Spaghetti Miseria e Nobiltà: il piatto della famosa scena di Totò

Siete approdati sulla miglior ricetta in circolazione dei “famosi” spaghetti Miseria e Nobiltà. Benvenuti nel magico universo della cinematografia italiana, dove il cibo e la commedia si intrecciano in un connubio memorabile. Immaginatevi nel cuore del neorealismo italiano, un’era segnata dalla fame del popolo, in cui il cibo era un lusso raro, solo accarezzato nei sogni e mai soddisfatto sulla tavola.

Totò, l’artista comico napoletano, è il protagonista di questa straordinaria danza tra “Miseria e Nobiltà”. Nel capolavoro diretto da Mario Mattoli, ci immergiamo nella Napoli di fine Ottocento, tra due famiglie umili e una nobiltà che incrocia il loro destino in un vortice di equivoci e inganni.

Il culmine della pellicola è una sinfonia di sapori e risate, una scena indimenticabile che ha reso gli spaghetti il simbolo di una fame ora trasformata in festa. In una modesta stanza, un cuoco in abiti eleganti serve un sontuoso banchetto, con una zuppiera colma di spaghetti al pomodoro a rubare la scena. Proprio quei famosi spaghetti sono stati successivamente denominati “Spaghetti Miseria e Nobiltà”.

Totò e i suoi complici, di fronte a questa visione paradisiaca, abbandonano ogni formalità. Afferrano gli spaghetti con le mani, danzano sulla tavola e si abbandonano a un banchetto gioioso. Totò, nella scena, riesce a convertire la fame in comicità, mentre il cibo diventa pretesto per rivelare le fragilità umane.

Oggi, con l’ombra della fame ormai dissolta, possiamo ridefinire il rapporto con il cibo, scherzare sulla sua assenza e celebrare la passione per la buona cucina. Vi invitiamo a sollevare un bicchiere di vino e a immergervi nell’atmosfera irresistibile di “Miseria e Nobiltà”, dove la fame diventa l’ingrediente segreto di una commedia indimenticabile. Buona preparazione!

spaghetti miseria e nobiltà ricetta
  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione25 Minuti
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni2 persone
  • Metodo di cotturaBollitura
  • CucinaItaliana

Passaggi spaghetti miseria e nobiltà

Iniziamo la preparazione dividendo uno spicchio d’aglio a metà e rimuovendo il cuore per ottenere un profumo più delicato (se la ricetta degli spaghetti al pomodoro è per due persone, è sufficiente utilizzarne solo una metà e conservare l’altra). Successivamente, mettiamo a soffriggere l’aglio in una padella con un filo d’olio extravergine d’oliva, girandolo occasionalmente fino a quando acquisirà una tonalità dorata.

soffriggo olio evo

Una volta che l’aglio ha assunto una colorazione dorata, incorporiamo i pomodori pelati nella padella. È essenziale prestare attenzione: prima di aggiungere i pelati, verifichiamo che l’olio non sia eccessivamente bollente; altrimenti, potrebbe schizzare in modo scomposto, aumentando il rischio di scottature. Il suggerimento è di spegnere la fiamma per qualche istante dopo aver completato la fase di soffritto dell’aglio, consentendogli di raffreddarsi leggermente.

Una volta inseriti i pelati, schiacciamoli con l’ausilio di un cucchiaio di legno e regoliamo la quantità di sale.

Successivamente, copriamo la padella con un coperchio e procediamo alla cottura a fuoco molto basso per circa un’ora. Il sugo deve sobbollire delicatamente, ricordandoci di mescolare di tanto in tanto.

Dopo il tempo prestabilito, spegniamo la fiamma ed eliminiamo l’aglio dal sugo.

Successivamente, lasciamo intiepidire il sugo per alcuni minuti prima di passarlo attraverso un passaverdure, garantendo così una consistenza liscia e uniforme. Nel frattempo, portiamo a ebollizione una pentola d’acqua salata destinata alla cottura degli spaghetti.

Trasferiamo la passata appena ottenuta nuovamente nella padella.

Quando l’acqua della pasta inizia a bollire, aggiungiamo gli spaghetti e cuociamoli seguendo il tempo indicato sulla confezione. Durante la cottura, giriamoli di tanto in tanto. Nel frattempo, mettiamo sul fuoco la passata di pomodoro, lasciandola cuocere a fuoco basso.

A circa 5 minuti prima del completamento della cottura degli spaghetti, incorporiamo alcune foglie di basilico nella padella contenente la passata di pomodoro, coprendo il tutto con un coperchio per preservarne l’aroma. Continuiamo la cottura della passata fino a quando gli spaghetti raggiungono il punto di cottura al dente.

Se la passata di pomodoro dovesse risultare troppo asciutta al termine della cottura, ravviviamola aggiungendo qualche cucchiaio di acqua di cottura nella padella e mescolando il tutto. A cottura completata degli spaghetti al dente, scoliamoli e versiamoli poi nella padella con la passata di pomodoro. Mescoliamo bene il tutto a fiamma vivace.

Dopo aver amalgamato gli ingredienti, spegniamo il fuoco e procediamo con l’impiattamento. Et voilà! Dei perfetti spaghetti Miseria e Nobiltà… Totò sarebbe fiero di noi!

Spaghetti Miseria e Nobiltà in onore di Totò

Nonostante questi spaghetti siano quelli più associati alla figura dell’italianità data da Totò al mondo intero, i suoi preferiti erano storicamente altri. Quali? Gli spaghetti alla Gennaro che abbiamo anche noi rifatto a casa. Tu quale preferisci tra i due primi piatti?

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