Avete mai sentito parlare delle Madeleine di Proust? Un’ introduzione alla memoria involontaria descritta nella sua grande opera “Alla ricerca del tempo perduto”. I ricordi della vita di Proust riafforano in maniera dirompente senza alcuna logica, mangiando una semplice madaleine, un dolcetto burroso a forma di conchiglia. La sua grande intuizione fu quella di riconoscere un grande potere al gusto e all’olfatto nel recupero dei ricordi e tutti noi, oggi, sappiamo che aveva ragione.
Personalmente, appena sento il profumo di lavanda è come se visualizzassi in una fotografia un viale che percorrevo sempre da bambina . Oppure quando mischio i vari ingredienti per la preparazione di un dolce cerco di riprodurre le fragranze della mia infanzia rivivendo quei momenti spensierati. La cottura della torta di mele mi ricorda l’adolescenza, la domenica mattina, niente scuola e quel delicato profumo che mi solleticava il naso fino a svegliarmi dolcemente. Ogni preparazione è per me una magia, perchè mi da la possibilità di rivivere ma anche di sperimentare guardando al futuro, viaggiando nel tempo tra ricordi, tradizioni e cultura. E lo zucchero? Beh è il motore per la mia macchina del tempo.
