Le bugnes lyonnaises per il carnevale di Foiano della Chiana

Cosa c’entrano le bugnes lyonnaises con il carnevale di Foiano della Chiana? Direi praticamente nulla! La prima è una ricetta della città di Lione, che si trova in Francia, ma questo già lo sapete, e il secondo è il carnevale più antico in Italia di una cittadina che si trova in Toscana.

Una cosa però in comune ce l’hanno, la data di nascita! Infatti a metà del 1500 François Rabelais cita le bugnes lyonnaises all’interno della sua favola Gargantua e Pantagruel.

La loro origine è però molto più antica, si pensa già che ai tempi degli antichi romani venissero preparate delle frittelle che venivano consumate durante i saturnali, ricorrenza che ha sempre rappresentato i simboli della “fine” e del “nuovo inizio”. Nel tempo infatti queste idee sono state interpretate come chiusura e nuovo inizio del ciclo delle comunità, dei lavori agricoli, fino al Carnevale come inizio del periodo di digiuno quaresimale, in preparazione alla Pasqua.

Regalo a Re Giocondo i miei dolci soffici e profumati e partecipo alla sfida carnevalesca “La fine di Re Giocondo: dalla padella alla brace!”, credo che gli piaceranno tantissimo. Io mi auguro di vincere, come premio ci sarà la possibilità di passare il fine settimana a Foiano durante una delle domeniche del carnevale e raccontare la ricetta durante uno show cooking in piazza.

Le bugnes lyonnaises

Le bugnes esistono in due versioni differenti, le prime chiamate anche orecchie, sono sottili e friabili ed assomigliano molto alle nostre frappe. La versione che preferisco, invece, è quella morbida, che richiede anche maggior maestria nel prepararle e tempi di lievitazione abbastanza lunghi. Ma ne vale assolutamente la pena. La versione morbida, infatti, ricorda tanto le ciambelle e sembra sia la ricetta tradizionale, che è stata arricchita con burro, uova e zucchero solo nel XIX secolo.

Le bugnes lyonnaises vengono preparate in occasione del martedì grasso e se capitate nel sud della Francia in quel periodo troverete le vetrine di tutte le boulangerie straripanti di questi dolci tipici del carnevale.

Ricetta delle bugnes lyonnaises

bugnes

Ingredienti

  • 250 g di Farina 00
  • 30 g di Zucchero semolato
  • 10 g di lievito fresco
  • 2 g di Sale
  • 2 Uova + 1 tuorlo a temperatura ambiente
  • 2 cucchiaini di Aroma Fiori d’arancio
  • 80 g di Burro morbido
  • Olio di semi di girasole per friggere
  • Zucchero semolato o zucchero a velo per decorare

Preparazione

Versate la farina, lo zucchero e il lievito fresco sbriciolato nella ciotola della planetaria. Versate le uova leggermente sbattute e azionate la macchina con il gancio. Quando gli ingredienti iniziano ad amalgamarsi versate il sale e l’aroma ai fiori d’arancio. Proseguite lasciando lavorare l’impasto alcuni minuti. Se l’impasto dovesse essere troppo asciutto potete aggiungere un pochino di latte.

Aggiungete il burro un pezzetto alla volta lasciandolo assorbire bene dall’impasto prima di aggiungere il pezzetto successivo.

Quando l’impasto avrà assorbito tutto il burro ed inizierà ad attorcigliarsi attorno al gancio sarà pronto. Togliete l’impasto dalla planetaria e trasferitelo in una ciotola. Copritela con la pellicola trasparente e lasciate lievitare fino al raddoppio.

Trascorso il tempo di lievitazione, sgonfiate un pochino l’impasto e trasferitelo in una teglia rettangolare rivestita da pellicola trasparente. Avvolgete l’impasto con la pellicola e riponetelo in frigorifero per almeno due ore, se lo lasciate tutta la notte è ancor meglio.

Trascorso anche questo tempo di riposo trasferite l’impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato e stendetelo ad uno spessore di circa 3 mm.

