MULINO A PIETRA CASALINGO: COSA C’E’ DA SAPERE SU QUESTO UTILISSIMO ATTREZZO DOMESTICO

Se avete sentito parlare delle potenzialità del mulino domestico e state pensando di acquistarlo per creare anche voi in casa la farina necessaria per realizzare mille ricette, allora siete nel posto giusto! In questo articolo voglio approfondire le informazioni che già vi ho espresso all’interno della ricetta per realizzare la farina di lenticchie fatta in casa. Vi spiegherò l’utilità di questi attrezzi di cui non potrete più fare a meno se come me, siete attenti a quello che mangiate e desiderate investire sulla salute a partire dalla buona tavola! Innanzitutto, scoprirete i vantaggi nel consumare farina integrale auto-prodotta comodamente in casa. Produrre noi stessi le nostre farine, avrebbe infatti benefici in termini di salute fisica, dal momento che otterremmo una farina fresca e integrale, in grado di apportare più nutrienti, oltre ad essere anche più saporita! Altri benefici riguarderebbero la sicurezza di non andare incontro a contaminazioni con altre sostanze conservanti o allergeni. Questo spesso succede quando compriamo prodotti di Aziende che preparano ad esempio sia farine senza glutine che contenenti glutine. E non solo! Tra gli ingredienti troverete spesso scritto “Possibili tracce di…” Preparando in casa la nostra farina invece, eviteremo questo rischio e il risultato sarà strepitoso! Senza contare il risparmio economico a lungo termine che sarebbe immenso! Infatti, la materia prima ha un costo decisamente inferiore rispetto al prodotto finito, il che non è affatto da sottovalutare. Oltretutto, visto la vastità di ricette in cui potrete impiegarle, immaginatevi quanto arricchirete i vostri piatti in termini di proprietà benefiche!

Tornando all’utilizzo dei mulini casalinghi, non sono elettrodomestici ingombranti, anzi, sono piuttosto compatti e abbastanza maneggevoli. Il peso si aggira intorno agli 8 Kg ma varia a seconda del modello che sceglierete, così come la potenza! Sono dei semplici macchinari per uso domestico, che possono essere azionati a mano o elettricamente. Lo scopo è replicare in piccola scala il funzionamento dei vecchi mulini di un tempo, macinando quasi tutti i tipi di cereale come grano, orzo, riso, grano saraceno, miglio, mais, farro, segale e legumi come lenticchie, ceci, piselli secchi ecc. Io credo di aver trovato un ottimo compromesso nel rapporto prezzo-qualità con questo modello. L’ho acquistato di recente quindi, piano piano annoterò su questo articolo le mie esperienze, gli errori che si possono facilmente commettere e i risultati finali ottenuti, al fine di fare più chiarezza e darvi un quadro generale più esaustivo possibile.

COM’E’ FATTO UN CHICCO DI GRANO E COSA ACCADE ALLE FARINE CHE ACQUISTIAMO

Normalmente i chicchi di grano sono composti da tre elementi:

  • 3% di germe ricco di proteine, vitamine e omega 3-6, importanti antiossidanti
  • 14% di crusca da cui si ricavano le fibre
  • 83% di endosperma che contiene amido

Quando acquistiamo una farina 00 sappiamo com’è realizzata? Potrete semplicemente pensare che durante la sua lavorazione, vengono eliminati sia la crusca che il germe, lasciando solo l’endosperma. Quest’ultimo, viene macinato nel mulino a velocità eccessive, tali da provocare un surriscaldamento e di conseguenza impoverimento del prodotto stesso che sarà privo di fibre, vitamine e omega 3-6. L’obiettivo è di produrre infatti quantitativi maggiori di farine a basso costo o di qualità mediocre per destinare invece crusca e germe alla creazione di cosmetici. Oltretutto la crusca viene eliminata per conferire alla farina un colore più invitante dato che il pane bianco è più attrattivo di un pane integrale! Mentre il germe di grano, viene tolto per allungare la conservazione del prodotto, che tenderebbe ad ossidarsi più facilmente e velocemente. Occorre considerare poi che la maggior parte del frumento usato per produrre le farine che si trovano in commercio, viene coltivato con tecniche di agricoltura intensiva, ovvero impiegando varietà di grano più produttive e più facili da coltivare a scapito della qualità finale. Spesso per tal motivo, la scelta di molte persone si orienta verso l’acquisto delle cosiddette farine integrali. Peccato che integrali non lo siano realmente, considerato che alla farina raffinata viene semplicemente aggiunta della crusca rimacinata.

