Intramontabile primo piatto tipico della cucina siciliana che alla vista potrebbe farti arricciare il naso ma al primo assaggio ti convincerà! Nera come il carbone, profumata e gustosa come i tipici piatti della cucina marinara.
Ingredienti per 4 persone
- 320 g di fettuccine trafilate al bronzo
- 600 g di seppie (almeno 2 sacchetti di nero)
- 2 spicchi di aglio
- 1/2 cipolla (facoltativa)
- 1 tazzina di vino bianco
- 250 g di pelati o in alternativa 150 g di concentrato di pomodoro + 1 bicchiere di acqua
- 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva (io ne uso poco ma se volete potete usarne fino a 4 cucchiai, non di più)
- sale, pepe, peperoncino q.b.
- prezzemolo tritato q.b.
Preparazione
- Pulire le seppie eliminando la pelle, le viscere, gli occhi e il becco avendo cura di non rompere il sacchetto contenente il nero.
- Mettere le vescichette di nero da parte in un bicchierino di plastica (macchiano terribilmente).
- Tagliare le seppie a listarelle.
- In tegame soffriggere 2 spicchi di aglio e un pizzico di peperoncino in un paio di cucchiai di olio d’oliva.
- Aggiungere le seppie e farle rosolare a fiamma vivace.
- Sfumare con il vino bianco.
- Aggiungere il concentrato di pomodoro e acqua quanto basta ad ottenere un sugo denso.
- Dopo qualche minuto aggiungere il nero.
- Aggiustare di sale e pepe e cuocere 15 minuti a fiamma dolce.
- Spegnere la fiamma, eliminare gli spicchi di aglio, coprire e lasciare da parte.
- Lessare la pasta in abbondante acqua salata e non appena risulterà al dente, scolarla e saltarla con il sugo al nero di seppia per qualche istante.
- Servire cospargendo ogni porzione con prezzemolo fresco tritato.
Note & Consigli
- Taluni utilizzano solo la cipolla, altri solo l’aglio, e altri ancora utilizzano entrambi gli odori. Se volete riproporre una pasta al nero di seppia Palermitana DOC allora fate come mia suocera Ina e utilizzate sia l’aglio che la cipolla: il connubio sarà perfetto.
- Anche la scelta del tipo di pomodoro divide molti siciliani. In molti preferiscono l’uso del pomodoro pelato tagliato a tocchetti, ma tanti altri ricorrono al concentrato. Io, ad esempio, ci vedrei benissimo l’accoppiata con pomodorini freschi.
- Altro fattore che ne può diversificare la preparazione è la fase di aggiunta del nero: alcuni sostengono che è meglio far cuocere il pomodoro e aggiungere il nero solo negli ultimi minuti di cottura, altri lo aggiungono insieme al pomodoro.
- Se non siete abili nella pulizia della seppia chiedete al vostro pescivendolo di consegnarvela già pulita con a parte il sacchetto del nero: è un’espediente che vi farà risparmiare un bel po’ di tempo!
- Per riconoscere una seppia fresca da una un po’ più attempatella basta analizzare la consistenza del nero: se è fluido la seppia è fresca, se è grumoso no.
- Se desiderate una pasta al nero di seppia che sia davvero nera dovrete necessariamente utilizzare più vescichette di nero.
- Durante la pulizia della seppia ricordatevi di indossare dei guanti monouso: il nero di seppia è un inchiostro a tutti gli effetti! 🙂
- A Catania il nero di seppia si usa per preparare il risotto “Etna”, un ottimo risotto a base di pomodoro, nero di seppia e ricotta salata.