Archivi categoria: creme dolci

Gelo di arance siciliane

Gelo di arance siciliane: Chi mi segue da tempo sa che gli agrumi sono tra i miei frutti preferiti e come ho già fatto con i limoni  ho deciso di preparare anche il gelo di arance siciliane DOC, non per campanilismo, ma perché oggettivamente sono le più buone e profumate. Dopo un ricco pasto questo semplice dessert regala una freschezza unica pulendo il palato, lasciando in bocca un buon sapore di frutta.

Ingredienti per sei persone

  • 5 arance fresche non trattate
  • 45 g amido di frumento,
  • 175 g di zucchero
  • 60 ml di succo filtrato di arance
  • 500 ml di acqua minerale naturale

Procedimento

Lavare, spazzolare e asciugare bene le arance.

Aiutandosi con l’apposito utensile, o con un semplice pelapatate, staccare la parte gialla della buccia, facendo attenzione a non prendere la parte bianca perché è un po’ amara.

Mettere la buccia ottenuta in una pentola capace a contenere sia le scorzette che il liquido, aggiungere il mezzo  litro d’acqua minerale e portare a bollore continuando per poco più di cinque minuti.

Coprire e lasciare riposare l’infusione fino a raffreddamento. Se ne avete la possibilità lasciare in infusione anche 6/12 ore.

Trascorso il tempo necessario, filtrare il liquido eliminando le bucce.

Rimettere il liquido ottenuto nella pentola, aggiungere lo zucchero e l’amido e mescolare bene, in modo che si sciolga perfettamente.

Unire il succo filtrato delle arance.

Mettere su fuoco moderato e cuocere il gelo di arance siciliane, mescolando continuamente, per evitare che si formino grumi. Quando il gelo inizierà ad addensarsi continuare a mescolare, sarà pronto non appena cominceranno a vedersi le prime bolle.

Togliere dal fuoco e fare raffreddare un po’ mescolando con la frusta, versare il gelo di arance siciliane negli stampi, aiutandosi con  un mestolino.

Lasciare almeno un’ora in frigorifero e poi servire sformano il gelo di arance siciliane su un piattino,

se vi piace, decorare con scorzette di arancia candite

o come ho fatto io con zucchero aromatizzato alle arance.

 

 

Cocktail solido-I Love You- #MTC69

Cocktail solido-I Love You- #MTC69 : questa sfida, la cucina alcolica, Mtc n 69,  proposta da Giulia di Alterkitchen,  mi ha necessariamente spinto a pensare a un cocktail da proporre in un modo diverso per l’MTC ho pensato alla fine di solidificare un classicissimo “I love you”, io, che come dico spesso sono praticamente analcolica ho dovuto testare qualche cocktail per decidere e non vi dico i capogiri…. ahahahah alla fine ho deciso per il Cocktail solido-I Love You- perché ha per base gli alcolici che riesco appena a tollerare anche se nelle minime quantità poiché mi piacciono davvero. Ho quindi cercato di fare un lavoro semplice in verità senza virtuosismi ma dal risultato davvero gradevole. Partiamo dalla ricetta base del cocktail e poi sviluppiamo questo dolce al cucchiaio che a me è piaciuto molto.

Con questa ricetta partecipo alla sfida MTC 69

Ricetta I Love You da www.cocktailmania.it

Baileys (50%)
Grand Marnier (50%)
Crema di menta (uno spruzzo)
Panna (75 ml.)

Preparazione cocktail I Love You

Preparare nel miscelatore mescolando il Baileys, il Grand Marnier e la panna aggiungendo un po’ di ghiaccio.

Versare il preparato in un bicchiere da cocktail sul cui fondo è già stato riposta la crema di menta.
Spolverare, infine, con un po’ di polvere di cocco.

Andiamo adesso a preparare il nostro Cocktail solido-I Love You-

Ingredienti per 6 coppe
  • 50 ml di Grand Marnier
  • 75 ml di Baileys
  • 300 ml panna fresca
  • 200 g di mascarpone
  • 50 g di zucchero a velo
  • polvere di mandorle q.b.
  • foglioline di menta fresca q.b.

per il gelo di arance

  • 5 arance fresche non trattate
  • 45 g amido di frumento,
  • 175 g di zucchero semolato
  • 60 ml di succo filtrato di arance
  • 500 ml di acqua minerale naturale
  • 25 ml di Grand Marnier

per gli streusel

  • 80 grammi di farina 00
  • 50 grammi di mandorle tritate finemente
  • 50 grammi di zucchero di canna muscovado
  • 70 grammi di burro molto freddo
  • 5 g di buccia grattugiata di arance biologiche
  • un pizzico di sale

Per preparare gli streusel, mettere tutti gli ingredienti in un frullatore cominciando dalle mandorle fino a ridurle in polvere,

continuare a frullare fino a ottenere un composto grossolano in briciole.

