia d’amore. Quella tra Pier Maria Rossi e l’amata Bianca Pellegrini. All’interno tutto parla della loro storia d’amore, la Camera d’oro, la stanza nuziale

La Rocca quattrocentesca, turrita ed elegante, affascinò scrittori e registi: fu set del celebre film Ladyhawke.

Il nome Torrechiara deriva da “torchio” nel cuore della valle dove si producono vini oggi ed olio nel medioevo. Pochi sanno che il Castello fu posto sotto la protezione della Madonna, per volere di Pier Maria Rossi devoto alla Vergine: iniziò infatti la sua costruzione nel mese di maggio del 1448.

Oggi di proprietà dello Stato è tra gli esempi più significativi dell’architettura castellare italiana.

week-end-a-Parma-alla-scoperta-della-Malvasia-castello-di-torrechiara
week-end-a-Parma-alla-scoperta-della-Malvasia-castello-di-torrechiara-1

Azienda agricola vitivinicola Lamoretti

A pochi passi dal Castello di Torrechiara troviamo l’azienda agricola vitivinicola Lamoretti in cui abbiamo deciso di pranzare. Vi voglio solo dire che la foto del Castello che trovate in apertura dell’articolo è stata scattata dalla finestra della piccola sala da pranzo. Una location bellissima e intima.

Il menù è tradizionale e di altissima qualità, accompagnato da una selezione di vini del territorio eccellenti. Ho bevuto proprio qui la miglior Malvasia di Parma frizzante di tutto il viaggio.

Ottima la selezione di salumi del territorio, i primi piatti semplicemente deliziosi e in fine i dolci sono stati la ciliegina sulla torta per concludere un pranzo perfetto.

week-end-a-Parma-pranzo-da-Lamoretti

Le Cantine Cerdelli in Val Baganza

Il nostro week end a Parma prosegue verso la Val Baganza, tra paesaggi mozzafiato fatti di campi coltivati e vigne contornati da un cielo nuvoloso ma affascinante.

Qui abbiamo fatto sosta alle Cantine Cerdelli, vincitrice del Premio Cosèta d’Or 2023 al Festival della Malvasia.

L’Azienda agricola Cerdelli sorge sulle dolci colline parmensi, esattamente tra i comuni di Langhirano e Felino. Qui il cielo e la terra si fondono in un morbido fluire d forme rotonde, 5 ettari di vigneti che si affacciano sulla valle, baciati dal sole da entrambi i lati. Questo fa si che le uve maturino in modo perfetto.

I vini dell’azienda portano tutti il nome di un filosofo, un vezzo del padrone di casa. Con la sua Malvasia frizzante Talete la Cantina Cerdelli si è aggiudicata la Cosèta d’Or per ben due anni, a dimostrazione che questa è veramente un’ottima Malvasia.

week-end-a-Parma-cantine-cerdelli

Prosciuttificio Castagneti in Val Baganza

Parma è terra di prodotti eccellenti e uno di questi è senza ombra di dubbio il Prosciutto di Parma che vanta una DOP di tutto rispetto. E per scoprire tutti ii segreti del Prosciutto di Parma siamo andati a visitare il Prosciuttificio Castagneti a San Vitale Baganza. Ci ha accolto il proprietario che ci ha sapientemente illustrato tutte le fasi di preparazione del prosciutto, dalla prima salatura alla lenta stagionatura, che porteranno le cosce di suino a diventare il Prosciutto di Parma DOP che tutti conosciamo e amiamo. Dolce e sapido al punto giusto, profumato e soprattutto sano. Oltre al Prosciutto di Parma DOP si producono anche il Fiocco e la Culaccia, che altro non sono che le due parti della coscia “smontate” e stagionate. Due prodotti che hanno un sapore leggermente diverso dal classico prosciutto, ma sempre deliziosi. Noi abbiamo avuto la fortuna di assaggiarli tutti e tre e li ho trovati buonissimi, anche se il mio preferito rimane sempre il Prosciutto.

Proprio di fianco al Prosciuttificio il proprietario ha aperto un locale in cui degustare i loro prodotti accompagnati da ottimo vino locale e un pochino di Parmigiano Reggiano DOP, perfetto per un aperitivo con gli amici.

week-end-a-Parma-prosciutto-di-parma

La Contaccia e la Sala delle Apoteosi a Sala Baganza

Il secondo giorno del week end a Parma si conclude a Sala Baganza che è stata anche la sede del nostro riposo notturno. Infatti abbiamo dormito presso l’Hotel La Contaccia che porta proprio il nome della struttura attigua alla Rocca di Sala Baganza utilizzata dalle persone a servizio della Rocca stessa.

