La storia della torta è molto antica e si perde nella notte dei tempi.
Adesso parlare di torte è all’ordine del giorno, sono dolci che accompagnano tantissimi eventi, quando si vuole festeggiare qualcosa di importante come un compleanno, un matrimonio o una promozione. Oppure, semplicemente, quando si ha voglia di qualcosa di dolce, per passare un pochino di tempo in famiglia o con gli amici.
Il nome torta pare derivi dal latino trahere che significa maneggiare. Altri sostengono che derivi dal participio passato del verbo torquere cioè “attorcigliare” e con ciò forse ci si riferiva a delle torte ripiene girate in tondo, una sorta di ciambellone ripieno.
Curioso è il fatto che anche negli antichi dialetti celtici si trova la stessa voce, così: in bretone si dice tors, in gaelico ed irlandese tort.
Il termine inglese cake pare derivare dal norvegese kaka che indicava una focaccia di pane rotonda, da ciò deriverebbe il termine cookie diminutivo di cake, cioè piccola torta, biscotto.
Le prime torte non avevano niente a che vedere con le torte a cui siamo abituati oggigiorno. Erano semplicemente impasti fatti con farina, miele e frutta secca. Dobbiamo, infatti, aspettare l’anno 1000 per avere lo zucchero in Europa, importato dagli Arabi dall’India.
Con il passare del tempo si sono aggiunti alla farina e al miele altri ingredienti come uova, burro, panna, olio ecc…
Le torte di quel periodo erano basse e piatte, assomigliavano più a pani schiacciati che alla torta a cui siamo abituati adesso. Però la forma tondeggiante è rimasta fino ai giorni nostri.
Perché la torta ha una forma tonda?
Le teorie per cui la torta è tonda sono due. La prima è perché in antichità le torte erano simili al pane, come abbiamo già detto prima, ed erano preparate formando una palla d’impasto arrotondata che durante la cottura si rilassava ed abbassava con il calore del forno, assumendo una forma tondeggiante. La seconda è che nell’antichità le torte venivano preparate come doni per le divinità e gli spiriti e dovevano rappresentare i cicli della vita, la luna e il sole e per questo motivo erano tonde.
Da qui nasce la teoria che le torte simboleggino il ciclo della vita ed è per questo che si utilizzano per festeggiare i compleanni.
La storia della torta.
Abbiamo accennato nell’introduzione che le prime torte erano semplicemente preparate impastando farina e miele, ma dobbiamo aspettare il Medioevo per avere le prime torte alla frutta o al pan di zenzero.
Le prime torte moderne, cioè che assomigliano a quelle a cui siamo abituati adesso, fanno la loro comparsa solo a metà del XVII secolo, proprio in Europa. In quel periodo vedono la luce torte con la glassa, realizzata con zucchero e albume e aromatizzate in vari modi. Queste glasse venivano cotte sul fuoco e poi versate su cake con frutta secca o uva passa, e rimesse in forno per farle solidificare. Una volta uscite dal forno e raffreddate le glasse diventavano dure e lucide.
Grazie al progresso che si è avuto in questo secolo la cottura delle torte diventa più facile. I forni sono più affidabili, gli stampi per la cottura vengono realizzati in metallo, legno o addirittura carta. E’ di questo periodo l’invenzione degli stampi tondi regolabili, una vera innovazione per il mondo della pasticceria.
Dalla metà del XIX secolo nascono le torte come le conosciamo oggi. Grazie alla diffusione del lievito in polvere e della farina extra bianca è stato possibile ottenere torte alte e soffici. Le glasse cotte di zucchero e albume vengono sostituite con la crema di burro, la panna montata e nascono le prime torte a strati.
La storia della torta di compleanno.
Al giorno d’oggi non riusciamo ad immaginare una festa di compleanno senza una torta. Ma quando è nata l’usanza di festeggiare un compleanno con una torta?
Molto probabilmente questa usanza nasce nell’antica Grecia, dove veniva festeggiata, da parte del popolo, la nascita degli dei. Per la nascita della dea Artemide, la leggenda narra che venne preparata una torta rotonda che doveva simboleggiare la luna e per far risplendere questa luna vennero usate delle candele accese.
Dal tredicesimo secolo in Germania prende piede l’usanza di festeggiare i compleanni dei bambini, i Kinderfest, con torte illuminate da candeline. Le candeline rappresentavano il ciclo della vita e la luce. Ogni anno si accendeva una candelina in più a simboleggiare la vita che continuava. Proprio come oggi, anche allora era compito del bambino spegnere le candeline esprimendo un desiderio. Si credeva che il fumo delle candeline portasse il desiderio in Paradiso.
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