A’ Pummarola

Pellegrino Artusi nel 1891 ne “La scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar bene” scriveva: “i pomodori entrano da per tutto” e lo faceva raccontandoci una storia divertente: quella di un prete di Romagna ribattezzato Don Pomodoro. Seguiva, ovviamente, la ricetta della salsa di pomodoro.

Probabilmente gli spaghetti pomodoro e basilico, quelli classici napoletani c’a pummarola ‘ncoppa, sono il piatto con cui maggiormente si identifica la cucina italiana.

La Pummarola è un classico della cucina partenopea
La conserva è una tradizione che si tramanda di generazione in generazione.
A metà agosto, i pomodori vengono impiegati per realizzare una straordinaria polpa gustosa, da utilizzare in inverno, insaporita con aglio, cipolla ed aromatizzata con ciuffi di basilico ed un rametto di timo.

Per realizzare la Pummarola utilizzate preferibilmente i pomodori San Marzano (ma vanno bene anche Roma e Vesuviano), dalla caratteristica forma allungata.
Sono i più adeguati alla preparazione di conserve alimentari, pelati e salse perché possiedono una polpa carnosa e compatta, con pochissimi semi.
Si prestano ad una cottura rapida e mantengono inalterate le proprietà salutari, per la spreferite quelli freschi solo se sono di stagione, integri, ben maturi e da sugo.

  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione5 Minuti
  • Tempo di cottura20 Minuti
  • Porzioni6 persone
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 500 gpomodori San Marzano
  • 1 spicchioaglio
  • 11/2cipolla
  • q.b.olio extravergine d’oliva
  • q.b.basilico e timo
  • q.b.sale e pepe

Preparazione

  1. Lavate i pomodori, tagliateli a metà, eliminate i semi e l’acqua di vegetazione e lasciateli asciugare per qualche minuto.

    Scaldate 3-4 cucchiai di olio extravergine di oliva in una casseruola, unite la cipolla, tritata finemente, e l’aglio e fate soffriggere a fuoco basso per qualche minuto.

    Unite i pomodori e lasciateli appassire, mescolando ogni tanto con un cucchiaio di legno, finché saranno cotti al punto giusto. Regolate di sale, profumate con una macinata abbondante di pepe, quindi passate tutto ad un passaverdura a maglie fitte, raccogliendo il passato in un’altra casseruola.

    Controllate la densità della pummarola: se è quella desiderata, procedete alla conservazione, altrimenti fate asciugare per qualche minuto a fuoco vivace. Mettete qualche foglia di basilico e qualcuna di timo in vasetti alti di vetro, sterilizzati, quindi versate la passata, arrivando a 2-3 cm dal bordo.

    Avvolgete ogni vasetto con un canovaccio pulito. Disponeteli in una pentola con acqua fredda, portate a bollore e sterilizzate per 20 minuti.

    Spegnete e lasciate raffreddare.

Conservazione e utilizzo:

La Pummarola opportunamente conservata in vasetti di vetro, può diventare anche una gustosa idea regalo.

Conservare i vasetti in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce.

Non usate i tappi vecchi, anche se li avete usati una sola volta. Non sono fatti per essere riutilizzati. Per ogni nuova conserva prendete dei tappi nuovi.

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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.

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