Come ammollare il baccalà

Oggi parliamo di come ammollare il baccalà e renderlo idoneo per cucinarlo. Chiaramente troviamo in commercio anche il baccalà già ammollato, ma è bene sapere anche come fare se decidiamo di fare noi questa semplice operazione.
Il baccalà non è altro che merluzzo conservato sotto sale. La salagione, oltre che consentire la conservazione per un lungo periodo, rende la polpa del merluzzo molto gustosa. Quando è il momento di cucinare il baccalà, però, bisogna effettuare un’immersione in acqua fredda per almeno 48 ore, in modo da renderlo morbido e dissalato.

come ammollare il baccalà

Procedimento

Per prima cosa indossate dei guanti in lattice (non vogliamo che ci rimanga un odore forte e sgradevole nelle mani!), quindi prendete il baccalà e tagliatelo a pezzi, oppure potete acquistarlo dal pescivendolo a al supermercato già tagliato.

Ponete i pezzi di baccalà sotto l’acqua fredda corrente e lavatelo bene, in modo da sciogliere il sale che lo ricopre.

Prendete un recipiente capiente con coperchio e mettete i pezzi di baccalà. Riempite il recipiente con abbondante acqua fredda, avendo cura di ricoprire tutti i pezzi di baccalà.

Potete lasciare il recipiente a temperatura ambiente in un luogo fresco, ma se fa caldo, ponetelo in frigorifero.

Il baccalà deve rimanere in ammollo per 2 – 3 giorni (48 – 72 ore). Cambiate l’acqua 3 volte al giorno, sostituendola con nuova acqua fredda.

Trascorso il tempo necessario il baccalà è dissalato e ammollato, pronto per essere impiegato in qualche deliziosa ricetta. Prima di cucinarlo, potete scegliere di togliere la pelle oppure no, seguendo i vostri gusti. Io vi consiglio di lasciarla perchè la pelle rende più saporito il piatto (se proprio non vi piace, potete eliminarla dopo la cottura).

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