COSA SI INTENDE REALMENTE PER FARINA INTEGRALE E LA SUA DIFFUSIONE IN COMMERCIO

 La vera farina integrale si caratterizza per il fatto di essere ottenuta dalla totale macinazione del chicco di grano completo di tutti i suoi componenti, ovvero la crusca, il germe e l’endosperma. Da qui il suo essere ricca di proprietà nutrizionali, tra cui come già accennato, fibre, vitamine e sali minerali. Questo processo non avviene mai nelle produzioni industriali su larga scala, ma al massimo in quei pochi mulini a pietra che producono prodotti di nicchia a costi ovviamente superiori. Oppure, usando un mulino a pietra che funzioni proprio come quelli di una volta! Prima quindi di esporre gli innumerevoli benefici di una scelta basata sull’autoproduzione della farina, qualunque essa sia, in casa, è doveroso specificare quanto segue:

  • E’ sempre bene produrre poca farina alla volta e al momento che serve, in quanto le farine realmente integrali tendono ad ossidarsi facilmente e a perdere i loro nutrienti.
  • Scegliere sempre le materie prime biologiche per evitare residui chimici aggiunti di solito ai trattamenti.

Detto ciò, possiamo finalmente concentrarci sui benefici di acquistare un mulino casalingo.

  1. ANTISPRECO: macinando in casa solo la quantità necessaria otterrete sempre una farina integrale freschissima con tutte le proprietà nutrizionali intatte, evitando inutili sprechi.
  2. RISPARMIO: la materia prima costa molto meno del prodotto finito. Inoltre, se verrà acquistata addirittura presso qualche azienda agricola, vi costerà ancor meno. E questo rimanda il terzo punto.
  3. SICUREZZA: acquistando direttamente dalle Aziende agricole locali, avrete la certezza dell’origine della vostra materia prima e quindi della genuinità delle vostre farine.
  4. SALUTE: l’autoproduzione sarà un investimento sulla vostra salute e quella della vostra famiglia, perché otterrete prodotti ricchi di fibre, di vitamine e antiossidanti omega 3-6. Senza contare un più basso valore glicemico dato da una più bassa presenza di amido.
  5. COMPLETEZZA: l’uso di un mulino casalingo per cereali eviterà che la farina si surriscaldi e perda le sue proprietà organolettiche più importanti, a vantaggio di un miglioramento netto della qualità del prodotto finito.
  6. CREATIVITA’: sarà divertente poter creare delle miscele secondo il proprio gusto e fantasia, cimentandovi così a realizzare panificati, dolci, crêpes e tutto ciò che desiderate con un risultato superiore anche in termini di sapore.

COME FUNZIONA IL MULINO CASALINGO

Il funzionamento dei mulini casalinghi è molto semplice: basterà inserire il prodotto da macinare, sia esso un cereale o un legume, all’interno di una tramoggia posta al di sopra del macchinario. In pochi secondi, le due macine in pietra ruoteranno a bassa velocità frantumando il tutto senza surriscaldare. La farina integrale ottenuta fuoriuscirà da una bocca d’uscita posizionata in basso anteriormente al macchinario, sotto la quale occorrerà mettere un contenitore per la raccolta.