 Spargere tutte le briciole ottenute in una teglia ricoperta di carta forno e infornare per 15 minuti a 170°.  Lasciarle raffreddare e diventeranno molto croccanti.

per il gelo di arance procedere così:

Lavare, spazzolare e asciugare bene le arance.

Aiutandosi con l’apposito utensile, o con un semplice pelapatate, staccare la parte gialla della buccia, facendo attenzione a non prendere la parte bianca perché è molto amara.

Mettere la buccia ottenuta in una pentola capace a contenere sia le scorzette che il liquido, aggiungere il mezzo  litro d’acqua minerale e portare a bollore continuando per poco più di cinque minuti.

Coprire e lasciare riposare l’infusione fino a raffreddamento.

Trascorso il tempo necessario, filtrare il liquido eliminando le bucce.

Rimettere il liquido ottenuto nella pentola, aggiungere lo zucchero e l’amido e mescolare bene, in modo che si sciolga perfettamente.

Unire il di succo filtrato delle arance.

Mettere su fuoco moderato e cuocere il gelo di arance, mescolando continuamente, per evitare che si formino grumi. Quando il gelo inizierà ad addensarsi continuare a mescolare, sarà pronto non appena cominceranno a vedersi le prime bolle.

Togliere dal fuoco e fare raffreddare un po’ mescolando con la frusta, quando si sarà stemperato, aggiungere 25 ml di Grand Marnier

e versare un mestolino di gelo di arance nelle coppe che avete deciso di utilizzare per il Cocktail solido-I Love You- già preparate con qualche fogliolina di menta sul fondo.

A questo punto bisogna preparare la crema di mascarpone e panna:

Mettere nella ciotola della planetaria sia la panna ben fredda che i mascarpone

e utilizzando la frusta cominciare a montare la crema facendo assorbire un po’ alla volta lo zucchero a velo,

quando vedrete che la crema ha raggiunto una buona consistenza dividerla in due parti uguali.

In una aggiungere i 50 ml di Grand Marnier

e nell’altra il Bayleys incorporando i liquidi lentamente con una spatola versandone un cucchiaio alla volta.

Sistemare le due creme in due sac a pochè e  procedere con il montaggio delle coppe di Cocktail solido-I Love You- 

Sulla base di gelo di arance, che a questo punto si sarà solidificato, adagiare qualche briciola di streusel

e poi mettere una giusta quantità di crema al Grand Marnier

sulla quale distribuire un altro strato di streusel all’arancia

e continuare mettendo la crema aromatizzata con il Baileys .

Finire spolverando con polvere di mandorle una grattatina di buccia di arancia e qualche fogliolina di menta.

Gustatevi il Cocktail solido-I Love You- affondando il cucchiaino e riempiendolo di tutti gli strati, assaporerete così la vera essenza del Cocktail solido-I Love You-

Piccola nota: ho deciso di non utilizzare le identiche proporzioni del cocktail per non rendere la crema troppo alcolica che già così mi sembra lo sia abbastanza.

CREMA PASTICCERA ALLO ZABAIONE

CREMA PASTICCERA ALLO ZABAIONE: Avete bisogno di ricaricarvi un po’? Semplice e veloce è la crema giusta per voi! Veloce e versatile si può utilizzare in molti modi: così da sola per uno sprint veloce quando vi sentite un po’ giù, o va benissimo per farcire dolci  di qualunque tipo, ottima anche per bicchierini variegati.

La CREMA PASTICCERA ALLO ZABAIONE è una ricetta del maestro Leonardo Di Carlo dal quale si impara sempre volentieri.

Ingredienti

  • 300 ml di latte fresco intero
  • 100 ml di marsala fine secco a 18°
  • 125 g di di tuorli
  • 115 g di zucchero semolato
  • 0,5 g di sale
  • 40 g di amido di riso

Preparazione:

Portare quasi a bollore il latte, la panna e il marsala, nel frattempo fare una pastella con i tuorli, lo zucchero, il sale, l’amido di riso. Quando tutto sarà ben amalgamato e senza alcun grumo versare nel latte e gli altri ingredienti  già caldi. Portare a cottura come una normale crema pasticcera. Appena pronta la crema deve essere versata in contenitore tenuto in freezer. Coprire la crema con la pellicola e tenere in frigo  fino al momento dell’utilizzo.

La crema pasticcera allo zabaione si conserva in frigorifero a 4° fino a 4 giorni.

Se volete renderla morbida e spumosa prima dell’utilizzo ripassatela in planetaria  per un minuto.

