Le OSSA DEI MORTI sono biscotti tipici che si preparano durante il periodo delle Festività dei Morti e di Ognissanti.
Molto simili al pan dei morti, ogni regione ha la propria ricetta. In Sicilia, la mia regione di origine, per esempio, l’impasto risulta piuttosto liscio e la forma ricorda delle vere e proprie ossa.
Oggi io vi presento la versione più Lombarda, o comunque più comune al nord Italia. Nell’impasto a base di albume, vengono aggiunte mandorle tritate e chiodi di garofano che danno quel caratteristico sapore di questi dolcetti.
Dalla consistenza piuttosto dura, le ossa dei morti sono dei biscotti che vanno accompagnati al liquore, per esempio il vin Santo, perché una volta inzuppati rilasceranno il loro vero sapore!
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Ingredienti delle OSSA DEI MORTI:
- 200 gfarina di mandorle
- 200 gzucchero
- 200 gfarina 00
- 30 gburro
- 20 gmandorle
- 1albume (uovo medio a temperatura ambiente)
- 1/2 cucchiainochiodi di garofano macinati
- q.b.cannella in polvere
Preparazione
Per prima cosa, tosta le mandorle per qualche minuto in forno o in padella, poi lasciale raffreddare e tritale grossolanamente.
In una ciotola mescola la farina con la farina di mandorle e lo zucchero.
Aggiungi le mandorle tritate, i chiodi di garofano (tritati o macinati) e la cannella. Mescola per bene, poi aggiungi l’albume e mescola facendo compattare tutto assieme.
Ora stacca dei pezzi e forma dei filoncino ta tagliare a pezzi lunghi circa 6 cm. Oppure, com’è più comune, stacca dei pezzi sempre e dai una forma schiacciata ed allungata, come dei grossi savoiardi.
Metti su una teglia ben distanziati e cuoci in forno già riscaldato a 170°C per circa 20 minuti.
Sforna e lascia raffreddare completamente. Inizialmente, e dopo un paio di giorni saranno più morbidi ma poi passando i giorni diventeranno più duri. E qui, servire con il vin santo, da pucciare dentro.
Questo è perché un tempo i biscotti venivano preparati diversi giorni prima e con la naturale conservazione diventavano dure. Si narra che venissero, addirittura, preparati a Ognissanti e che dovessero durare per tutto l’anno fino alla festività dell’anno successivo.