Piadina romagnola

La piadina romagnola è una delle ricette tradizionali più conosciute e apprezzate della nostra regione.

Anticamente veniva considerata il “pane dei poveri” perché veniva realizzata con pochissimi ingredienti che tutti avevano in casa: farina di grano tenero, strutto, un po’ di sale e un pizzico di bicarbonato.

Al contrario del burro o dell’olio extravergine di oliva, i contadini possedevano grandi quantità di strutto che rimaneva dagli scarti della lavorazione del maiale, con questo ingrediente cucinavano di tutto, compreso impasti dolci, salati e gustosissime fritture.

Oggi troviamo molte varianti della piadina, ogni famiglia possiede una ricetta segreta che custodisce gelosamente.

La mia ricetta è facile, veloce e rispetta la tradizione, dopo aver provato vari impasti ho trovato un equilibrio perfetto.
Se realizzate l’impasto con l’acqua rimarrà più croccante, se la impastate con il latte sarà più morbida e dolciastra. Un amico ristoratore mi ha suggerito di inserire un cucchiaino di miele nell’impasto per renderla più ambrata e da allora lo faccio sempre.

Nel dopoguerra il lievito in polvere non esisteva, per far lievitare gli impasti si utilizzava il bicarbonato, l’ammoniaca per dolci, oppure il lievito madre. Nella ricetta originale delle piadine, infatti, vi è solo un pizzico di bicarbonato ma aggiungendo una punta di lievito in polvere per torte salate rimarranno morbide più a lungo.

Credo sia inutile dirvi che lo strutto deve essere di ottima qualità, è l’ingrediente che da sapore alla piadina quindi, se riuscite, procuratevelo dal vostro contadino di fiducia. Che io sappia quello di mora romagnola è, in assoluto, il migliore.
Se volete potete sostituirlo con l’olio extra vergine di oliva ma il sapore sarà completamente diverso.

Se amate la piadina romagnola provate anche le crescentine fritte o le crescentine modenesi, chiamate erroneamente “tigelle”, sono due preparazioni emiliane squisite.

piadina romagnola
piadina romagnola
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione20 Minuti
  • Tempo di riposo30 Minuti
  • Tempo di cottura5 Minuti
  • Porzioni6 piadine da 130 g
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

500 g farina 00
100 g strutto (di ottima qualità)
200 g latte (o acqua, io preferisco il latte)
10 g sale (di Cervia)
2 g bicarbonato
3 g lievito istantaneo per preparazioni salate
1 cucchiaino miele di acacia

Strumenti

1 Ciotola
1 Spianatoia
1 Mattarello
1 Piastra antiaderente

Passaggi

Prepariamo l’impasto della piadina romagnola

Mettete la farina su una spianatoia e allargatela per realizzare la classica fontana. Ponete al centro lo strutto a temperatura ambiente (deve essere morbido e lavorabile), il sale, il bicarbonato, il lievito, il miele e un po’ di acqua o latte tiepido.

Iniziate ad impastare aggiungendo l’acqua (o il latte) poco per volta. Se non dovesse essere sufficiente aggiungetene ancora fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo ma non appiccicoso.

Coprite l’impasto con pellicola alimentare e fatelo riposare per 30 minuti.
Realizzate 6 palline dello stesso peso poi stendetele con il mattarello sulla spianatoia leggermente infarinata fino ad ottenere dei dischi dello spessore di 4 mm.

Come cuocere la piadina romagnola

La piadina romagnola andrebbe cotta sul testo, uno stampo tondo di terracotta che veniva scaldato lentamente sulla stufa e utilizzato per la cottura di piade e cassoni, oggi si trova solo in alcuni negozi locali quindi si utilizza una crepiera o una piastra antiaderente.

Scaldate un testo o una piastra antiaderente, forate i dischi di pasta con i rebbi di una forchetta e cuocete le piadine un paio di minuti per lato.

La piadina romagnola è pronta, servitela ben calda con un tagliere di salumi e formaggi.

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