La crema pasticcera allo zabaione può essere utilizzata sia per farcire torte e dolci di qualsiasi genere, frolle o paste sfoglie, ma anche per realizzare dolci monoporzioni in coppette o bicchierini che oggi vanno tanto di moda regalando il classico sentore di marsala.

 

Crema di Ricotta al Limoncello

Crema di Ricotta al Limoncello: Sono sempre stata ghiotta di ricotta  e ritengo che sia ottima per farcire dolci e torte, ho deciso di prepararla come una mousse ma arricchita dal limoncello che con il suo profumo ricorda ancora una volta la mia amata isola, i limoni e gli agrumi tutti raccontano sempre le radici della Sicilia e dei siciliani!

Ingredienti

  • 200 g di ricotta di pecora
  • 110 g di zucchero al velo
  • 200 g di panna montata lucida
  • 25 ml di limoncello
Preparazione
Setacciare lo zucchero a velo. Passare al setaccio fine la ricotta
e poi unire lo zucchero a velo.
Aggiungere con delicatezza prima il limoncello e poi la panna così da  ottenere una crema morbida.
Conservare in frigorifero la Crema di Ricotta  fino al momento dell’utilizzo.
 Questo può essere un modo su come utilizzare la crema di ricotta al limoncello

Cannoncini di Pasta Sfoglia Farciti con crema zabaione e di ricotta

Cannoncini di Pasta Sfoglia Farciti con crema zabaione e crema di ricotta  per la sfida      dell’ MTC n°68

I cannoli di sfoglia di Francesca Geloso del blog 121 gradi sono quelli della sfida del mese di ottobre poiché lei ha vinto la sfida del mese di settembre e ci ha anche chiesto di una fare una dedica speciale con le nostre creazioni. Chi mi segue sa che non vivo in Sicilia ma sono siciliana fino al midollo e quindi ho pensato di dedicare i miei cannoncini alla mia meravigliosa nonna Giovanna e naturalmente a mia madre che sono state anche più legate di me alla nostra fantastica terra. La mia splendida nonnina che ormai non c’è più da moltissimo tempo mi ha regalato tanto, il suo sapere, soprattutto in cucina, la sua bontà d’animo ma soprattutto il suo tempo. Dopo 25 anni la sento ancora spesso vicina a me, lei che mi chiamava con la sua dolce voce “Erenuccia” quando ero ancora piccolina mi mandava spesso da un pastore vicino a casa sua a prendere la ricotta ancora calda,  neanche facevo a tempo ad arrivare a casa che già la sbatteva con lo zucchero. Sono sempre stata ghiotta di ricotta  e per farcire questi cannoncini di sfoglia ho deciso di prepararla come una mousse ma arricchita dal limoncello che con il suo profumo ricorda ancora una volta la nostra amata isola. La seconda crema è una pasticcera allo zabaione che dedico a mia madre perché ho vaghi ricordi di quando ancora molto piccola cercava di darmi ogni pomeriggio il famoso uovo sbattuto, ma poiché io impiegavo ore a mangiarlo a volte giocando dicendomi che rubavamo il marsala in dispensa me ne aggiungeva alcune gocce e così quel profumo così aromatico mi invogliava… Non pensate che fosse sconsiderata, è che io ero proprio impossibile non mangiavo quasi nulla e doveva trovare sempre piccoli trucchi per farmi mangiare.

Pasta Sfoglia per cannoli o cannoncini direttamente dal blog di Francesca

Ingredienti

per il panetto

  • 350 g burro
  • 150 g farina 00

per il pastello

  • 350 g farina 00
  • 150 g burro
  • 20 g sale(io 15g)
  • Malto (facoltativo) g 10 (io non l’ho usato)
  • Acqua fredda g 50
  • Vino bianco secco g 60

    Procedimento

Per prima cosa ho provveduto a preparare il panetto. Si può fare a mano su un piano, su una spianatoia o con l’aiuto della planetaria usando la foglia.


Ho utilizzato il burro ancora freddo di frigorifero e l’ho amalgamato con la farina.
Il composto non va lavorato troppo a lungo, deve essere omogeneo ma il burro deve mantenere una discreta plasticità. Fatto questo ho modellato il panetto dandogli una forma quanto più rettangolare possibile e l’ho avvolto in pellicola alimentare e riposto in frigo per un’ora e mezzo.

Nel frattempo ho preparato il pastello inserendo la farina e il burro in planetaria munita di gancio e impastando con i liquidi; l’acqua fredda con il sale disciolto all’interno e il vino bianco secco freddo anch’esso.

