Ho anche difficoltà nel scriverlo… Turkmenistan, e so veramente poco di tutte quelle Repubbliche nate a seguito della caduta dell’Unione Sovietca del 1991.
Buona parte del territorio turkmeno corrisponde alla brulla pianura desertica del Karakum, solamente poche aree sono adatte al popolamento.
L’economia del Paese si basa sulla coltivazione del cotone, sebbene nettamente inferiore a quella del vicino Uzbekistan, e sullo sfruttamento delle risorse di idrocarburi (gas naturale ed in maniera minore petrolio) del sottosuolo.
Dopo Russia, Iran e Qatar, il Turkmenistan detiene la quarta riserva comprovata di gas più grande al mondo, il suo problema, però, è portare quel gas sul mercato, per motivi politici non è infatti possibile far transitare il gas turkmeno attraverso l’Iran o la Russia.
Il Turkmenistan è una meta turistica poco appetitosa, perchè vige una dittautura molto rigorosa e per l’attuale politica restrittiva sui visti turistici, molto onerosi per soggiorni prolungati (il visto viene rilasciato dall’Ambasciata turkmena a Parigi o da un’altra rappresentanza diplomatica turkmena presente all’estero, in quanto in Italia non esistono rappresentanze diplomatiche o consolari dello Stato, dietro presentazione di una lettera d’invito di un’agenzia turistica turkmena).
Chi riuscirà a entrare nel Paese e ad arrivare ad Ashgabat scoprirà una moderna città nel deserto.
Tutti i segni del suo antico patrimonio storico e dei 70 anni di era sovietica sono stati sostituiti da nuove costruzioni: al loro posto si erge oggi una metropoli bianca, costruita con marmo importato dall’Italia.
Da segnalare: la presenza della “Porta dell’Inferno”, un cratere in fiamme da oltre quarant’anni in mezzo al deserto.
Per quanto riguarda la cucina turkmena, in generale gli ingredienti principali sono rappresentati dal riso, dalle verdure e dalla carne ovina.
Il piatto nazionale del paese, diffuso anche in alcuni stati limitrofi, è il plov, una preparazione a base di riso cotto con lo zafferano e condito con pezzetti di carne di agnello e carote.
Nell’antichità, i turkmeni impararono a sfruttare le condizioni meteorologiche avverse in cui vivevano per preparare il cibo.
Nacque così in Turkmenistan uno dei piatti che si distinguono di più da altri dell’Asia centrale per il metodo in cui viene cucinato: Ichlekli o Içlekli .
Per cucinarlo non c’è bisogno di pentole, solo di sole e sabbia, l’Ichlekli è infatti un pasticcio di carne di agnello e cipolle, cucinato nella sabbia calda.
Oggi si cucina nei forni tradizionali e la ricetta, che ricorda in parte la Sheperd’s pie, eccola qua…
- DifficoltàMolto facile
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione10 Minuti
- Tempo di riposo5 Minuti
- Tempo di cottura25 Minuti
- Porzioni4 persone
- Metodo di cotturaForno
- CucinaEsteuropea
Per il ripieno del Ichlekli:
- 500 gagnello
- 1pomodoro
- 11/2peperone
- 120 mlacqua
- q.b.sale e pepe
Per l’impasto:
- 500 gfarina
- 50 gburro (ammorbidito)
- 300 mlacqua (tiepida)
- q.b.sale
Preparazione
Preparare il ripieno:
Tagliare la carne in pezzi molto piccoli
Tritare finemente la cipolla, tagliare a dadini il pomodoro e il peperone.
Mescolare tutti gli ingredienti in una ciotola capiente, con il pepe e il sale.
Preparare l’impasto:
In un’altra grande ciotola, mescolare tutti gli ingredienti della pasta insieme e impastare.
Dividere l’impasto a metà e formare due palle. Coprire le palle di pasta con un panno da cucina e lasciare riposare per 5 minuti.
Prendere una palla di impasto, cospargerla di farina per stenderla su un cerchio di circa 30 cm di diametro. Trasferire l’impasto su una teglia foderata con carta forno.
Distribuire uniformemente il ripieno sull’impasto, lasciando un bordo di 1 cm.
Stendere la palla rimanente di pasta delle stesse dimensioni della prima e posizionarla sopra il ripieno. Piegare il bordo su se stesso e premere con decisione verso il basso per sigillare.
Praticare un piccolo foro al centro della torta per consentire al vapore di fuoriuscire e pungere il resto della superficie con una forchetta. Spennellare la parte superiore con acqua.
Cuocere in forno a 250 ° C sulla griglia centrale fino a quando la parte superiore della torta salata diventerà marrone chiaro, circa 25 minuti.
Servire subito.
Le bevande in Turkmenistan da abbinare al Ichlekli:
La bevanda più comune in Turkmenistan è il tè e ne bevono molto.
Nella maggior parte delle regioni della repubblica, di norma, viene preparato il tè verde (“hek tea”), e i pastori del Turkmenistan occidentale preferiscono il tè nero a foglia lunga (“hera tea”), in cui aggiungono latte fresco di cammello
Da non perdere il shubat, latte di cammella fermentato.
Il Turkmenistan produce anche una sua propria vodka, birra, cognac, vino (bianco e rosso), e diversi succhi di frutta.
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