Infarinata della Garfagnana: la ricetta che ti farà fare un figurone pazzesco

Avete mai provato l’infarinata? In questa ricetta vi mostriamo come farla a casa per stupire i vostri ospiti e regalargli qualche minuto di passione per il cibo. La Garfagnana è un’area storico-geografica della provincia di Lucca, in Toscana, compresa tra le Alpi Apuane a ovest e la catena principale dell’Appennino tosco-emiliano a est. Questa infarinata è proprio tipica di questa zona e sposa in pieno tutti i sapore dell’aerea, dai fagioli borlotti al cavolo nero, passando per gli aromi del soffritto e della salvia. A dare la piacevolissima consistenza del piatto è la farina di mais, ciò che poi la distingue effettivamente da una più classica minestra di verdure.

In un’oretta avrete un pranzo o una cena caldi in tavola, salutare e saporitissima, provatela!

infarinata della garfagnana ricetta
  • DifficoltàMedia
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione1 Ora
  • Tempo di cottura40 Minuti
  • Porzioni4 persone
  • Metodo di cotturaCottura lenta
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioni

Ingredienti Infarinata della Garfagnana

300 g fagioli borlotti (secchi)
200 g cavolo nero (125g peso delle foglie)
150 g farina di mais ( gialla, per polenta)
2 patate
1 cipolla dorata
2 coste sedano
1 spicchio aglio
4 foglie salvia
2 fette lardo
q.b. sale
q.b. pepe

Passaggi Infarinata della Garfagnana

Mettiamo in ammollo i fagioli borlotti secchi la sera prima, in una ciotola piena d’acqua fredda e lasciamoli riposare tutta la notte (rispettando le ore di riposo scritte sulla confezione).

fagioli

Il mattino seguente priviamo i fagioli dell’acqua e mettiamoli in una pentola. Poi copriamo i fagioli con 4 dita di acqua e aggiungiamo 4 foglioline di salvia.

A questo punto mettiamo la pentola sul fuoco e portiamo l’acqua a bollore. Successivamente, cuociamo i nostri fagioli per circa 60 minuti a fuoco moderato, o rispettando i tempi di cottura scritti sulla loro confezione.

Una volta cotti i nostri fagioli, spegniamo il fuoco.

Dopodiché scoliamoli all’interno di una ciotola piena d’acqua fredda e teniamoli da parte.

Adesso mondiamo e tagliamo a brunoise (dadini di 2cm per lato) la carota e le coste di sedano. Poi, mondiamo e tritiamo la cipolla. Dopodiché sbucciamo l’aglio e tagliamo in piccoli pezzi il lardo. Infine mettiamo a soffriggere il tutto in una pentola abbastanza grande da poter contenere tutti gli ingredienti della ricetta. Nel frattempo che soffriggiamo e portiamo a doratura le verdure, separiamo le foglie del cavolo dai suoi gambi e tagliamole in pezzi grossolani, poi peliamo e tagliamo le patate a dadini di circa 1cm.

Quando le verdure presenti nel soffritto si saranno dorate, rimuoviamo l’aglio e aggiungiamo le foglie di cavolo nero, poi lasciamole cuocere per qualche minuto girandole di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.

Successivamente aggiungiamo le patate e mescoliamo per bene il tutto.

Poi aggiungiamo i fagioli precedentemente cotti con tutta la loro acqua e mescoliamo per bene il tutto. A questo punto assicuriamoci che tutti gli ingredienti siano ricoperti di acqua e portiamo quest’ultima a spiccare il bollore.

Quando vedremo che l’acqua inizierà a bollire, versiamo a pioggia la farina all’interno della pentola e allo stesso tempo giriamo il tutto velocemente con una frusta per non creare grumi.

Quando vedremo che la farina si sarà ben unita all’acqua, lasciamo cuocere la nostra infarinata per circa 40 minuti a fuoco dolce, avendo cura di girarla di tanto in tanto. A fine cottura, la consistenza dovrà essere simile a quella di una zuppa densa. Se durante la cottura dovesse addensarsi troppo, aggiungete un goccio di acqua quando serve.

Trascorsi i 40 minuti di cottura, regoliamo di sale la nostra infarinata e prepariamoci a servirla.

Serviamo la nostra squisita infarinata della Garfagnana guarnendola con un po’ di pepe nero e un filo d’olio Evo.

come cucinare l'infarinata

Infarinata della Garfagnana buona anche il giorno dopo

Per la conservazione potete tenerla in frigo e mangiarla il giorno dopo tagliandola a fette e cuocendola in padella per creare una leggera crosticina a mò di polenta. Deliziosa anche così.

Un piatto delizioso, caldo, tipicamente invernale, abbastanza economico, proteico e salutare. Siamo sicuri che una volta provato lo mettere in tavola sempre più spesso. E soprattutto farete un figurone pazzesco offrendolo a vostri amici e parenti. Buona preparazione!


In questa pagina sono presenti link di affiliazione che garantiscono a questo sito una piccola quota di ricavi, senza variazione del prezzo per l’acquirente.

4,5 / 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.