Viaggio in Vietnam

In un periodo come questo non è facile organizzare un viaggio, il nostro mondo è stato travolto da questa pandemia e di fatto si è fermato. Mi sono sempre ritenuta una viaggiatrice, non una turista, c’è una profonda differenza tra le due cose.

Il termine turista, dal vocabolario della lingua italiana, viene così descritto: viaggiatore non mosso da motivi utilitari, bensì da scopi di svago o da interessi d’ordine culturale nei confronti dei luoghi visitati. Non sono però pienamente d’accordo, trovo che il termine turista descriva una persona più superficiale, meno attenta alle tradizioni e alla cultura di un luogo, spesso rinchiusa in un villaggio turistico che affronta il luogo visitato come si affronterebbero gli animali in uno zoo.

Il viaggiatore invece è quella figura che si gode appieno della cultura del paese visitato, sviscerando a 360° la cultura, gli usi e i costumi. Io aggiungo che si immerge nell’atmosfera del paese che lo accoglie, assaporandone le mille sfaccettature. Non a caso ho utilizzato il termine assaporando, io racconto di cibo, e per me è una parte fondamentale di un viaggio. Non conosci appieno un paese se non ti siedi a tavola e assaggi i loro piatti tradizionali.

Il Vietnam, meta di un viaggio

Una delle mete che sono tra la lista dei paesi da visitare è senz’ombra di dubbio il Vietnam. Adoro l’oriente, ne adoro la cultura, il cibo e i paesaggi. Alcuni anni fa una mia amica ha fatto proprio questo viaggio e non vi dico la mia sana e sconfinata invidia nell’ascoltare il suo racconto di “viaggio in Vietnam”. Sembravo una bambina davanti alla vetrina del negozio di caramelle. Pendevo letteralmente dalle sue labbra e, attraverso il suo racconto, ho visitato anche io questo paese.

Se volessimo visitare il Vietnam avremmo bisogno di una serie di documenti tra cui il Visto di ingresso. Un documento importante che viene rilasciato dall’ambasciata vietnamita in Italia o, molto più comodamente, lo si può richiedere on line. Il mio consiglio è quello di affidarsi ad una agenzia seria e accreditata, come Visti.it, che offre un servizio minuzioso e preciso, per tantissimi paesi al mondo.

Richiedere il visto per il Vietnam è veramente semplice, basta un click e vi troverete guidati passo passo nella compilazione di tutto ciò che serve. Visti.it offre un servizio preciso e trasparente per tutto il periodo di richiesta dei documenti di ingresso. Una cosa che mi ha incuriosita è la validità del visto Vietnam, così viene infatti chiamato il visto elettronico per visitare questo paese. Il visto ha una durata di 30 giorni, tempo sufficiente per godersi appieno del nostro viaggio in Vietnam, ed è necessario per averlo sapere la data di arrivo e di partenza.

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La cucina vietnamita

La cucina vietnamita si distingue da altre vicine come quella cinese per le sue ricette meno condite, oltre che per l’influenza della cucina francese dovuta ai tempi della colonizzazione. Vanta una varietà in grado di accontentare tutti e ha la fama di essere fresca, ricca di erbe aromatiche e verdure salutari.

Nella zona nord del paese, dalle parti di Hanoi, una delle migliori mete per buongustai, è più facile trovare piatti a base di riso e noodles, più in linea con le ricette cinesi provenienti dal confine vicino. Spostandosi verso sud, nella zona di Hoi Chi Minh, si risente invece delle influenze della cucina cambogiana e delle conseguenze del clima, che favoriscono sapori freschi: cocco, erbe forti, e cibi più dolci.

Gli involtini di riso al vapore vietnamiti, Bánh Cuốn in lingua originale, sono uno dei piatti tipici della cucina vietnamita. Più leggeri rispetto ai cugini cinesi, perché cotti al vapore, possono essere farciti con carne, gamberi o solo con un ripieno vegetale.

Ed è proprio questa la ricetta con cui vi porto in Vietnam. La ricetta è tradotta e adattata dal sito Vicky Phan.

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Ingredienti

  • 12 carta di riso (bành tràng) o pasta wonton
  • 200 g di macinato di maiale
  • 2 cipollotti piccoli
  • 1 carota media
  • 2 spicchi d’aglio
  • 100 ml di brodo di pollo
  • olio extravergine di oliva q.b.
  • sale q.b.

Salsa di soya e chutney al mango per accompagnare gli involtini

Preparazione

Versate in una padella ampia un filo di olio extravergine di oliva. Versate i cipollotti tagliati finemente e lasciate stufare alcuni minuti. Aggiungete le carote tagliate a cubetti piccolini e proseguite la cottura a fuoco dolce per almeno cinque minuti. Alzate il fuoco e aggiungete il macinato di maiale. Rosolate la carne velocemente, aggiungete il brodo e lasciate cuocere finché la carne non sarà ben cotta. Ci vorranno una decina d minuti. Regolate di sale e lasciate raffreddare.

Una volta che il ripieno sarà freddo iniziate a confezionare gli involtini per il nostro viaggio in Vietnam.

Ammollate in acqua calda una cialda per volta. Disponetela su un tagliere o in un piatto piano e aggiungete un cucchiaio abbondante di ripieno nella parte inferiore. Ripiegate sul ripieno i due lembi laterali, quindi arrotolate il composto su se stesso formando l’involtino. Appoggiate l’involtino appena confezionato dentro il cestello di bambù per la cottura al vapore, avendo cura di mettere un foglio di carta forno bucato sul fondo. Procedete in questo modo fino al termine degli ingredienti.

Riponete il cestello chiuso con il suo coperchio su una pentola piena d’acqua. Cuocete gli involtini per 6-7 minuti dal momento del bollore.

Servite gli involtini caldi accompagnandoli con salsa di soya e chutney al mango.

Se ti piacciono le ricette etniche vi consiglio la mia raccolta “Il giro del mondo”.

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Pubblicato da Ferri Micaela

Chimico con la passione della cucina! Vi porto in giro per il mondo e vi faccio conoscere le mie ricette.