La minestra di Camilleri con il tenerume

La minestra di Camilleri con il tenerume è come disse Montalbano ad Angelina, la moglie del preside Burgio, “leggiadra”.

Confesso che fino a poco tempo fa non conoscevo nemmeno l’esistenza di questa verdura, difficile da trovare nei supermercati o nei negozi di ortofrutta. Io l’acquisto da produttori locali (in questo caso dagli Orti di Staglieno) che consegnano la spesa a casa o presso mercatini rionali del biologico.

Utilizzare il tenerume (altro modo per chiamare le cime delle piante di zucchina) è una pratica antica di quando in campagna si utilizzava tutto ciò che la terra offriva. Le piante di zucchine alla fine del loro ciclo vitale, quando non producono più grosse zucchine oppure quando si devono diradare perché sono troppo fitte, si possono consumare con foglie, fiori, gambi teneri e piccoli frutti.

Se vorrete rileggere Il cane di terracotta di Camilleri, troverete il pensiero del commissario Montalbano mentre mangia questa minestra: “Il tinnirume, foglie e cime di cucuzzeddra siciliana, quella lunga, liscia, di un bianco appena allordato di verde, era stato cotto a puntino, era diventato di una tenerezza, di una delicatezza che Montalbano trovò addirittura struggente….”. 

Credo che queste parole bastino per voler provare questa ricetta che io vi propongo in una versione davvero semplicissima ;-).


Minestra di Camilleri con il tenerume
  • DifficoltàBassa
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di cottura30 Minuti
  • Porzioni4 persone
  • Metodo di cotturaBollitura
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 500 gtenerume
  • 3cipollotti freschi
  • 3patate
  • peperoncino
  • olio extravergine d’oliva
  • sale
  • qualche foglia di basilico

Strumenti

  • Coltello
  • Pentola
  • Frullatore a immersione
  • Cucchiaio di legno
  • Pelapatate

Preparazione

  1. Minestra di Camilleri con il tenerume

    Pelare le patate, lavarle e tagliarle a pezzi.

    Pulire il tenerume prendendo le foglie, le piccolissime zucchine, i fiori, i gambi teneri e i germogli. Lavarlo.

    Mettere sul fuoco la pentola con poco olio, il peperoncino e i cipollotti lavati e tagliati a fettine.

    Quando sono imbionditi, aggiungere il tenerume e le patate a pezzi.

    Mescolare qualche minuto per fare appassire la verdura poi coprire di acqua e portare a bollore. Cuocere per circa 20/25 minuti.

    Aggiustare di sale e mettere qualche foglia di basilico fresco,

    Frullare fino ad ottenere la consistenza che preferite. C’è chi la ama a crema chi con i pezzi di verdura più grandi.

    Condire con un filo di olio crudo.

    E’ buona servita calda ma io la amo molto di più tiepida!

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Pubblicato da Renata Briano

Nata a Genova (GE) nel 1964, è laureata in Scienze Naturali e ha lavorato come ricercatrice presso l'ITD del CNR e presso ARPA Liguria. Dal 2000 al 2010 è Assessore all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile, Caccia e Pesca della Provincia di Genova. Dal 2010 al 2014 ha ricoperto l'incarico di Assessore all'Ambiente e alla Protezione Civile in Regione Liguria. Dal 2014 al 2019 è stata Europarlamentare e Vicepresidente della Commissione Pesca al Parlamento Europeo. Da settembre 2019 è Food Blogger, dopo aver preso il diploma da "Chef fuoriclasse" presso il Centro Europeo di Formazione. Mamma di Francesco, è sposata con Luciano Ricci, scrittore. Non si separa mai dai suoi tre cagnolini.

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