Mostaccioli Calabresi al Mosto Ricetta

mostaccioli calabresi ricetta

Mostaccioli Calabresi al Mosto

Questa ricetta dei mostaccioli calabresi al mosto appartiene alla più antica tradizione gastronomica-dolciaria calabrese, che mi è stata tramandata dalla mia bisnonna in modo indiretto, attraverso mia madre: essendo molto piccola , quando la mia bisnonna preparava ancora  i mostaccioli, ricordo solamente quel piacevole profumo di questi biscotti  cotti nel forno, che inebriava tutta la casa. Il nome mostaccioli deriva innanzitutto dal greco  τα μουστακια , che significa appunto mostaccioli ; Crisippo di Tiana infatti, uno scrittore culinario dell’antica Grecia, e Ateneo di Naucrati, anch’egli scrittore greco, fanno più volte riferimento a questi dolci ; in particolare, ne Il Libro del Panettiere di Crisippo, troviamo l’espressione  μουστακια εξ οινομελιτος , che vuol dire appunto mostaccioli  di vino misto a miele : per vino misto a miele s’intende appunto il mosto cotto, che, con il suo gusto dolce, dà l’impressione che si tratti di vino mescolato con miele . Ma il nome mostaccioli proviene anche dal latino mustaceum, con cui si indicava una focaccia dolce consumata a fine pranzo ; è Catone il Censore a parlarci dei mustacei nel suo Liber De agri cultura , descrivendocene la ricetta : dolci di farina di frumento impastati con mosto, conditi con grasso e cacio ed aromatizzati con anice e cotti su foglie di lauro (alloro) . Questi dolcetti calabresi sono tipici, in particolare di Cosenza e provincia; del tutto differente, nonostante abbiano lo stesso nome, sono i mostaccioli preparati a Soriano Calabro, in provincia di Vibo Valentia: se ne differiscono sopratutto per gli ingredienti: nei mostaccioli sorianesi troviamo, infatti, uova, miele  e, talvolta, mandorle. I mostaccioli sono dei deliziosi dolcetti, semplicissimi da realizzare e caratterizzati da tre soli ingredienti: farina, anice e mosto di uva cotto (che, alcune volte , veniva sostituito dal miele di fichi, uno sciroppo ottenuto dalla lunga e lenta cottura dei fichi raccolti maturi; tuttavia, visto che, un tempo, ogni famiglia prepava il vino in casa, utilizzare il mosto di uva nella preparazione dei mostaccioli era più frequente). Le massaie  solevano preparare questi dolcetti dopo aver cotto il pane nel forno a legna, poichè la loro cottura non richiedeva alte temperature ed il forno non doveva essere troppo caldo; inoltre, erano semplici e veloci da realizzare, ma molto graditi a tutta la famiglia: Ad oggi, purtroppo, vista l’eccessiva mole di lavoro che la preparazione del vino e, conseguentemente, del mosto cotto, richiede, i mostaccioli al mosto di uva tipici della nostra zona stanno gruadualmente scomparento dal novero dei dolci calabresi realizzati oggi dalle massaie, tant’è  che gli unici mostaccioli che è possibile trovare ancora nelle fiere di paese e in alcuni negozi, sono quelli di Soriano precedentemente citati. Io ho avuto la fortuna di ricevere il mosto di uva appena spremuto da mio zio, che ancora oggi realizza il vino in casa, cosi con il succo di uva ottenuto ho realizzato personalmente il mosto cotto di uva, con il quale ho preparato i mostaccioli di oggi.

 

Ingredienti :

500 g di farina

500 g di mosto cotto d’uva

1 bicchierino di liquore all’ anice

 

Preparazione :

Mettete in una ciotola la farina,  aggiungete il mosto cotto e l’anice,


 impastate bene finchè  otterrete una pasta morbida e liscia ,

stendete con un matterello (aiutandovi con un po’ di farina, altrimenti attacca) , di uno spessore di circa un centimetro e mezzo. Tagliateli a rombi,

mostaccioli al mosto

e disponeteli in una teglia imburrata e fate cuocere per 10-15 minuti a 150°. Dopo la cottura lasciate raffreddare i mostaccioli calabresi e servite.

Per servire :

Piatto dessert  GREEN GATE

Tessuti : BUSATTI

Con questa ricetta partecipo al contest I biscotti della tradizione

 

5,0 / 5
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8 Risposte a “Mostaccioli Calabresi al Mosto Ricetta”

  1. Ciao. Li prepara anche mia suocera, Con ingredienti diversi. Anche la forma è diversa, ma quest’ultima varia a secondo dei gusti… Comunque questa tua ricetta è da provare. L’ho già copiata… Buona giornata

  2. perfetta per il mio contest ti ricrdo che hai un max di 3 ricette sia dolci che salate e hai tempo fino al 27 novebre … chissà se farai il bis??? grazie ancora

  3. Grazie Pasticciona di aver condiviso con noi questa ricetta che la si può definire storica, inoltre grazie per la storia che hai inserito, è un peccato che si stia perdendo la tradizione di un dolce così buono e importante!!

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