La fregula sarda, come più volte spiegato qui sul blog, é una tipologia di pasta prodotta in Sardegna simile al cous cous, ma di un formato decisamente più grande! Si ottiene da un impasto di grano duro e acqua, formando delle piccole palline irregolari grazie ad un particolare movimento circolare con le mani. La preparazione più tipica realizzata con questo tipo di pasta, è la fregula con le arselle, ovvero le vongole locali sarde, ma, in generale, è eccellente anche con altro condimento a base di pesce, e non solo! Per norma e regola, la fregula, così come mi ha insegnato la mia cara amica Irene, che di ricette sarde se ne intende eccome, va sempre risottata! Quindi smettete di bollirla come una normale tipologia di pasta e seguite questo saggio consiglio, preparandola come un risotto, vedrete che differenza! Oggi perciò vi mostro come gustarla con i frutti di mare, nel mio caso con cozze, vongole e pomodorini, ma anche con i calamari e i gamberetti è sempre un primo piatto veramente saporito e profumato! Porterete in tavola in poche e semplici mosse un piatto succulento e di grande effetto scenografico. L’unico neo, la pulizia dei frutti di mare, che certamente richiede qualche attenzione, ma il risultato finale varrà davvero la pena!
Se come me amate tantissimo questa tipologia di pasta, ecco qui sotto qualche altro spunto da cui prendere ispirazione!
Ingredienti:
Strumenti:
Passaggi:
Per prima cosa, lavate le vongole sotto l’acqua corrente e pulitele molto a fondo con uno spazzolino da cucina per eliminare la sabbia eventualmente contenuta nel guscio. Sciacquate bene anche le cozze, eliminando i possibili filamenti, chiamati bissi, con un movimento secco attraverso un coltello, quindi raschiate le eventuali incrostazioni bianche che si formano sul guscio e grattatene la superficie stando bene a non romperli (fig. 1).
In una padella antiaderente, fate dorare uno spicchio d’aglio con dell’olio extravergine d’oliva, qualche gambo di prezzemolo, il peperoncino e due dita di acqua, quindi versatevi le cozze (fig. 2). Aggiungete anche i pomodorini tagliati a metà, chiudete con un coperchio e fate cuocere pochi minuti (circa 7′-8′) o fino a quando i molluschi non si apriranno (fig. 3).
Filtrate il liquido di cottura con un colino e fate raffreddare tenendo da parte (fig. 4). Nella stessa padella dove avete cotto le cozze, fate dorare il secondo spicchio d’aglio insieme alle vongole e qualche gambo di prezzemolo, quindi sfumate con il vino bianco alzando la fiamma (fig. 5)
Unite i pomodorini, abbassate il fuoco, coprite con il coperchio (fig. 6). Fate cuocere per circa 6′ o fino a quando i molluschi non si apriranno del tutto (fig. 7).
Procedete a filtrare il liquido di cottura anche delle vongole e tenete da parte (fig. 8). Sempre nella stessa padella, fate tostare 1′ la fregula, quindi aggiungete qualche pomodorino per insaporire (fig. 9).
Abbassate la fiamma e unite un mestolo di brodo vegetale caldo poco alla volta mescolando di continuo con un mestolo di legno come fareste per un risotto (fig. 10 e 11).
A metà cottura, aggiungete anche il fumetto caldo sempre poco alla volta e lasciate cuocere, mescolando di tanto in tanto (fig. 12). A pochi minuti dalla fine della cottura, aggiungete anche tutto il condimento dei frutti di mare, privati dei loro gusci, mantenendone alcuni interi per il decoro finale del piatto (fig. 13).
Portate a termine la cottura e servite con una spolverata di prezzemolo di prezzemolo trito finemente.
E voilà…la vostra fregula ai frutti di mare è pronta per essere gustata!
Buon Appetito da La Cucina di FeFè!
Conservazione
👉 La fregula ai frutti di mare va consumata subito dopo la preparazione. Potrete comunque conservarla in frigo per 1 giorno al massimo all’interno di un contenitore adatto alla refrigerazione.
Consigli e suggerimenti
🟣 Chi preferisce potrà aggiungere anche dei calamari o delle seppie, oppure dei gamberetti, in base al vostro gusto e disponibilità. Al posto dei pomodorini, potrete utilizzare 250 gr di passata di pomodoro o 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro.
Dosi variate per porzioni