Qui si trovavano tutte le abitazioni della servitù, le stalle, i magazzini di servizio ecc…

All’interno della Cortaccia, finemente ristrutturata, è stata ricavata una zona in cui i proprietari hanno allestito una mostra permanente che consiste in una raccolta di prime pagine di quotidiani stampati tra il 1935 e il 1945. Uno spaccato di vita italiana che ci fa scoprire come la comunicazione sia cambiata nel tempo.

Di seguito abbiamo avuto la fortuna di vedere la Sala delle Apoteosi, una stanza completamente affrescata tra il 1725 e il 1726 dal pittore fiorentino Sebastiano Galeotti su commissione del Duca Antonio Farnese.

Ed è proprio qui che abbiamo cenato, con piatti tipici parmensi serviti dalla famiglia Merusi, proprietaria del palazzo che ospita la Sala delle Apoteosi e della bottega con specialità parmensi che si trova nella piazza antistante la Rocca. Originariamente questo pezzo di palazzo faceva parte della Rocca di San Vitale, ma in epoca Napoleonica è stata abbattuta una parte della antica struttura lasciando isolata la Sala delle Apoteosi dal resto della Rocca.

week-end-a-Parma-sala-delle-apoteosi-e-mostra
merusi

Il Museo del Vino e la Rocca Sanvitale a Sala Baganza

In quelle che erano le antiche cantine della Rocca Sanvitale di Sala Baganza adesso c’è il Museo del Vino, uno degli otto musei del cibo di Parma. I Musei del Cibo di Parma sono dislocati in tutta la provincia e sono situati nelle zone di maggior importanza per il prodotto che rappresentano. Non a caso il Museo del Vino è situato a Sala Baganza, cittadina sui primi colli parmensi immersa negli vigneti.

Il Museo del Vino consente un viaggio attraverso il tempo che parte dai ritrovamenti di origine romana fino ai giorni nostri.

La prima sala del museo è dedicata ai ritrovamenti archeologici, con gli oggetti trovati durante gli scavi nel parmense che testimoniano come proprio qui sia nato il modo “moderno” di bere il vino, introdotto dai Celti, schietto e nei bicchieri, abbandonando l’uso greco e latino di bere vini annacquati e speziati.

La seconda sala parla della pianta della vite e della viticultura, mentre la terza ci mostra la fase della vendemmia e la preparazione del vino. Molto suggestiva è la discesa nella ghiacciai della Rocca in cui viene proiettato un interessante video. Le ultime sale, ci mostrano le botti, i personaggi del vino di Parma, una interessante collezione di cavatappi e le bottiglie antiche dei vini parmensi.

museo-del-vino

Terminiamo il nostro week end a Parma con la visita alla Rocca Sanvitale, che era l’antica residenza di caccia dei Duchi Farnese e Borbone.

Fu costruita a metà del 1200 e per tantissimi secoli, oltre 350 anni, fu di proprietà dei Sanvitale, per poi passare a i Farnese e ai Borbone. E’ stata nell’arco del tempo rimaneggiata e ampliata, per poi essere completamente stravolta in età napoleonica tanto che tutta la parte retrostante della Rocca adesso no esiste più.

La torre è la parte più antica della Rocca e cui è stata aggiunta nel cinquecento la parte della residenza più signorile, affrescata magnificamente da Orazio Sammachini, Ercole Procaccini e Cesare Baglione.

rocca-di-sala-baganza

La Rocca è arricchita da un grande giardino settecentesco cintato da mura dell’epoca restaurato recentemente.

week-end-a-Parma-rocca-di-sala-baganza-interni

Il mio week end a Parma alla scoperta della Malvasia termina qui, ma vi ho fatto scoprire solo pochissimi luoghi di questa magnifica terra. Questo però, insieme alla prima parte del mio racconto “Il mito della Malvasia: viaggio nella food valley” , vuole essere un itinerario insolito che consente di scoprire luoghi meno battuti dai turisti.

Seguimi anche sui social

la mia pagina Facebook  il mio profilo Instagram  la mia pagina Pinterest

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Ferri Micaela

Chimico con la passione della cucina! Vi porto in giro per il mondo e vi faccio conoscere le mie ricette.