Si può fare anche a mano, distribuendo all’interno della farina disposta a fontana gli altri ingredienti ed impastando con i liquidi manualmente.
A questo punto ci troviamo difronte ad un bivio: alcuni sostengono sia bene lavorare molto l’impasto altri invece che sia meglio lavorarlo poco, lasciandolo un po’ grezzo poiché saranno le stratificazioni successive, dovute ai passaggi dei vari giri e stesure a rendere l’impasto liscio e perfetto. Io seguo questa seconda strada, perciò lavorate l’impasto quel tanto che basta ad ottenerlo compatto anche se leggermente grumoso

Ho avvolto l’impasto nella pellicola e l’ho fatto riposare in frigo per mezz’ora. Si può lasciare anche fuori dal frigorifero, in verità fate come preferite, personalmente preferisco i riposi al fresco. Trascorso questo tempo ho ripreso l’impasto e l’ho steso con il mattarello cercando di dargli una forma rettangolare fin da subito. Tenete a mente che durante la preparazione la forma rettangolare va mantenuta il più possibile affinché non ci siano sovrapposizioni di pasta e non si rischi di ottenere una sfogliatura troppo disomogenea, ricordate anche che durante tutti i passaggi della lavorazione il mattarello e il piano andranno sempre leggermente spolverati di farina, per evitare che la pasta si attacchi.
Ho steso la pasta allo spessore di 1 cm circa
e ho steso anche il panetto freddo, disponendolo tra due fogli di carta forno e dandogli inizialmente dei colpi con il mattarello fino ad abbassarlo e poi quando appare di nuovo lavorabile con il mattarello in maniera classica fino a che non è della solita altezza del pastello ma di metà lunghezza, in modo tale che una volta poggiato nella parte centrale della pasta
sia possibile ricoprirlo con i due lembi di pasta

A questo punto mantenendo i lati aperti in alto e in basso ho eseguito il primo giro a 3, portando la parte alta verso il centro e ricoprendola con quella in basso in modo tale da ottenere tre strati di pasta sovrapposti ed ho steso la pasta. Subito dopo ho eseguito la prima piega a quattro, ho ribaltato il lato inferiore e quello superiore verso il centro e poi ho chiuso a libro la pasta

in modo tale da ottenere quattro strati

Ho messo in frigorifero a riposare per 45 minuti circa. Una volta ripreso l’impasto l’ho steso, sempre in forma di rettangolo, mantenendo il lato chiuso alla mia destra. La pasta sfoglia si stende sempre nel solito verso, lato aperto davanti,lato chiuso a destra, e sempre lavorando il più possibile in verticale ed aggiustando via via in orizzontale. 

A questo punto ho eseguito tutti i giri, sono ancora 4 in totale, 2 a 3 e 2 a 4, alternandoli e intervallandoli dopo ogni giro con riposi in frigo di 20-30 minuti.
Una volta eseguiti tutti i giri la vostra sfoglia sarà pronta per essere cotta, deve fare solo un ultimo riposo in frigo di minimo un’ora. Io come già detto lo lascio proprio dormire tutta la notte.

(per ricordare a quale numero di riposi si è il maestro Massari consiglia di segnare il numero con le dita)

L’ultima di questa serie di foto mostra la sezione di pasta che si ottiene tagliandone una parte a lavorazione e riposi com

pletati.

Spero di essermi spiegata chiaramente soprattutto per quanto riguarda il procedimento di giri e stratificazioni, se così non fosse su internet è facile trovare svariati video in cui si può vedere l’esecuzione di tutti i giri e le pieghe; avrei voluto inserirne io stessa uno nel post ma confesso che la mia scarsa propensione verso la tecnologia ha fatto sì che fallissi, non ci sono riuscita.

Naturalmente le foto sono mie tranne una… che mi sono persa…

CREMA PASTICCERA ALLO ZABAIONE

ricetta del maestro Leonardo Di Carlo

Ingredienti

  • 300 ml di latte fresco intero
  • 100 ml di marsala fine secco a 18°
  • 125 g di di tuorli
  • 115 g di zucchero semolato
  • 0,5 g di sale
  • 40 g di amido di riso

Portare quasi a bollore il latte, la panna e il marsala, nel frattempo fare una pastella con i tuorli, lo zucchero, il sale, l’amido di riso. Quando tutto sarà ben amalgamato e senza alcun grumo versare nel latte e gli altri ingredienti  già caldi. Portare a cottura come una normale crema pasticcera. Appena pronta la crema deve essere versata in un contenitore tenuto in freezer. Coprire la crema con la pellicola

e tenere in frigo  fino al momento dell’utilizzo. E’ preferibile passare per qualche minuto in planetaria la crema prima di inserirla in una sac à poche per la  farcitura dei cannoncini di pasta sfoglia.

La crema pasticcera allo zabaione si conserva in frigorifero a 4° fino a 4 giorni.

