Pizza palermitana o Sfincione siciliano
La Pizza palermitana o Sfincione siciliano. Sono certa che vi innamorerete di questa ricetta.
Per una volta vi propongo una ricetta non tanto veloce come le altre, ma ne vale la pena, ve l’assicuro.
Chi vive, o sia stato anche solo in vacanza, nella sicilia nord/occidentale sicuramente avrà assaggiato questo tipo di pizza locale, che si contraddistingue per sofficità, altezza e sapore.
Ritengo che questa pizza, più comunemente chiamata sfincione, racchiuda molte delle caratteristiche di questa terra. La mia terra! Nel colore, la morbidezza e sofficità, i sapore del formaggio caciocavallo, le alici, l’origano…ingredienti comuni e spesso presenti nelle ricette siciliane.
Sarà forse che io son cresciuta mangiandola, che l’associo a ricordi meravigliosi di gioventù….che praticamente l’adoro!
Ho letto davvero tante ricette navigando in rete, alcune di miei stessi conterranei, ma mai nessuna, senza infamia per carità, mi sembrava quella giusta….
Ma alla fine l’ho trovata. Ed è lei!
Arriva suggerita da fonti “sicure”, ad assaggiarla torno indietro nel tempo, quando, adolescenti, si trascorevano le serate a mangiare sfincione e ridere e scherzare.
Pizza palermitana o Sfincione siciliano
lngredienti per l’impasto:
- 600 gr di farina 00
- 400 gr di farina manitoba
- 10 gr di lievito di birra
- 50 gr di zucchero
- 25 gr di sale
- 50 gr di strutto
- 600 ml di acqua tiepida
lngredienti condimento:
- 2 grosse cipolle bianche
- 1 bottiglia e mezza di polpa di pomodoro
- 200 gr di formaggio caciocavallo
- 100 gr di pecorino grattugiato
- 1 cucchiaio dizucchero
- pangrattato
- 10/15 acciughe sott’olio
- 1 cucchiaino di sale, pepe e olio extravergine d’oliva
- mezzo bicchiere d’acqua
- origano
Preparazione condimento:
- Lavare ed affettare le cipolle finemente a rondelle
- Scaldare un filo d’olio in una casseruola e versare le cipolle
- Lasciare appassire a fuoco molto basso per 20 minuti girando spesso
- Versare il pomodoro
- Aggiungere il mezzo bicchiere d’acqua, lo zucchero, il sale ed il pepe
- Lasciare cuocere per 25 minuti, se necessario aggiungere ancora un pò di acqua
- Spegnere, aggiustare di sale se necessario e fare raffreddare
Preparazione impasto (fase finale)
- Scaldare un po’ l’acqua e sciogliervi il lievito e unirlo pian piano alla farina
- Impastare per qualche minuto (io mi aiuto con il frullatore con le pale per impastare)
- Aggiungere lo strutto morbido, poi lo zucchero
- Dopo un poco aggiungere anche il sale
- Formate una palla e fare riposare 50 minuti coperta da un panno
- Trascorso il tempo, impastare nuovamente e mettere a riposare per altri 15 minuti
- Rimpastare nuovamente, se l’impasto risultasse appiccicoso, passare con un po’ di farina. Mettere in una ciotola e fare riposare per circa 3 ore.
- Stendere grossolanamente sulla leccarda del forno oleata o foderata con carta forno
- Fare riposare adesso circa 1-2 ore dentro al forno con la lucina accesa (in modo che faccia calore all’impasto, che così lieviterà meglio)
- Con questa dose si riesce a coprire una leccarda e mezzo. Quindi meglio munirsi di un’ altra teglia oltre alla leccarda
- Trascorso il tempo di lievitazione la pasta sarà molto cresciuta
- A questo punto io solitamente lo tolgo dalla leccarda (se sotto avremo esso la carta da forno l’operazione sarà semplicissima) e spiano con un mattarello affinchè risulti della stessa misura, lasciandolo con uno spessore di un dito d’altezza
- Adesso tagliare il caciocavallo a dadini grossi e metterlo sopra l’impasto, spingendolo leggermente verso il basso (deve praticamente infilarsi dentro l’impasto)
- Aggiungere le acciughe spezzettandole e sempre infilandole verso l’impasto come per il formaggio
- A questo punto, aggiungere il sugo con le cipolle bagnando anche i bordi
- Cospargere il pecorino grattugiato, poi il pangrattato coprendo tutta la superficie
- Coprire con l’origano
- lnfine bagnare con un filo d’olio extravergine d’oliva
- lnfornare in forno già caldo per 60 minuti a 160 °
- Tirare fuori e fare raffreddare
Se volete seguire il mio suggerimento, non servitelo appena sfornato, non renderebbe così come invece rende quando si è raffreddato. Vi consiglio dunque di prepararlo con un po’ di anticipo e poi scaldarlo prima di servire
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bellissima ricetta….ma lo zucchero è obbligatorio?e come mai non metti tutta la farina 00 e usi quella manitoba? mille grazie in anticipo per la tua preziosa risposta
Salve Rosa, lo zucchero aiuta la lievitazione. Mentre la manitoba è una farina adatta agli impasti lievitati. Permetterà di avere una pizza alta e soffice, che è la proprio la peculiarità dello sfincione. Buona serata
50 g di lievito mi sembrano tanti…
Se puoi farla lievitare più a lungo, puoi dimezzare la quantità 😉