Come sterilizzare i vasetti per le conserve

Quando prepariamo le conserve, marmellate, confetture, in casa, usiamo vasetti di vetro nuovi, o anche i vasetti già usati, e per utilizzarli senza preoccupazione è buona prassi sterilizzare i vasetti prima dell’uso, con capsule, o coperchi annessi. Con la sterilizzazione dei vasetti possiamo conservare i nostri prodotti anche per più di un anno, senza rischi per la salute, perchè così conserviamo alimenti genuini, sani, senza contaminazioni batteriche, infatti con la sterilizzazione vengono eliminati germi e batteri di ogni tipo e possiamo strar tranquill idella sicurezza alimentare delle nostre conserve, ovviamente ogni conserva va preparata nel modo corretto. Oggi vedremo come sterilizzare i vasetti di vetro per le conserve fatte in casa, tre metodi diversi ed alternativi, per conserve fatte in casa sicure. Vedremo anche quando non serve sterilizzare i vasetti, perchè in alcuni casi non è necessario, alcune conserve, infatti, date le modalità di conservazione, non richiedono vasetti sterilizzati, ma ovviamente vanno sempre ben puliti. Nei casi in cui occorre sterilizzare i vasetti basta usare uno dei tre metodi per sterilizzare i vasetti e avere conserve sicure. Sicuramente troverete tra i tanti il metodo che fa per voi, vi farà risparmiare tempo ed energie.

come lavare in modo sicuro i vasetti di vetro per le conserve
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  • Pentola
  • Forno
  • Forno a microonde
  • Fornello

come sterilizzare i vasetti di vetro per le conserve fatte in casa

  1. metodi per sterilizzare i vasetti di vetro

    PRIMO METODO di sterilizzazione dei vasetti. La bollitura dei vasetti. Per sterilizzare i vasetti ci serve una pentola capiente, dove far bollire i vasetti, e degli strofinacci, dove avvolgere i vasetti per non farli muovere e quindi rompere durante la bollitura. Mettiamo sul fondo della pentola uno strofinaccio, mettiamo i primi vasetti, copriamo con altro strofinaccio, fermando i vasetti con gli strofinacci, e proseguiamo fino a mettere in pentola tutti i vasetti da sterilizzare. Riempiamo la pentola di acqua fino a coprire i vasetti, portiao a bollore, e cuociamo dal bollore per 20-30 minuti. Negli ultimi 3 minuti aggiungiamo anche le capsule, o tappi, non prima, altrimenti rischiamo di rovinarli. Per quanto riguarda le capsule, usiamo le capsule nuove, o anche quelle già usate se sono perfettamente integre. Lasciamo raffreddare in acqua, poi scoliamo e lasciamo asciugare capovolti su un panno pulito. Li usiamo entro un’ora dalla sterilizzazione. Se risultano bagnati li asciughiamo prima bene, in forno, o forno a microonde, per pochi minuti, o qualche secondo, pochi per volta.

  2. sterilizzazione capsule dei vasetti

    SECONDO METODO di sterilizzazione dei vasetti. Sterilizzazione dei vasetti al forno.

    Una volta lavati i vasetti in modo accurato con acqua calda con le relative capsule, o coperchi, li mettiamo in forno, sulla leccarda, teniamo in forno caldo a 100°c per 10 minuti, gli ultimi 3 minuti mettiamo in forno anche le capsule. Lasciamo raffreddare in forno. Anche in questo caso i vasetti vanno usato entro un’ora. La sterilizzazione al forno è più veloce rispetto a quella con la bollitura dei vasetti.

  3. TERZO METODO di sterilizzazione dei vasetti. Sterilizzazione in forno a microonde. Quest’ultimo è il metodo più veloce rispetto ai tre. Molto comodo e pratico quando si preparano piccoli quantitativi di conserve. Basta lavare accuratamente i vasetti e poi 4 alla volta si asciugano al forno a microonde, a 750 watt di potenza, per circa 5 minuti, fino a che non sono completamente asciutti, non toccateli subito perchè sono caldissimi, lasciateli raffreddare un po’ prima di sfornarli. Se abbiamo più vasetti proseguiamo allo stesso modo. Le capsule essendo metalliche non possono andare in forno a microonde, ma possiamo velocemente sterilizzarle sul fornello, in pentola, coperte d’acqua, per 3 minuti dal bollore.

  4. olive in salamoia alla calabrese

    Questo ultimo è il metodo che uso più spesso, quando preparo marmellate, confetture, o conserve, come le conserve di olive, in salamoia, schiacciate, sotto sale. Di solito non ne preparo in grandi quantità, perchè non ho a casa l’orto, e quindi ne preparo poca per volta, quando capita di andare da mia mamma a raccogliere un po’ dei frutti del suo orto.

    Lei invece che prepara conserve più di me, in quantitavi maggiori, preferisce il metodo della bollitura, che le consente di bollire i vasetti tutti in una volta in un grosso pentolone. Per le conserve di medie dimensioni, 10, 15 vasetti per volta, anche il metodo di sterilizzazione dei vasetti al forno va bene. L’importante è che alla fine ogni metodo consenta la corretta conservazione degli alimneti senza rischio di contaminazione batterica.

  5. come conservare i peperoncini sotto olio

    La sterilizzazione va sempre fatta quando si conservano alimenti per i quali non va fatta la cottura a bagnomaria, ossia far bollire vasetti pieni, in pentola, coperti di acqua. o quando si fa per brevi periodi, solo per creare il sottovuoto. Vi faccio giusto qualche esempio: Vanno sterilizzati i vasetti per conserve sott’olio, per le quali non va fatto il sottovuoto con il bagnomaria, tipo i peperoncini sott’olio o nel caso si fa il bagnomaria, per tempi brevi, solo per creare il sottovuoto, come ad esempio i funghi sotto olio o i carciofi sotto olio. Vanno sterilizzati anche i vasetti per marmellate e confetture, per i quali il sottovuoto si forma dato che si conservano bollenti, e raffreddando creano il sottovuoto, poichè non basta il sottovuoto per proteggere i nostri alimenti, ma è necessaria la sterilizzazione anche dei vasetti, a vuoto. Nei casi in cui prepariamo conserve, tipo la passata di pomodoro, la quale va cotta a bagnomaria, per lungo tempo, non serve fare la sterilizzazione, in realtà esiste un QUARTO METODO DI STERILIZZAZIONE, che si fa con vasetto pieno. In pratica si fa la sterilizzazione di vasetto e conserva, cuocendo i vasetti riempiti, in pentola, avvolti da strofinacci, per almeno 30 minuti dal bollore. Più si allungano i tempi più le conserve si possono conservare per periodi più lunghi.

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