CREMA DI RICOTTA AL LIMONCELLO

Ingredienti

  • 200 g di ricotta di pecora
  • 110 g di zucchero al velo
  • 200 g di panna montata lucida
  • 25 ml di limoncello
Setacciare lo zucchero a velo. Passare al setaccio fine la ricotta
e poi unire lo zucchero a velo.
Aggiungere con delicatezza prima il limoncello e poi la panna così da  ottenere una crema morbida.
Conservare in frigorifero fino al momento dell’utilizzo per riempire i cannoncini di pasta sfoglia.
Torniamo alla spiegazione di Francesca
Una volta pronta la pasta sfoglia, e pronte le farce, ho preparato i cannoli.
Ho ripreso la pasta sfoglia, ne ho tagliato un pezzetto(la pasta è molta perciò a meno che non vogliate fare tantissimi cannoli ve ne avanzerà anche per altre preparazioni) e l’ho steso alto circa 1cm,( io circa 2-3 mm) poi ne ho ricavate tante strisce larghe circa 1,5 cm che ho arrotolato sullo stampo per cannoli, via via sovrapponendo leggermente la parte di striscia che andavo arrotolando su quella già arrotolata.
In molte ricette questo passaggio non prevede alcuna spennellatura, io invece preferisco spennellare appena con uovo sbattuto la parte interna della striscia prima di arrotolarla per avere una maggiore stabilità della forma in cottura. (io le ho spennellate con acqua e non se ne è rotto nessuno) Ne ho realizzati di due tipi, aperti da entrambe le parti a forma di piccolo cannolo e chiusi da una parte e aperti dall’altro a forma di piccolo cannone o cornucopia. In sostanza non cambia niente, solo la forma dello stampo sul quale vengono arrotolate le strisce di pasta. 
A questo punto ho passato i cannoli in frigo per 15 minuti e una volta ripresi, li ho spennellati in superficie con uovo sbattuto, ho spolverato con zucchero a velo (io ho usato il mio aromatizzato alla vaniglia)
e li ho lasciati cuocere in forno statico a 190° per 15/20 minuti circa.
come potete vedere ho usato anche le canne foderate per fare cannoncini di pasta sfoglia di varie misure, sappiate che ne vengono fuori tanti, ma se volete potete surgelare la pasta sfoglia e riutilizzarla al bisogno.

Mantra: ogni forno è un forno a sé, controllare sempre.
Una piccola nota: i cannoli a contatto con le farciture andrebbero isolati per evitare che si ammorbidiscano e si bagnino a causa dell’umidità; se noi li facciamo artigianalmente e li consumiamo subito non andremo incontro a questo problema e non sarà fondamentale isolarli ma se decidiamo di preparali con largo anticipo o nel caso in cui decidessimo di farcirli con preparazioni a base di gelato allora lo diventa e la strada più semplice a livello non professionale(a livello professionale si isola con burro di cacao, con cacao micronizzato,ecc.) è quella di spennellare l’interno dei cannoli cotti con del cioccolato fuso temperato.
 
 Adesso farciamo i nostri Cannoncini di Pasta Sfoglia con crema zabaione e di ricotta.
Intorno a quelli alla crema zabaione ho fatto aderire una granella di nocciole tostate
su quelli con crema di ricotta al limoncello ho grattugiato della buccia di limone biologico
con questa ricetta partecipo alla sfida MTC 68

Curd di Fragole

Curd di fragole: Il curd è una salsa quasi cremosa che di solito è realizzata con il limone, ma ho deciso di provare a farla con le fragole che sono le protagoniste di primavera. Le fragole sono deliziose, amate da grandi e bambini in tutti i momenti della giornata e quindi questo freschissimo curd di fragole verrà consumato a tutte le ore del giorno cominciando dalla colazione anche su semplici fette biscottate e finendo su un dolcino dopocena. Confido nella vostra fantasia per realizzare semplici o fantastici dolci con una base così eclettica.

Ingredienti:

  • 500 gr di fragole
  • 200 gr di zucchero fine tipo zefiro
  • 60 g di  tuorli ( circa 3)
  • 1 limone bio
  • 120 gr di burro
  • 25 gr di amido di mais

Preparazione:

Pulite le fragole, lavatele sotto l’acqua corrente e togliete il picciolo, poi tagliatele a cubetti e mettetele in una ciotola con  lo zucchero, mescolate e lasciatele riposare per mezz’ora in frigorifero, in modo che rilascino il loro succo.

Trascorso il tempo di riposo frullate le fragole aggiungendo la buccia del limone grattugiata con un mixer

e poi filtratele con un colino.

Trasferite il tutto in un pentolino e aggiungete il succo di un limone che è stato versato sull’amido di mais setacciato.

