Latte condensato fatto in casa

Il latte condensato mi ricorda la mia infanzia, quando mia mamma per colazione o merenda me lo spalmava sul pane. All’epoca usavamo quello comprato già pronto… era il tempo del mito delle preparazioni industriali… fine anni ’60, inizio anni ’70.

Poi per lunghissimo tempo non l’ho più mangiato… ma adesso che ho imparato a farlo in casa mi piace averne sempre un vasetto pronto in frigo o in dispensa.

Il latte condensato è buono mangiato così al naturale… un bel cucchiaio mette di buon umore ;-)… oppure spalmato sulle fette biscottate o ancora usato come ingrediente di molte preparazioni dolci, come creme, mousse, semifreddi e torte.

In casa si può preparare senza conservanti e senza additivi, basta poco tempo e gli ingredienti sono facilissimi da trovare… L’importante è usare zucchero a velo comprato in busta perchè contiene un po’ di amido. Se, invece, lo preparate a casa aggiungete ogni 100 g di zucchero 3 g di amido… 🙂

Latte condensato fatto in casa
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione5 Minuti
  • Tempo di cottura15 Minuti
  • Porzioni1 vasetto da 300 ml
  • Metodo di cotturaBollitura
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 250 glatte intero
  • 200 gzucchero a velo (con amido)
  • 30 gburro

Strumenti

  • Pentolino
  • Cucchiaio di legno
  • Vasetto (con coperchio)
  • Etichetta

Preparazione

  1. Latte condensato fatto in casa

    In un pentolino mettere il latte ed il burro ed accendere il fuoco, tenendolo basso.

    Quando il burro si sarà sciolto nel latte, versare nel pentolino lo zucchero a velo che, contenendo amido, farà pian piano addensare il latte.

    Quando la miscela arriverà ad ebollizione, farla bollire mescolando continuamente con un mestolo di legno.

    Il latte condensato sarà cotto quando il composto sarà liscio e addensato. Ci vorranno 10/15 minuti. Spegnere il fuoco.

    A questo punto, il latte condensato sarà pronto per essere utilizzato per preparazioni dolci od anche per essere gustato da solo. Conservare in frigo.

    Se, invece, si vuole conservare più a lungo (vedi note) versarlo bollente in vasetti precedentemente sterilizzati, chiuderli con il tappo e rovesciarli. Raffreddando si dovrebbe creare il sottovuoto, come per le marmellate.

Note sulla conservazione e altre ricette

La preparazione domestica delle conserve alimentari è un’abitudine molto diffusa nel nostro Paese. Purtroppo, però, alcuni errori nella preparazione possono portare rischi per la nostra salute. Ecco un documento del Ministero della Salute che illustra la regole base per una buona conservazione.

Se vi piacciono le conserve, potete cliccare su questo LINK e troverete tutte le mie ricette.

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Pubblicato da Renata Briano

Nata a Genova (GE) nel 1964, è laureata in Scienze Naturali e ha lavorato come ricercatrice presso l'ITD del CNR e presso ARPA Liguria. Dal 2000 al 2010 è Assessore all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile, Caccia e Pesca della Provincia di Genova. Dal 2010 al 2014 ha ricoperto l'incarico di Assessore all'Ambiente e alla Protezione Civile in Regione Liguria. Dal 2014 al 2019 è stata Europarlamentare e Vicepresidente della Commissione Pesca al Parlamento Europeo. Da settembre 2019 è Food Blogger, dopo aver preso il diploma da "Chef fuoriclasse" presso il Centro Europeo di Formazione. Mamma di Francesco, è sposata con Luciano Ricci, scrittore. Non si separa mai dai suoi tre cagnolini.

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