Con l’aiuto della rotella tagliapasta liscia ricavate delle strisce diagonali larghe circa 6 cm. Tagliando ad una lunghezza di circa 4 cm ricavate dei rombi. Fate un taglio al centro dei rombi lungo circa 2 cm e fate passare le punte all’interno dell’incisione formando una specie di fiocco.

Coprite con un telo pulito e lasciate lievitare per un’ora e mezza.

Scaldate l’olio di arachidi a 170° in una casseruola profonda e friggete le bugnes rigirandole spesso. Serviranno pochissimi minuti.

A mano a mano che sono cotte trasferite le bugnes in un piatto rivestito di carta assorbente in modo da togliere l’eccesso di olio.

Ricoprite con lo zucchero semolato, o lo zucchero a velo se lo preferite e servite immediatamente.

Il carnevale di Foiano della Chiana e Re Giocondo

Il carnevale di Foiano della Chiana è uno dei più famosi e antichi carnevali italiani, essendo stati rinvenuti documenti risalenti all’edizione del 1539.

Partecipano al carnevale di Foiano i quattro Cantieri (Azzurri, Bombolo, Nottambuli e Rustici) in cui è divisa la cittadina. Durante tutto l’anno i Cantieri lavorano alla realizzazione del loro carro in cartapesta che verrà fatto sfilare durante il carnevale. Inutile dire che la competizione è altissima. Il vincitore si aggiudica la Coppa del Carnevale.

I carri verranno giudicati da una giuria composta da 5 persone durante la sfilata nella prima domenica del carnevale, chiamata “corso mascherato”, e depositeranno il loro verdetto all’interno di una busta chiusa che verrà letta solo a termine del carnevale, momento in cui verrà decretato il Cantiere vincitore.

L’ultima domenica, dopo il corso mascherato, va in scena il funerale di Re Giocondo, più nota come Rificolonata. Il Re del Carnevale, impersonato da un fantoccio gigante di cencio e paglia, imbottito di petardi, ha dipinto sul petto il numero dell’edizione appena svolta. Re giocondo viene portato in piazza seguito dalla banda e dai sudditi che, muniti di “rificolone”, che sono delle lanterne, celebrano appunto il suo “funerale”. Bruciare il Re rievoca gli antichi simbolismi pagani di bruciare le cose brutte del vecchio anno e rigenerare con la cenere propiziatoria il nuovo anno.

Fatto il funerale si legge poi il testamento che altro non è che un racconto in cui il Re recita in rima i fatti e misfatti dell’anno appena trascorso. In modo goliardico si raccontano le disavventure degli abitanti del paese e si elargiscono spiritosi consigli.

L’ultima parte del testamento è quella più attesa, viene reso pubblico il verdetto stilato dalla giuria, partendo dal Cantiere ultimo classificato.

Come vuole la tradizione, a sancire la fine del carnevale, dopo la lettura del verdetto, è appiccato il rogo di “Re Giocondo”, che viene dato alle fiamme in Piazza come atto finale della spettacolare cerimonia.

Il sabato dopo l’ultima domenica di carnevale il cantiere vincitore festeggia la vittoria in paese prendendo in giro in modo ”carnevalesco” e ironico i cantieri sconfitti.

Prima di essere smantellati, i carri vengono fatti sfilare per l’ultima volta nel mese di giugno, durante il cosiddetto Carnevale d’estate.

Questa cosa mi fa venire in mente la maschera della mia Modena, la Famiglia Pavironica, che il giorno del Giovedì Grasso, dal balcone del Comune di Modena, rallegra la popolazione con il suo sproloquio in dialetto modenese in cui racconta i fatti appena trascorsi infierendo in modo goliardico sull’amministrazione comunale, la squadra di calcio locale e i vari personaggi pubblici che animano la vita della città.

Mi piacerebbe tantissimo vedere un incontro tra le due maschere, ne uscirebbero certamente delle belle.

Quest’anno il carnevale di Foiano della Chiana si svolgerà l’ultima domenica di gennaio e le successive quattro di febbraio.

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Pubblicato da Ferri Micaela

Chimico con la passione della cucina! Vi porto in giro per il mondo e vi faccio conoscere le mie ricette.