Mescolate e accendete il fuoco al minimo, fate cuocere a fuoco molto basso, o preferibilmente a bagno maria, quando sarà caldo togliere il contenitore dal calore e inserire i tuorli già sbattuti,

sbattere energicamente finché non saranno ben amalgamati.

 

Rimettere sul fuoco o bagno maria il curd di fragole e lasciare cuocere per 8-10 minuti fino a che si sarà leggermente addensato ma senza mai fare arrivare a bollore.  Togliete il contenitore dal fuoco e aggiungete il burro a tocchetti, mescolate per farlo sciogliere

 

e trasferite il composto in vasetti sterilizzati con chiusura ermetica, lasciateli raffreddare capovolti, come si fa per le marmellate e poi conservateli in frigo fino al momento dell’utilizzo.

E’ preferibile consumare il curd di fragole almeno 24 ore dopo aver riposato in frigorifero

Può diventare un gradito regalo a chi amate e chi apprezza il ricco sapore delle fragole fresche.

Tiramisu di Gilda dolce e sensuale

Tiramisu di Gilda dolce e sensuale :

Susy May del blog Coscina di Pollo… ha vinto la sfida n.60 di MTChallenge

E’ lei quindi che decide quale deve essere la sfida n. 61 e ha deciso per Il Tiramisu che deve essere non solo sexy ma abbinato ad un film o una attrice che trabocchi di sensualità…
Il tiramisu è già un dolce voluttuoso, così cremoso e avvolgente, abbinarlo ad un personaggio sexy è stato del tutto naturale.
Quale donna è mai stata più sexy di Gilda la rossa?

Una donna ambigua ma lunatica e superstiziosa, infantile e capricciosa, sensuale e sempre in cerca di amore e di attenzioni, vulcanica e misteriosa: Gilda incarna la femminilità all’ennesima potenza. E’ la femmina per eccellenza, come ogni uomo sognerebbe la sua donna. In tutto il film  il suo costante, ossessivo, desiderio di restare sempre al centro dell’attenzione e catalizza proprio l’attenzione di qualunque spettatore regalandole quell’aura sexy che ricorderà per sempre.

“Sai, se dovessi scegliermi un motto il mio sarebbe certamente “Nessun divieto”

 

Il rosso dei suoi splendidi capelli mi ha subito fatto pensare al “rosso come un chicco di melagrana”, alle piante di melograni, naturalmente bio, che ci sono nel nostro giardino e usare il succo dolce e voluttuoso di questi meravigliosi frutti.

15102189_10211440602160748_499150897_oPer il Tiramisu di Gilda dolce e sensuale i savoiardi li facciamo insieme, non mi piacciono più quelli confezionati sanno troppo di industriale dopo averli fatti e provati già da tempo. Per questa occasione, poiché ho deciso di montare il dolce in delle belle coppe, li faremo rotondi invece della solita forma allungata e per i capelli ho pensato a delle fiammate di caramella alla melagrana.

Andiamo a preparare il nostro Tiramisu di Gilda dolce e sensuale

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Ingredienti per i savoiardi

  • 225 g di albumi
  • 1 bacca di vaniglia
  • 150 g di tuorli
  • 100 g di farina 00
  • 130 g di zucchero
  • 40 g di fecola di patate
  • 1 g di sale
  • zucchero + zucchero a velo qb per la guarnizione

Preparazione dei savoiardi

Montare gli albumi con metà dello zucchero finché saranno  ben consistenti e spumosi.

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Montare anche i tuorli con l’altro zucchero e la polpa della vaniglia, poi unirli delicatamente a mano con una spatola o in planetaria alla velocità più bassa.

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Setacciare insieme tutte le farine e amalgamarle alle uova con lentezza senza smontare l’impasto.

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Aiutandosi con una sac a poche con bocchetta liscia fare i savoiardi del diametro del bicchiere che volete utilizzare

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cospargere ogni biscotto con la miscela degli zuccheri ( a velo e semolato)

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infornare a forno già caldo a 200° per 8-10 minuti. Negli ultimi 3 minuti inserire un cucchiaio tra lo sportello del forno per far eliminare l’umidità.

Raffreddare i biscotti su una gratella.

Ingredienti per la crema al mascarpone

  • 500 gr di mascarpone
  •  6 uova grandi
  • 1 presa di sale
  •  7 cucchiai colmi di zucchero semolato
  • 4 cucchiai di succo di melagrana
  • chicchi di melagrana per decorare

Preparazione della crema al mascarpone

Preparare per primo il succo della melagrana utilizzando una centrifuga o un estrattore, se non li avete va bene anche un frullatore , basterà filtrate con un telo il prodotto ottenuto.

