Marmellata di albicocche ricetta della nonna

Le marmallate fatte in casa sono sempre la cosa migliore, scegliendo da noi la frutta matura al punto giusto e con un cicinin di pazienza saremo sicuri di avere un prodotto genuino e senza conservanti, una marmellata come quelle che facevano le nostre nonne. Tra le mie preferite al primo posto c’è sicuramente la marmellata di albicocche: è buonissima a colazione sulle fette di pane ma anche per farcire dolci, crostate, torte e biscottini.

Per preparare le marmellate bisogna prestare attenzione ad alcuni accorgimenti sui vasetti da utilizzare. Si possono acquistare i vasetti in vetro adatti alle conserve con i coperchi abbinati oppure riutilizzare i vasetti di precedenti conserve. In entrambi i casi, andranno sterilizzati insieme ai coperchi anche se sono stati appena acquistati.

Ed è importante sterilizzare i vasetti nel momento stesso in cui si decide di riempirli, per non vanificare il processo di sterilizzazione lasciandoli all’aria aperta. Iniziate lavando con cura i vasetti sotto acqua corrente e verificate che non abbiano crepe o scheggiature, perché queste costituiscono un terreno fertile per la crescita dei batteri e perché potrebbero rompersi durante la fase di sterilizzazione. (da GialloZafferano)

marmellata di albicocche

Marmellata di albicocche

Ingredienti

Per ogni chilo di albicocche occorre 300 grammi di zucchero e il succo di mezzo limone.

Preparare la marmellata di albicocche è più semplice e veloce di quanto si possa immaginare. Si prendono delle belle albicocche perfettamente mature e dalla buccia integra, si lavano, si aprono a metà e si tolgono i noccioli, non è necessario togliere la buccia. Si pesano e si mettono in una terrina con lo zucchero e il succo di limone.

Si mescolano e si mettono a riposare tutta la notte in frigo. Il giorno dopo si fanno cuocere, mescolando spesso, finché la marmellata avrà raggiunto la giusta consistenza.

Dovrebbe cuocere per 30-40 minuti, mescolando spesso e schiumando con un mestolo forato quando occorre.

Quando la marmellata è pronta si fa la prova mettendone un cucchiaino su un piatto e si inclina, se la marmellata resta compatta vuol dire che è perfetta.  Viceversa, se scivola via si deve proseguire la cottura per il tempo necessario mescolando più spesso perché potrebbe attaccare al fondo della pentola, tenete presente che più cuoce e più scurisce.

Quando la confettura è pronta la si versa subito nei vasi di vetro sterilizzati,  si chiudono con i tappi e poi si lasciano a raffreddare capovolti, in questo modo si formerà il sottovuoto.

Per verificare il corretto sottovuoto premere con il dito sul tappo, se si sente il clic-clac vuol dire che il sottovuoto non è avvenuto. A questo punto si cambia il tappo, ma prima si deve portare di nuovo ad alta temperatura la confettura e procedere ripetendo il procedimento di invasatura e chiusura con il capovolgimento del barattolo.

Oppure cambiare il tappo e proseguire con la seconda sterilizzazione facendo bollire il barattolo pieno di marmellata, avvolto in un canovaccio, in acqua per almeno 20 minuti dal bollore.

Ora potete stare tranquilli, i vostri vasetti sono stati sterilizzati a regola d’arte, non vi resta che riporli in un luogo fresco e buio.

Come tutte le confetture, in genere la confettura di albicocche si conserva anche un anno ma una volta aperto il barattolo va messa in frigo e consumata entro 5-6 giorni.

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