Come già accennato, esistono due tipi di mulino: quello a manovella, quindi manuale, e quello elettrico. Se l’uso che intenderete fare del vostro mulino è di una macinazione saltuaria, allora potrete optare senza problemi per un macina cereali manuale. In tal caso, il tempo medio per macinare circa 500 grammi di farina sarà di 20 minuti. Se al contrario, avete in progetto di sfruttare quotidianamente il mulino per realizzare, come me, dolci e lievitati come il pane, allora dovete assolutamente scegliere un modello elettrico in grado di macinare, in base alla potenza che sceglierete, 500 grammi di farina in un minuto senza alcuna fatica. Ovviamente, più sceglierete una granulometria fine, maggiore sarà il tempo di macinazione. E’ consigliabile ovviamente partire sempre da una granulometria più grossa per poi spostarsi via via a quelle più fini, in massimo 3-4 passaggi, ruotando la testa del mulino. Potrete macinare diversi tipi di cereali e di legumi come il grano, il grano saraceno, il kamut, l’orzo, il farro, la quinoa, l’avena, il riso, il miglio, e ancora piselli, ceci, fagioli e tanti altri.

Sono invece assolutamente da evitare i semi oleosi come semi di lino, semi di girasole, semi di zucca, ecc., o la frutta a guscio come mandorle, pistacchi, noci e nocciole, ad eccezione di quei mulini in cui sia specificato tra le caratteristiche.

Questa comunque è solo una piccola scelta rispetto ad una lista in continuo aggiornamento, che potrete consultare direttamente dal sito dell’Azienda di produzione.

I costi si aggirano dai 60€ per alcuni manuali a 300 € per alcuni elettrici, fino a un massimo di 1000€. In parte questa differenza, dipende dalla potenza. Ne esistono da 250W che ovviamente impiegano più tempo nel processo di macinazione e altre, come il mio, a 360W. Sembrano cifre esorbitanti, anch’io ho esitato prima di acquistarne uno, ma vi invito a pensare a questo acquisto come ad un investimento sul futuro che vi ripagherà abbastanza rapidamente! Un esempio? Non dovrete più comprare a costi elevatissimi farine senza glutine. Risparmierete così denaro a lungo termine, senza contare l’investimento sulla salute!

NOTA BENE: Anche con la produzione domestica bisognerà prestare comunque attenzione! Ad esempio non è possibile utilizzare il mulino per macinare cereali contenenti glutine e successivamente lavorare cereali per chi è intollerante al glutine. Pulire le mole non garantirebbe affatto il rischio di una contaminazione.

Qui di seguito una tabella che io stessa ho scaricato su Internet, che mostra sulla prima colonna a sinistra, le diverse tipologie di mulini, mentre le 6 colonne successive, ciò che possono macinare e cosa no in base al modello.
In alto i miei appunti sui simboli in questione come promemoria.

Io ho acquistato di recente il Mulino per cereali Fidibus Classic La bella struttura in legno massello proviene da una selvicoltura sostenibile ed ecologica, trattata naturalmente con oli vegetali e realizzata artigianalmente da bravi falegnami. Un indistruttibile motore industriale da 360 watt lavora nell’alloggiamento, azionando le mole in ceramica. In dotazione un manuale con istruzioni d’uso completamente in tedesco, nessuna possibilità neanche di trovare una sezione in inglese. Ma è possibile scaricare un manuale tradotto in italiano QUI.

PULIZIA E LAVAGGIO

ATTENZIONEper nessun motivo il mulino va lavato o immerso in acqua, né dovrà essere introdotta acqua al suo interno. Eventualmente è possibile utilizzare un panno inumidito per pulirlo esternamente. Per mantenere in buone condizioni l’esterno è possibile eventualmente strofinare ogni tanto uno straccio imbevuto con olio da cucina. Le parti interne, invece, si possono pulire aspirando con l’aspirapolvere.

Fonte: https://crudomabuono.com/mulino-a-pietra-casalingo/

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