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La crema per il Tiramisu dolce e sensuale è la mia classica crema al mascarpone che ormai da anni faccio con la tecnica della pastorizzazione, così avremo un’ottima consistenza oltre alla sicurezza dal punto di vista batteriologico.

Separare i tuorli dagli albumi e mettere nello sbattitore i tuorli con 1 cucchiaio colmo di zucchero e sbattere fino a quando diventeranno un po’ spumosi. Aggiungere  gradualmente metà di  uno sciroppo preparato con 5 cucchiai di zucchero e 4 cucchiai di succo di melagrana portato a 121°,  versarlo nello sbattitore inizialmente a bassissima velocità e poi aumentarla gradualmente fino a quando la crema sarà ben montata e quasi fredda.

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Aggiungere il mascarpone e delicatamente ottenere una crema omogenea. Cominciare a montare  gli albumi con il sale  e 1 cucchiaio di  zucchero fino a quando comincia a schiumare, dopo versare lo sciroppo restante, mantenuto in caldo, e montare fino a quando farà le “punte” come per una meringa e si sarà raffreddato.

Abbiamo effettuato con questo procedimento la pastorizzazione delle uova. Adesso non resta che incorporare con molta delicatezza, sempre dal basso verso l’alto, gli albumi montati alla crema di mascarpone.

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Ingredienti per il montaggio del dolce

  • chicchi di melagrana
  • sciroppo di zucchero per bagnare i savoiardi
  • caramelle di melagrana (3 cucchiai di zucchero con 2 cucchiai di succo di melagrana)

Mettere sulla base del contenitore prescelto i savoiardi e bagnarli con lo sciroppo, ormai freddo, ottenuto facendo bollire 200 ml di acqua con 100 g di zucchero, se volete renderlo alcolico aggiungete qualche cucchiaio di rum quando lo sciroppo sarà freddo.

 

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15152437_10211440479997694_1765713481_oAlternare i savoiardi con la crema al mascarpone  e decorare con i chicchi di melagrana e infine con le caramelle solidificate come se fossero dei riccioli della bella Gilda!

Ecco come presentare la mia idea di Tiramisu di Gilda dolce e sensuale “granati” come una ricca collana e fiamme di caramella alla melagrana per ricordare le morbide onde dei suoi meravigliosi capelli

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Se pensate che sia buono oltre che bello provate il mio Tiramisu di Gilda dolce e sensuale

 

 

 

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Gelo di caffè

La Sicilia è famosa per la sua granita caffè con panna, ma il gelo di caffè non è da meno.  Un occhio poco attento e non allenato può scambiare queste immagini per la più fredda granita della quale trovate qui la ricetta. Questo gelo di caffè ha invece una consistenza morbida e quasi voluttuosa e mescolato alla panna montata, consiglio di affondare il cucchiaino per prenderli insieme, crea un dolce davvero piacevole al palato e con forte aroma di caffè. E’ chiaramente dedicato a chi ama fortemente il caffè e invece del solito caffè in tazza può dar vita ad una pausa ancora più golosa e piacevole.

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Ingredienti per 6 porzioni 

  • 200 ml di acqua minerale naturale
  • 300 ml di caffè
  • 100 gr di zucchero
  • 50 gr di maizena (amido di mais)
  • 250 ml di panna fresca da montare
  • 25 g di zucchero a velo vanigliato
  • polvere di caffè per decorare q.b.

Preparazione:

Preparare tanto caffè con la caffettiera fino alla quantità richiesta.
Mescolare l’acqua, il caffè e lo zucchero fino a quando quest’ultimo non si sarà ben sciolto.

Versare la maizena in un pentolino e aggiungere un po’ del liquido già preparato, fare sciogliere bene l’amido e poi incorporare anche il restante liquido.

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Mettere sul fuoco a fiamma media e mescolare continuamente con una frusta o un cucchiaio di legno finché la crema al primo bollore non si sarà addensata.
gelo caf2Trasferire il gelo nei bicchieri o in degli stampini e lasciare in frigorifero per almeno 2-3 ore.
gelo caf1Se si utilizzano degli stampini, tenerli per 30 minuti in freezer prima di sformare i geli, poi lasciare 10 minuti a temperatura ambiente prima di  servire.
DSCN5526Montare la panna con lo zucchero a velo, mi raccomando che sia ben fredda,

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DSCN6080aggiungerla ai geli e servire guarnendo con qualche pizzico di caffè in polvere.

Gelo di limone tipico siciliano

 

Il gelo di limone è tutto ciò che può definire la Sicilia e i siciliani : morbido, dolce e appena acidulo. Una lunga infusione per cogliere al meglio tutto il profumo e l’essenza dei nostri magnifici limoni e che siano assolutamente biologici, meglio non farlo se non li trovate avreste solo una brutta copia. Il gelo di limone è un dessert direi quasi magico e sensuale, pulisce la bocca dopo un pasto abbondante senza appesantire donando freschezza e una leggera dolcezza con quella punta acidula che piace a tutti.

