Trippa alla Volterrana: ricetta Made in Italy

Prepariamo insieme la Trippa alla Volterrana, una specialità toscana, di Volterra appunto, cittadina cinta da mura a sud-ovest di Firenze, originariamente consumata il primo maggio dai volterrani stessi a colazione in una classica trattoria del luogo, con abbondante vino risso in accompagnamento.

Per chi ama la trippa, è una ricetta assolutamente da conoscere e da mettere in atto per la sua bontà e facilità di preparazione. Ecco come farla.

Trippa alla Volterrana ricetta
  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione1 Ora 30 Minuti
  • Tempo di cottura1 Ora
  • Porzioni4 persone
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioni

Strumenti

1 Padella larga, con coperchio
1 Cucchiaio di legno
1 Coltello

Passaggi Trippa alla Volterrana

Prima di iniziare effettivamente con la preparazione, apriamo una parentesi su come pulire la trippa. Per prima cosa è importante scegliere una trippa proveniente da animali allevati al pascolo che durante la loro vita si siano cibati di erba e fieno, in modo naturale e che abbiano quindi uno stomaco pulito. In secondo luogo potrete scegliere 3 diverse varietà di trippa: quella al naturale, quella pulita e quella sbiancata. Se siete degli “esperti” di questo prodotto alimentare potreste voler utilizzare la trippa al naturale, di un colore verdastro/marroncino; questa avrà necessità di molti passaggi per essere pronta all’uso: inciderla con un coltello per svuotarla del grasso, strofinarla con il sale grosso per rimuovere le impurità, sciacquarla e marinarla per un paio d’ore in aceto.

In alternativa potrete utilizzare una trippa fresca pulita dal vostro macellaio di fiducia. Tipicamente di un colore grigio chiaro, questa “variante” di trippa avrà bisogno di quale risciacquo casalingo e una veloce immersione in acqua e aceto per togliere l’odore forte che emana ed essere quindi pronta alla cottura.

In ultima istanza potrete fare come abbiamo fatto noi e acquistare direttamente online o al supermercato una trippa sbiancata e precotta che non necessiterà di troppi risciacqui o una pulizia intensa. Anzi, sarà quasi pronta all’uso. Detto ciò, procediamo con i passaggi della ricetta.

Tritiamo con un coltello la cipolla rossa, lo spicchio d’aglio, il basilico, la salvia e il rosmarino e soffriggiamo in una padella larga con un po’ d’olio Evo.

soffritto

Nel frattempo, tagliamo il prosciutto crudo in piccoli cubetti e una volta che la cipolla sarà divenuta trasparente, possiamo aggiungerli alla padella. Dopodiché, aggiungiamo anche la salsiccia toscana (conosciuta anche come Sarciccia, ha una forma tubolare ed una lunghezza di circa 10 cm, è tipicamente insaccata in un budello naturale di maiale e poi intrecciata). Quindi con un cucchiaio rompiamola in piccoli pezzi. Facciamo poi rosolare la salsiccia a fuoco medio fino a quando avrà cambiato il suo colore.

A questo punto versiamo nella padella anche la trippa.

Poi aggiungiamo anche un bicchiere d’acqua e giriamo per bene il tutto. Lasciamo cuocere per qualche minuto, giusto il tempo che l’acqua raccolga i sapori. A questo punto assaggiamo e se necessario aggiungiamo un pizzico di sale; anche se non dovrebbe essere necessario visto che è presente il prosciutto crudo.

Ora, versiamo all’interno della nostra padella anche la passata di pomodoro e il concentrato di pomodoro. Quindi giriamo il tutto e allunghiamo ulteriormente la trippa con un altro bicchiere d’acqua (l’acqua dovrà ricoprire la trippa fino alla superficie).

Giriamo nuovamente il tutto e facciamo bollire lentamente la trippa con un coperchio per circa 1 ora / 1 ora e mezza.

Durante la cottura, se vedete che il sughetto si riduce troppo velocemente, allungatelo ancora con un po’ d’acqua.

Passata circa 1 ora e più di cottura, la nostra trippa risulterà pronta una volta che il sugo si sarà ristretto ma non del tutto, un po’ servirà per poter fare la “scarpetta” con del pane. Infine, se necessario, assaggiamo e aggiustiamo di sale.

Non ci resta che servirla in tavola e degustarla in compagnia.

Callosa, saporita, perfetta per ricaricare le energie a pranzo o volendo anche a colazione se siete dei tradizionalisti. Ovviamente non deve mancare un buon vino rosso di accompagnamento.

Trippa alla Volterrana pronta

Trippa alla Volterrana consigli e conservazione

Se vi avanzerà un po’ di trippa alla volterrana, sappiate che sarà ancora buona se mangiata il giorno seguente, dopo averla scaldata in padella con un po’ d’acqua (così da rimpolpare il sugo) e aver corretto di sale. Nel caso, vi consigliamo di conservarla in frigo per massimo 1 giorno dalla sua preparazione. Buon appetito!

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