Khachapuri, il pane della felicità georgiano

Il Khachapuri è un vero e proprio comfort food conosciuto in tutto il mondo come il pane della felicità.
Quando tempo fa l’ho visto per la prima volta sulla gallery di diversi profili Instagram ne sono rimasta letteralmente rapita!
Ho letto diverse ricette, tra cui quella di Viviana (Cosatipreparopercena), per poi realizzarne una versione rivisitata aggiungendo alla farina per pizza la semola di grano duro che qui in Sicilia usiamo sempre in cucina.

In realtà è una preparazione molto simile alla nostra pizza, un cugino lontano che arriva dal mar Nero, dalla Georgia per l’esattezza.

Come vuole la tradizione georgiana, la versione classica viene farcita con formaggi cremosi o filanti.
La cosa che più mi ha affascinata è sicuramente la storia delle sue origini…leggende o credenze che conquistano chi li ascolta.

Per esempio la tipica forma a “barchetta”, diversa dalla nostra classica pizza, ricorda le piccole imbarcazioni dei pescatori del villaggio in cui ebbe origine e l’uovo il sole che sorge sul mar Nero.

Come tutte le ricette della tradizione anche per il Khachapuri ci sono tantissime varianti regionale in relazione al ripieno con cui sono preparati.

C’è la versione con gli spinaci e il purè di patate, oppure con la carne, oppure una versione bianca simile alla nostra focaccia.

Tuttavia uno dei più famosi è adjaruli khachapuri con l’uovo e il formaggio cremoso che io, da buona siciliana, ho sostituito con la ricotta.

Ma il racconto che mi ha colpito di più è sicuramente il fatto che non si tratta solo di mettere le mani in pasta e amalgamare gli ingredienti, non basta!

Per preparare il Khachapuri bisogna essere in pace con se stessi, bisogna essere felici!

Niente cuori spezzati o brutti pensieri …in questo caso meglio starne alla larga.

Onestamente vi confido che prepararlo è stato bellissimo, rilassante.

La presenza dell’uovo cremoso che si mangia spezzando gli angoli croccanti della barchetta è più di un gesto confortante, una carezza vera e propria che sono sicura vi conquisterà…così come è accaduto a me.

Cosa aspettate? andate a prepararlo e …siate felici!













khachapuri il pane della felicità
  • DifficoltàBassa
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di riposo2 Ore
  • Tempo di cottura20 Minuti
  • Porzioni2 pz
  • Metodo di cotturaForno elettrico
  • CucinaItaliana

Ingredienti

Prepariamo il Khachapuri, il pane della felicità
  • 180 gfarina (per pizza )
  • 70 gsemola rimacinata di grano duro
  • 80 mlacqua
  • 80 mllatte
  • 2 glievito di birra secco
  • 1 cucchiainozucchero
  • 1 cucchiainosale
  • 1 cucchiaioolio di oliva (extravergine)

Per farcire

  • 200 gricotta vaccina
  • 100 gscamorza
  • 2uova

Strumenti

  • Ciotola
  • Tarocco in metallo

Preparazione

  1. In una piccola ciotolina attiva il lievito con l’acqua e il latte aggiungendo lo zucchero.

  2. In una ciotola capiente setaccia le farine, aggiungi i liquidi con il lievito e mescola.

  3. Dopo aver mescolato unisci infine sale e olio.

    Impasta il tutto fino ad ottenere una palla.

  4. khachapuri il pane della felicità

    Copri la ciotola e fai lievitare per un paio d’ore circa.

  5. Quando l’impasto è pronto capovolgilo su di un piano da lavoro infarinato.

    Dividilo a metà e stiralo con le mani dando una forma ovale e poi, arrotolando i bordi forma una barchetta, sigillando le estremità.

  6. Farcisci con la ricotta, la scamorza a cubetti, un po’ di pepe e un filo d’olio extra vergine d’oliva.

  7. Spennella i bordi con un po’ di latte e olio.

    Inforna a 180 gradi ventilato per 10/15 minuti.

    Sforna e con l’aiuto di un cucchiaio pratica una cavità per sgusciare all’interno l’uovo.

  8. Inforna di nuovo per far rassodare l’albume, circa 5/6 minuti controllando la temperatura.

    Trascorso il tempo sforna e servi caldo.

  9. La tradizione vuole che si spezzino gli angoli con le mani per intingere l’uovo e mangiarlo.

Suggerimenti e note

La tradizione georgiana usa un formaggio cremoso il

Voi potete usare la ricotta, lo stracchino o la feta.

Se lo gradite potete completare il piatto appena sfornato con una noce di burro.

Se amate mettere le mani in pasta vi suggerisco:

Pizza senza impasto

Tomasini ragusani ricotta e salsiccia

Scacce al pomodoro

Danubio salato

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