I geli siciliani sono golosi e semplici budini a base di frutta fresca, famosissimo “u gelu i muluni” quello di anguria che si prepara solitamente a ferragosto. Ci sono anche quelli con acqua aromatizzata con spezie o caffè.

Il gelo di limone è perfetto  anche per un piacevole intermezzo pomeridiano durante un caldo e assolato pomeriggio estivo. E’ una ricetta di famiglia che piace molto, nella  classica forma da budino da sformare oppure lascio il gelo di limone, senza sformarlo, in coppe singole decorato magari con polvere di pistacchi o fettine di limone caramellate.

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Ingredienti per 6 porzioni

  • 5 limoni freschi non trattati
  • 45 g amido di frumento
  • 175 g di zucchero
  • 60 ml di succo filtrato di limone
  • 500 ml di acqua minerale naturale

Preparazione

Lavare, spazzolare e asciugare bene i limoni.

Aiutandosi con l’apposito utensile, o con un semplice pelapatate, staccare la parte gialla della buccia, facendo attenzione a non prendere la parte bianca perché è molto amara.

Mettere la buccia ottenuta in una pentola capace a contenere sia le scorzette che il liquido, aggiungere mezzo  litro d’acqua e portare a bollore continuando per poco più di cinque minuti.

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Coprire e lasciare riposare l’infusione per circa 6 ore o meglio tutta la notte.

Trascorso il tempo necessario, filtrare il liquido eliminando le bucce.

DSCN6060Rimettere il liquido ottenuto nella pentola, aggiungere lo zucchero e l’amido e mescolare bene, in modo che si sciolga perfettamente.

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Unire il di succo filtrato di limone.

Mettere su fuoco moderato e cuocere il gelo di limone, mescolando continuamente, per evitare che si formino grumi. Quando il gelo inizierà ad addensarsi continuare a mescolare, sarà pronto non appena cominceranno a vedersi le prime bolle.

Togliere dal fuoco e versare nelle forme prescelte.

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Crema al limone senza uova

Questa Crema al limone senza uova è molto buona e ricca di sapore con tanta vitamina C. Facile ma anche tanto veloce da preparare e soprattutto risulta più leggera delle classiche creme perché non contiene uova. Si può utilizzare come qualunque altra crema, da mangiare al cucchiaio o per fare ottime farciture. Naturalmente si presta anche molto bene per i bicchierini con frutta e biscotti sbriciolati o qualsiasi altra cosa croccante. La Crema al limone senza uova  può andare anche in forno in crostate e tartellettte donando sempre un sapore fresco e leggero Ci si può davvero sbizzarrire e non rimarrete mai delusi.

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Tempo fa mi capitò di leggere questi versi dedicati al limone dal fantastico Pablo Neruda
“Da quelle zagare
disfatte
dal lume della luna,
da quell’effluvio di un amore esasperato,
affondato in fragranza,
uscì
dall’albero il giallo,
dal loro planetario
scesero a terra i limoni.”

 

Ingredienti

  • 2  limoni biologici
  • 120 g di zucchero di canna
  • 50 g di amido di mais
  • 400 g di latte
  • 50 g di burro

Procedimento

Setacciare bene l’amido di mais e mescolare con lo zucchero in una planetaria  anche con la scorza grattugiata di un limone. Questo è  il motivo per cui i limoni devono essere biologici, altrimenti la scorza potrebbe essere nociva per l’utilizzo dei pesticidi e delle cere utilizzate nei limoni trattati.

DSCN5750Aggiungere a filo il latte già tiepido e contemporaneamente mescolare con la frusta perché non si formino grumi.

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Spremere  i limoni e versare anche il succo. Adesso bisogna mettere il tutto in un  pentola d’acciaio, è sempre preferibile a quelle antiaderenti, sul fuoco a fiamma media. Portare lentamente a bollore senza smettere di mescolare.

Appena raggiunto il bollore, la crema comincerà a fumare e a fare piccole bollicine, abbassare  la fiamma al minimo e continuare a mescolare ancora per altri 3 minuti, fino a quando la crema non si sarà ben addensata. Spegnere il fuoco ed aggiungere il burro a cubetti mescolando e montando un po’ con la frusta.

DSCN5756Trasferire la Crema al limone senza uova in una ciotola di servizio coprendo con la pellicola a contatto in modo da evitare che si formi la pellicola superficiale.

Una volta fredda conservare in frigorifero fino al momento dell’utilizzo.

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